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Resoconto integrale delle discussioni
Lunedì 24 febbraio 2014 - Strasburgo Edizione rivista

Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione e la formazione delle autorità di contrasto (Europol) (discussione)
MPphoto
 

  Sonia Alfano, a nome del gruppo ALDE. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi scuso, purtroppo il mio volo ha avuto un notevole ritardo. Io desidero congratularmi con il relatore Agustín Díaz de Mera, perché è stato un compagno straordinario, e in tal senso anche con tutti gli altri colleghi.

Quello che secondo me deve essere messo in chiaro, deve essere cristallizzato, è che la criminalità organizzata, la criminalità transfrontaliera non ha assolutamente ostacoli, non ha limiti e confini geografici. Non possiamo porceli noi, ecco perché era necessario un mandato configurato così come è stato previsto per Europol. Anzi, io auspico che tutti gli Stati membri possano comprendere la difficoltà che Europol ha vissuto in questi anni, in questi mesi, laddove manca il giusto e adeguato scambio di informazioni e manca, soprattutto, la volontà da parte degli Stati membri di investire su Europol. Interpol fa il suo lavoro eccellentemente, ma Europol è una realtà che si sta sviluppando e che necessita del contributo di tutti quanti noi.

Personalmente, avevo chiesto di non scindere Cepol da Europol, proprio perché nel mandato di Europol c'è anche il funzionamento del Cepol. Avevo chiesto inoltre che, visto che le due realtà sono state sdoppiate, la realtà di Cepol venisse inquadrata all'Aia, anche per un'ottimizzazione delle risorse e questo sembra non essere possibile. Al tempo stesso, in un'ottica di spending review, ritengo di gravissima importanza collocare Cepol in un altro contesto geografico rispetto a quello che il mio gruppo, l'ALDE, aveva proposto. Pertanto, mi auguro che ci possa essere una revisione del pensiero in tal senso e spero che questa relazione possa segnare una capacità d'investimento da parte degli Stati membri su questa realtà straordinaria di Europol.

 
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