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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 25 febbraio 2014 - Strasburgo Edizione rivista

Servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia - Normalizzazione dei conti delle aziende ferroviarie - Agenzia dell'Unione europea per le ferrovie - Spazio ferroviario europeo unico - Sicurezza delle ferrovie - Interoperabilità del sistema ferroviario (seguito della discussione)
MPphoto
 

  Giommaria Uggias (ALDE). - Signor Presidente, onorevoli colleghi, col quarto pacchetto ferroviario si procede verso l'armonizzazione e l'interoperabilità per sviluppare un sistema di trasporto unico in Europa.

Questa azione di modernizzazione, purtroppo, si scontra con una realtà tragica che viene conosciuta quotidianamente dai cittadini europei. Noi abbiamo un doppio binario: abbiamo il binario dell'alta velocità, il binario dei profitti, ma abbiamo anche una rete provinciale, territoriale e regionale che si avvia verso un binario morto. Io penso che nella prossima legislatura sia doveroso adottare un nuovo pacchetto perché ci possa essere sussidiarietà tra questi due tipi di velocità.

Questo pacchetto, comunque, è un passo in avanti. All'interno di questo ho dato il mio sostegno alla proposta di regolamento finalizzata ad abrogare il regolamento (CEE) n.[nbsp ]1192/69 riguardante la normalizzazione dei conti delle aziende ferroviarie. Si tratta di un regolamento obsoleto che era stato adottato quando ancora i bilanci delle ferrovie erano iscritti nei bilanci statali ed era necessario che lo Stato garantisse integrazioni finanziarie per trattamenti pensionistici e assicurativi o quando doveva procedere alla compensazione di investimenti infrastrutturali, come quello dei passaggi a livello.

Il regolamento del 1969 offriva un quadro armonizzato per tutte queste compensazioni sottraendo la potenziale accusa di essere aiuti di Stato, ma era riservato solo a 36 compagnie interne in ciascuno Stato. È evidente che il regolamento in oggetto aveva un senso quando le imprese ferroviarie erano in concorrenza solo esterna e non avevano una concorrenza interna, come la liberalizzazione oggi consente. Non è neanche ipotizzabile, oggi, che ci possa essere una sostenibilità economica ampliando a tutti questo tipo di competenze. Il recast ferroviario, approvato lo scorso novembre, stabilisce che le imprese ferroviarie siano gestite secondo principi validi per le società commerciali. Dobbiamo quindi procedere a questa abrogazione.

Però, per venire incontro alle perplessità sollevate da alcuni colleghi, i quali chiedevano che l'abrogazione fosse collegata al recepimento da parte dei diversi Stati membri del recast ferroviario, abbiamo previsto che l'entrata in vigore del regolamento avvenga due anni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

 
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