Riciclaggio delle navi (A7-0132/2013 - Carl Schlyter)
Alfredo Antoniozzi (PPE), per iscritto. − Ritengo corretto un richiamo al regolamento sulle spedizioni di rifiuti pericolosi dall'UE verso i paesi non appartenenti all'OCSE in relazione al riciclaggio delle navi.
Sono presenti numerosi materiali pericolosi a bordo ed è giusto considerare che qualsiasi nave proveniente dall'UE e destinata alla demolizione rappresenti essa stessa un rifiuto pericoloso. Nel 2009 oltre il 90% delle navi battenti bandiere dell'UE è stato demolito al di fuori dell'area OCSE, prevalentemente in Asia meridionale (India, Pakistan e Bangladesh) utilizzando il cosiddetto metodo dell'"arenamento" che comporta notevoli ripercussioni sull'ambiente e sulla salute".
Sebbene giudichi lodevole lo scopo, nutro tutt'ora dubbi sulla potenziale efficacia delle misure proposte, pertanto credo che dovremmo ulteriormente rivedere l'impianto della proposta della Commissione, in quanto vi è il pericolo che questa possa legalizzare l'esportazione dall'UE verso i paesi in via di sviluppo di navi giunte al termine del loro ciclo di vita che contengono rifiuti pericolosi. Mi associo al richiamo diffuso da alcune ONG secondo cui la demolizione di tutte le navi battenti bandiera di uno Stato dell'UE o di proprietà di quest'ultimo avvenga all'interno dei paesi dell'OCSE.