Riduzione o soppressione dei dazi doganali sulle merci originarie dell'Ucraina (discussione)
Mario Pirillo (S&D). - Signora Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, tutti conosciamo i motivi che hanno portato l'Ucraina a non ratificare, a novembre scorso, l'accordo di associazione e la forte influenza che ha avuto la Russia su questa decisione.
Il pacchetto di aiuto, presentato l'11 marzo dalla Commissione europea, è un chiaro segnale dell'UE di voler supportare l'Ucraina in questa difficile fase di transizione per favorire le riforme politiche ed economiche del paese. Stiamo operando in un'evidente e drammatica situazione d'urgenza dettata dagli eventi politici in continua evoluzione.
Personalmente sono stato sempre a favore di un accordo comprensivo di libero scambio all'interno dell'accordo d'associazione, in cui la parte commerciale è ugualmente importante quanto l'impegno da parte ucraina ad adottare standard sociali e ambientali e a istituire un sistema giudiziario indipendente. Considero molto importante avere inserito nell'articolo 5 la clausola di salvaguardia da usare in caso di gravi rischi commerciali per i prodotti dell'Unione.
Non dobbiamo né possiamo abbassare la guardia nel monitorare i diritti umani, sociali e ambientali, aspetti particolarmente sensibili già ai tempi in cui si sono svolti i negoziati sull'accordo di associazione. È proprio in questa direzione che vanno i due emendamenti in plenaria, che ho presentato insieme ad altri colleghi del mio gruppo e che spero saranno sostenuti in Aula nel voto di domani.