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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 11 marzo 2014 - Strasburgo Edizione rivista

Istituzione del cielo unico europeo - Aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione aerea (discussione)
MPphoto
 

  David-Maria Sassoli, relatore. - Signora Presidente, onorevoli colleghi, ringrazio innanzitutto i colleghi shadow per aver collaborato in maniera molto costruttiva nella redazione di questo testo: il regolamento su aeroporti, gestione del traffico aereo e servizi di navigazione aerea e il cielo unico europeo fanno parte, come sapete, di un pacchetto presentato a giugno dalla Commissione europea.

L'obiettivo è quello di migliorare l'efficienza complessiva dell'organizzazione e gestione dello spazio aereo mediante una riforma del settore della fornitura di servizi di navigazione. Il testo sul cielo unico europeo, molto complesso vista la ricaduta che avrà sui vari Stati membri, è molto ampio e affronta le questioni più controverse, in particolare, primo, la scarsa efficienza nella fornitura di servizi di navigazione aerea; secondo, la frammentazione dei sistemi di gestione del traffico aereo.

Il regolamento di cui sono relatore affronta la questione legata alla sicurezza aerea e alle competenze dell'Agenzia europea per la sicurezza. L'obiettivo è stabilire e mantenere un livello elevato e uniforme della sicurezza dell'aviazione civile in Europa. Si tratta di un regolamento per certi versi molto tecnico, ma che affronta anche la questione della governance dell'Agenzia. La prima parte del testo ha per oggetto l'adeguamento alle nuove regole del cielo unico europeo, includendo i servizi di navigazione aerea e la gestione del traffico aereo; la seconda parte, invece, affronta la riforma appunto della governance dell'Agenzia.

Sugli aspetti tecnici del regolamento, dopo aver ascoltato vari interlocutori, Commissione europea, parti interessate, ho riscontrato un consenso unanime sul testo presentato. Il regolamento nelle sue specifiche tecniche si applica a progettazione, produzione, aspetti operativi di prodotti aeronautici, con l'inclusione dei servizi di navigazione aerea e gestione del traffico aereo nonché i certificati dei piloti. Anche qui l'obiettivo è stabilire e mantenere un livello elevato e uniforme di sicurezza.

Diversa è la questione relativa alla governance dell'Agenzia, che viene trattata nella seconda parte del regolamento. La Commissione ha presentato una proposta innovativa, in quanto prevede una riforma dell'Agenzia stessa, anche in virtù di una ridistribuzione di competenze stabilendo infatti che l'EASA si concentri sulla redazione e la supervisione della regolamentazione tecnica e della sicurezza; la Commissione europea sulla regolamentazione economica; Eurocontrol sui compiti operativi.

Questa riforma era evidente fin dall'inizio, vista la volontà della Commissione anche di modificare il nome stesso dell'Agenzia, da Agenzia europea per la sicurezza aerea ad Agenzia europea per l'aviazione, ha mostrato subito di voler scommettere su un'Agenzia sull'esempio della Federal Aviation Administration americana.

La Commissione europea inoltre ha voluto mettere in atto il nuovo accordo interistituzionale del luglio 2012, per cui la Commissione, Parlamento, Consiglio hanno trovato un accordo su un approccio comune sulle agenzie europee, che se pur non vincolante giuridicamente, si basa su un approccio caso per caso e contiene dei progressi su moltissimi aspetti: creazione dell'agenzia, scelta della sede, governance, funzionamento, utilizzazione delle risorse.

L'Agenzia per la sicurezza aerea è una delle più grandi e importanti agenzie della Commissione europea e viste le sue competenze è fondamentale che il Parlamento sia un suo interlocutore ed è per questo che il direttore dell'Agenzia dovrà rendere dichiarazione di fronte alla commissione per i trasporti del Parlamento europeo per informare sulle attività e la programmazione dell'Agenzia.

Il settore dell'aviazione europea è in continua evoluzione – lo sapete – gli obiettivi primari sono quelli dell'efficienza, della sicurezza e in un mondo dove il numero dei voli è naturalmente in continua crescita. Sarà importante capire il ruolo dell'Europa, i paesi europei infatti non reggono più il confronto con i grandi paesi degli altri continenti e solo una gestione sempre più centralizzata permetterà di mantenere alti standard di servizi, capacità competitiva, maggiore sicurezza. I risultati sarebbero immediati, abbattimento dei costi dei biglietti, rafforzamento della sicurezza, riduzione della frammentazione del controllo aereo, diminuzione del consumo dei carburanti e quindi minore inquinamento, minori ritardi degli aerei. È di fondamentale importanza sapere accogliere questa sfida, che tra l'altro potrebbe essere di interesse fondamentale per la nostra economia.

Vorrei concludere, signora Presidente, con una piccola precisazione tecnica, a causa di un errore di comunicazione del segretariato della commissione per i trasporti, non sono stati inseriti nel testo, in voto domani mattina, due emendamenti il 43 e il 44, che erano già stati votati in commissione il 30 gennaio. Poiché non sarà possibile modificare per motivi tecnici il testo presentato in Aula, i due emendamenti saranno inseriti nella lista di voto di domani.

 
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