Marchio comunitario - Legislazioni degli Stati membri in materia di marchi d'impresa (discussione)
Giuseppe Gargani (PPE). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, io credo che il Commissario Barnier abbia ragione quando dice che le proposte della Commissione mirano a una strategia della competizione e dell'innovazione. Non c'è dubbio che questo è un problema che riguarda naturalmente la libera circolazione in Europa e l'obiettivo di semplificare e migliorare le procedure.
L'auspicio è che, nel momento in cui in Europa si condivide l'obiettivo da raggiungere, tale obiettivo sia effettivamente sempre raggiunto. L'Europa non deve essere una zona di passaggio per la contraffazione, perché la merce contraffatta non rappresenta soltanto un danno di natura economica per chi è possessore del marchio, ma anche perché si teme che possa esserci un rischio per la salute dei cittadini, soprattutto in materia di medicine e di tutto quello che è stato detto.
Per accertare le presunte violazioni del marchio europeo, è fondamentale rafforzare il controllo delle merci in transito e creare un meccanismo che assicuri la concreta operatività del diritto d'intervento per il titolare del marchio dell'Unione europea. È quindi necessario affidare all'Agenzia delle dogane il potere di controllo sulle merci in transito. Così come è già stato riconosciuto dalla Corte internazionale sull'accordo GATT, è evidente che non ostacoliamo in nessun modo il commercio legittimo.
Questo credo che sia un dato fondamentale da tenere presente, perché una cosa è la contraffazione e una cosa è il controllo. Quindi, credo che il marchio che dà la possibilità ai prodotti di essere commercializzati nell'ambito dell'Unione europea non crei alcun problema nel momento in cui ancora più forte è la lotta contro la contraffazione.
Credo che in sede di commissione giuridica – come tutti abbiamo riconosciuto – sia stato fatto un buon lavoro. Io ringrazio il Commissario e la collega Marielle Gallo per tutto quello che ha fatto.