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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 19 novembre 2013 - Strasburgo Edizione rivista

Procedura di bilancio 2014: progetto comune (discussione)
MPphoto
 

  Giovanni La Via (PPE). - Signor Presidente, signor Commissario, signor Ministro, in primo luogo ringrazio anch'io i relatori e i negoziatori del Consiglio e della Commissione per il lungo lavoro svolto insieme, così come i collaboratori della segreteria del gruppo.

Diciotto ore di negoziati, anche se in realtà il negoziato è stato molto più lungo. Io sono stato relatore generale del bilancio 2013 ma, alla fine del 2013, non mi sono accorto che il mio lavoro era finito, visto che per tutto il 2014 abbiamo continuato a negoziare, così come con il QFP, con il bilancio 2014, anche per implementare il bilancio del 2013. Mai come in questo caso si era presentata la necessità di aggiungere risorse al bilancio e abbiamo avuto moltissimi bilanci rettificativi, non sempre di facile soluzione.

In sede di approvazione del bilancio del 2013, avevamo chiesto a Commissione e Consiglio di presentare al più presto possibile un bilancio rettificativo che potesse mettere al centro le esigenze dei pagamenti. La Commissione lo ha fatto col bilancio rettificativo n. 2, ma per giungere al suo completamento ci è voluto l'intero anno. In ogni caso, ringraziamo anche il Consiglio per il senso di responsabilità dimostrato nell'integrazione degli stanziamenti di pagamento. Un percorso lungo, che ci ha consentito però di implementare il bilancio del 2013 senza un deficit.

Sappiamo di essere arrivati ai tetti di spesa e che ci sono ancora fatture consistenti che perverranno negli ultimi mesi e pagheremo sul bilancio del 2014. Ma come Istituzione abbiamo sicuramente fatto il massimo per implementare al meglio il bilancio del 2013.

Un'annotazione riguarda anche il bilancio rettificativo n. 9: lo abbiamo approvato alla fine, cercando nel bilancio del 2014 150 milioni di euro di risorse fresche; è un segno importante perché la solidarietà europea ha bisogno di risorse aggiuntive e sicuramente, negli anni che verranno, signor Presidente del Consiglio, avremo la necessità di risorse aggiuntive per finanziare la solidarietà.

Alla soddisfazione per un accordo raggiunto dopo essere partiti da posizioni inevitabilmente distanti, non può non aggiungersi però la consapevolezza di dover cambiare prospettiva di procedura e di azione per gli anni a venire. Ritengo sia necessario, dal punto di vista economico e finanziario, dotare l'UE di risorse proprie così da sottrarla periodicamente a questo balletto di trattative sulle cifre, che inevitabilmente ogni anno ci conduce sino a queste estenuanti trattative notturne.

 
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