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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 19 novembre 2013 - Strasburgo Edizione rivista

Disposizioni comuni sui Fondi europei - Fondo sociale europeo - Fondo europeo di sviluppo regionale e obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" - Sostegno del Fondo europeo di sviluppo regionale all'obiettivo di cooperazione territoriale europea - Fondo di coesione - Gruppi europei di cooperazione territoriale (discussione)
MPphoto
 

  Magdi Cristiano Allam (EFD). - Signor Presidente, il bilancio dell'Unione europea per il 2014 sarà di 135,5 miliardi di euro, pari a circa l'1 percento del PIL degli Stati membri e circa all'8 percento del PIL italiano.

L'Italia è un contributore netto, cioè versa più di quanto riceve. Negli ultimi 12 anni ha già versato circa 171 miliardi di euro e ne ha ricevuti 111 miliardi, con un saldo negativo di circa 60 miliardi di euro. L'Italia è il maggior contributore netto d'Europa rispetto al proprio PIL e in valori assoluti è seconda, con 6,2 miliardi di euro, dopo la Germania.

Scopo del bilancio dell'Unione europea sarebbe quello di ridurre le divergenze e aumentare la coesione tra i paesi europei: oggi prendiamo atto che il bilancio europeo e le complesse procedure messe in atto per l'accesso ai fondi si rivelano un paravento per interferire pesantemente nei bilanci nazionali. Se il bilancio europeo è solo l'1 percento del PIL degli Stati membri dell'Unione europea, il suo valore reale è di poter decidere l'utilizzo del restante 99 percento delle risorse nazionali.

Ma di fronte alla crisi sempre più grave delle nostre imprese che, paradossalmente, muoiono non perché hanno dei debiti ma perché vantano dei crediti, ci troviamo costretti a rivedere sia la realtà dell'euro e della perdita della sovranità monetaria sia le drastiche misure di austerità imposte dall'Unione europea.

 
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