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Procedure : 2013/0012(COD)
Document stages in plenary
Document selected : A7-0444/2013

Texts tabled :

A7-0444/2013

Debates :

PV 14/04/2014 - 16
CRE 14/04/2014 - 16

Votes :

PV 15/04/2014 - 8.12
Explanations of votes

Texts adopted :

P7_TA(2014)0352

Verbatim report of proceedings
Tuesday, 15 April 2014 - Strasbourg Revised edition

9.12. Alternative fuels infrastructure (A7-0444/2013 - Carlo Fidanza)
Video of the speeches
  

Dichiarazioni di voto orali

 
  
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  Ismail Ertug (S&D). - Frau Präsidentin! Ich gratuliere zunächst einmal dem Berichterstatter zu der guten Arbeit, die wir in den letzten Wochen und Monaten gemeinsam gemacht haben. Das ist ein wichtiger Schritt, den die Europäische Union und das Parlament heute gegangen sind. Wir werden es in der Tat in Zukunft schaffen, dass wir die Mitgliedstaaten auffordern und dazu drängen, ihre nationalen Strategierahmen einzuhalten, in denen sie dann auch verbindliche Ziele für das nächste Mal formuliert bekommen.

Wir haben es auch geschafft, die Europäische Kommission aufzufordern, dass sie ihren sogenannten Action Plan nun bis zum Jahr 2018 vorlegt, damit wir die unterschiedlichen Ausgangspositionen, die es uns ja nicht ermöglicht haben, jetzt schon verbindliche Ziele vorzugeben, in Einklang bringen und dieses Ziel beim nächsten Mal, sprich beim Action Plan 2018 dann auch erreichen können.

Mit diesem Gesetz werden wir es durchaus in der Hand haben, die Abhängigkeit von Öl aus Ländern wie zum Beispiel Russland und anderen Ländern zu minimieren und zu senken und tatsächlich auch mit gutem Beispiel voranzugehen, wie zum Beispiel hinsichtlich des einheitlichen Ladesteckers für Elektroautos.

 
  
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  Carlo Fidanza (PPE). - Signora Presidente, con questa direttiva sulle infrastrutture per i carburanti alternativi facciamo un passo in avanti importante perché abbiamo raggiunto un compromesso equilibrato che sposa una cultura dell'ambiente non ideologica in grado di coniugare la sostenibilità con lo sviluppo, la crescita, il mercato e l'impresa – obiettivi ambiziosi, ma realistici e raggiungibili. Obiettivi per tutti i diversi tipi di carburanti alternativi, obiettivi coniugati in maniera stretta con la rete prioritaria delle TEN-T, su cui abbiamo lavorato molto e che ci siamo dati come punto di riferimento per lo sviluppo della rete infrastrutturale.

Si tratta di una direttiva che dà un chiaro indirizzo al mercato e che consentirà alle case automobilistiche, così come al settore della cantieristica, ai produttori e ai distributori di energia e ai produttori di componenti tecniche e tecnologiche di avere un quadro certo in cui investire.

Con questo lavoro siamo riusciti a spezzare quel circolo vizioso che ha contraddistinto il settore dei carburanti alternativi fino ad oggi. Non c'è infrastruttura e quindi non c'è mercato, non c'è mercato e quindi non si fa l'infrastruttura. Abbiamo deciso di rompere questo circolo vizioso partendo dagli investimenti sull'infrastruttura, chiamiamo gli Stati membri ad una responsabilizzazione, ma siamo convinti che il carico dell'investimento pubblico sarà relativo perché si riuscirà, con un quadro legislativo certo, a coinvolgere i privati in questi investimenti.

Dedico gli ultimi secondi a mia disposizione ai colleghi relatori ombra, con i quali ho collaborato in maniera molto proficua e che ringrazio davvero per lo spirito di cooperazione.

 
  
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  Dubravka Šuica (PPE). - Gospođo predsjednice, u Europskoj uniji velika se pozornost posvećuje zaštiti okoliša i smanjenju emisija stakleničkih plinova pa smo se tako i mi u Odboru za zaštitu okoliša bavili ovom temom i zaključili da je od iznimne važnosti smanjiti uporabu fosilnih goriva i izgraditi infrastrukturu za što rasprostranjeniju uporabu alternativnih goriva.

Zato podržavam prijedlog direktive o uvođenju infrastrukture za alternativna goriva, slažem se s mišljenjem izvjestitelja kako bi prilikom odabira novih vrsta alternativnih goriva u obzir trebala uzeti rezultate provedenih istraživanja koji pokazuju kako električna energija, vodik, bio goriva, parafinska goriva, prirodni plin, ukapljeni prirodni plin i ukapljeni naftni plin predstavljaju glavnu alternativu goriva s potencijalom za dugoročnu zamjenu nafte i dekarbonizaciju, što bi svakako trebao biti dugoročni cilj svih zemalja članica.

Uporaba električne energije i održivih izvora energije iznimno je zanimljiva s aspekta električnih vozila, posebno onih koji su namijenjeni javnom prijevozu. U Hrvatskoj nema puno takvih primjera, ali mogu istaknuti primjer iz grada Rijeke gdje već prometuje 10 autobusa javnog prijevoza koji kao pogonsko gorivo koriste ukapljeni naftni plin i dizel.

 
  
 

Dichiarazioni di voto scritte

 
  
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  Claudette Abela Baldacchino (S&D), in writing. - There is a need to contribute to market development that will enhance sustainable growth and the creation of quality jobs. Let us give confidence to consumers and industry to invest in sustainable vehicles and alternative fuels infrastructures.

 
  
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  Luís Paulo Alves (S&D), por escrito. - Aprovo o presente Relatório, considerando que a proposta de diretiva estabelece um quadro comum de medidas para a criação de uma infraestrutura para combustíveis alternativos na União, a fim de pôr cobro à dependência em relação ao petróleo e de acelerar a descarbonização do sistema de transportes. Neste quadro comum são definidos requisitos mínimos, entre os quais se incluem especificações técnicas comuns, para a criação de uma infraestrutura para combustíveis alternativos. Assim concordo com a proposta que estabelece que a infraestrutura tenha uma cobertura mínima obrigatória para a eletricidade, o hidrogénio e o gás natural, em relação aos quais as lacunas do mercado exigem uma intervenção pública. Concordo igualmente com o estabelecimento de dois modos de transporte — rodoviário e por via navegável –, cuja rede mínima necessária não pode ser desenvolvida sem o apoio da União.

 
  
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  Fabrizio Bertot (PPE), per iscritto. - In linea con il PPE ho votato a favore della relazione del collega Fidanza sulle infrastrutture per i combustibili alternativi. La relazione esamina la proposta della Commissione finalizzata a mettere fine alla dipendenza dal petrolio e accelerare la decarbonizzazione del sistema dei trasporti, fissando una serie di requisiti minimi per sviluppare un'infrastruttura per i combustibili alternativi, incluse specifiche tecniche comuni. In tal modo sarà possibile anche diversificare e migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'UE. Al contempo, la proposta di direttiva dovrebbe sostenere la crescita economica, rafforzare la competitività dell'industria europea e ridurre le emissioni di gas a effetto serra nel settore dei trasporti. Concordo con il relatore nell'evidenziare talune lacune tecnologiche e commerciali che in qualche modo rallentano l'evoluzione del mercato dei combustibili alternativi, tra cui appunto l'assenza di un'infrastruttura adeguata, la mancanza di specifiche tecniche comuni necessarie a garantire l'interoperabilità e la mobilità paneuropea dei veicoli che utilizzano combustibili alternativi. Accolgo con favore gli emendamenti presentati dal relatore volti a integrare le disposizioni della proposta della Commissione e ampliarne gli obiettivi con il fine ultimo di creare una strategia efficace per attrarre gli investimenti privati per lo sviluppo dell'infrastruttura, dando così slancio all'utilizzo dei combustibili alternativi.

 
  
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  Mara Bizzotto (EFD), per iscritto. - Pur essendo la relazione Fidanza equilibrata e ponderata, ritengo che sia ancora presto per voler imporre agli Stati membri di investire nel settore delle auto elettriche in termini di infrastrutture, poiché mancano ancora prove scientifiche tali da dimostrare l'esistenza di effettivi vantaggi per industria e consumatori in termini sia economici sia di facilitazione nei trasporti, per questi motivi ho inteso esprimermi con un'astensione.

 
  
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  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. - Approvo senz'altro la relazione, che interviene su un punto cruciale per gli obiettivi dichiarati di decarbonizzazione dell'economia annunciati dalla Commissione per il 2030.

Mentre infatti in molti settori, a cominciare da quello dell'energia, la percentuale di fossili nel mix è decisamente arretrata, anche in conseguenza di ambiziosi programmi degli Stati membri su fonti rinnovabili (si pensi all'iniziativa sull'eolico annunciata dalla Germania), sul versante della mobilità molti sviluppi sono stati impediti da insufficienti infrastrutture o da una debole penetrazione del mercato di tecnologie già ampiamente disponibili e immesse da tempo.

Si pensi soltanto alla mobilità individuale o alla logistica su gomma, che in molti paesi è significativamente ostacolata da un'infrastruttura di rifornimento debole o inesistente. Tali inadeguatezze si riverberano ulteriormente sui consumatori, in un mercato in taluni paesi in grande difficoltà nel settore della vendita di nuovi veicoli privati o promiscui, con evidenti ripercussioni negative di carattere ambientale, economico e produttivo.

Nonostante la mia impostazione filosofica prediliga meccanismi di incentivo, la previsione obbligatoria di standard minimi appare accettabile nel contesto della direttiva, che lascia ampi margini agli Stati membri di ottemperare e recepire la legislazione secondo le singole situazioni specifiche.

 
  
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  Biljana Borzan (S&D), napisan. - Cilj EU-a je smanjenje emisije stakleničkih plinova u prometu za 60[nbsp ]% do 2050. s obzirom na razinu iz 1990. Države članice trebaju težiti smanjenju potrošnje energije, posebno potrošnji nafte i naftnih derivata u prometnom sektoru, kao i uvođenju usluga javnog prijevoza električnim vozilima. Električna energija, vodik, biogoriva, prirodni plin i ukapljeni naftni plin (LPG) su određeni kao glavna alternativna goriva s potencijalom za dugoročnu zamjenu nafte i dekarbonizaciju. Ova Direktiva potiče razvoj tržišta alternativnih goriva, uključujući nužnu infrastrukturu koju je potrebno uvesti, u uskoj suradnji s regionalnim i lokalnim vlastima i industrijom. Treba izbjeći rascjepkanost unutarnjeg tržišta uzrokovanu neusklađenim uvođenjem alternativnih goriva na tržište. Stoga bi usklađeni politički okviri svih država članica trebali osigurati dugoročnu sigurnost potrebnu za privatno i javno ulaganje u automobilsku tehnologiju i tehnologiju goriva te izgradnju infrastrukture u svrhu okončanja ovisnosti prometnog sektora o nafti. Postoji više vrsta čistih goriva koje mogu biti alternative fosilnim gorivima. Zakonodavstvo i norme trebaju se sastavljati tako da se ne daje prednost nekoj posebnoj vrsti tehnologije čime se ne bi spriječio daljnji razvoj alternativnih goriva.

 
  
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  Vasilica Viorica Dăncilă (S&D), în scris. - Consider că o strategie nouă a Uniunii privind combustibilii alternativi ar trebui pusă în aplicare fără a aduce atingere eforturilor la nivel național și la nivelul Uniunii de influențare a comportamentului călătorilor și de promovare a unui transfer modal către moduri de transport mai durabile și soluții logistice eficiente, în special în zonele urbane.

 
  
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  Rachida Dati (PPE), par écrit. – Je soutiens la promotion des carburants de substitution en Europe et le développement d'infrastructures adéquates au sein de l'Union européenne. En effet, cela répond au double objectif, d'une part de réduire notre dépendance vis-à-vis du pétrole, et d'autre part de réduire les émissions de gaz à effet de serre dans le secteur du transport pour une décarbonisation de l'Union européenne.

Pour ce faire, l'Union européenne doit alors participer à pallier les lacunes technologiques et commerciales de ces infrastructures et développer une stratégie cohérente pour les carburants de substitution prenant en compte l'interopérabilité des modes de transport.

 
  
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  Jill Evans (Verts/ALE), in writing. - I voted in favour of this report which aims to facilitate the use of alternative fuels and to break the vicious circle in which customers do not buy alternative fuel cars because there is a lack of related infrastructure. My constituents in Wales are concerned about climate change and one way we can reduce the impact we have on the climate is to cut carbon emissions from cars.

 
  
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  Lorenzo Fontana (EFD), per iscritto. - Il principale obiettivo di lungo termine dovrebbe essere la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Oltre alla riduzione dei costi penso sia necessaria un'azione a livello dell'Unione, visto che l'evoluzione del mercato dei combustibili alternativi è ancora frenata da lacune e da molte carenze del mercato e tecnologiche. Una forma di intervento congiunto sarebbe necessaria. Manifesto quindi voto a favore

 
  
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  Gaston Franco (PPE), par écrit. Je suis heureux que la stratégie pour stimuler le recours aux carburants propres ait suscité l'assentiment de l'immense majorité des députés européens. Chacun est conscient que l'électricité, l'hydrogène et le gaz sont des sources d'énergies alternatives qui apportent une réponse crédible à la réduction de notre dépendance vis-à-vis du pétrole, de la pollution et des émissions de gaz à effet de serre. Il est primordial de développer l'électromobilité et donc le parc de véhicules électriques.

Néanmoins, cela pourra être possible seulement lorsque les points de recharge seront assez nombreux. C'est pourquoi ce règlement engage les États membres à déployer des stations de recharge publiques pour les différents types de carburants à l'horizon 2020, 2025 et 2030 et à mettre en place des standards communs afin de créer un réseau de transports durables continu sur le territoire européen.

 
  
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  Franco Frigo (S&D), per iscritto. - Alcune iniziative europee della strategia Europa 2020 mirano ad affrontare importanti sfide per la società, quali cambiamenti climatici, scarsità di energie e di risorse e garantire un uso più efficiente dell'energia.

In linea con tale strategia, la proposta della Commissione stabilisce un quadro comune di misure per la realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi nell'Unione, al fine di interrompere la dipendenza dal petrolio e accelerare la decarbonizzazione del sistema dei trasporti.

Ho votato a favore della proposta della Commissione e ritengo che sia necessaria un'azione a livello dell'Unione, visto che l'evoluzione del mercato dei combustibili alternativi è ancora frenata da lacune tecnologiche e commerciali, dalle carenze del mercato, da una mancata accettazione da parte dei consumatori, dall'assenza di un'infrastruttura adeguata e, in molti casi, dalla mancanza di specifiche tecniche comuni necessarie a garantire l'interoperabilità e la mobilità paneuropea dei veicoli che utilizzano combustibili alternativi.

 
  
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  Elisabetta Gardini (PPE), per iscritto. - L´obiettivo è sostituire gradualmente il petrolio con i combustibili alternativi.

Ad oggi ci sono poche infrastrutture per i carburanti alternativi perché sono pochi i veicoli che li utilizzano e questo porta a produrre veicoli a prezzi non competitivi e quindi i consumatori non li acquistano. Questo circolo vizioso va spezzato e il primo passo è la costruzione di infrastrutture. Dobbiamo costruire le infrastrutture rendendo obbligatoria una copertura minima con l´applicazione di tecniche comuni. Ad esempio un numero minimo di punti di ricarica per i veicoli elettrici. Inoltre i consumatori vanno adeguatamente informati. La direttiva, che riconduce agli obiettivi di Europa 2020, servirà quindi a superare questa strozzatura senza far ricorso alla spesa pubblica, ma attraverso la modifica delle norme locali e proposte che promuovano gli investimenti nel settore privato e il sostegno dell´UE con i fondi TEN-T, strutturali e di coesione.

 
  
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  András Gyürk (PPE), írásban. - Az elektromos közlekedés eddig Európában a megfelelően kiépített infrastruktúra hiányában nem tudott kellő mértékben elterjedni. Ugyanakkor az infrastrukturális fejlesztések éppen az utakon levő kevés elektromos autó miatt maradtak el. Szavazatommal támogattam az alternatív üzemanyagok infrastruktúrájáról szóló irányelv elfogadását, amely a magyar kormány Jedlik Ányos tervével összhangban az elektromos közlekedés előmozdítását segíti. Magyarország kiemelt érdeke az elektromos közlekedés elterjesztése az olajfüggőség enyhítése és a légszennyezés csökkentése miatt is. A paksi atomerőmű bővítése és a megújuló energiaforrások növelése ugyanis lehetővé teszi, hogy a közlekedésben nagyobb mértékben használjunk hazai előállítású villamos energiát.

 
  
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  Philippe Juvin (PPE), par écrit. – J'ai voté en faveur du rapport de mon collègue Carlo Fidanza sur la mise en place d'infrastructures pour les carburants de substitution. Ce texte rend obligatoire le déploiement de telles infrastructures, qui est effectué de manière disparate actuellement, avec des normes techniques communes afin de favoriser l'interopérabilité des systèmes en Europe. Il impose également aux États membres de se fixer des objectifs pour certaines infrastructures: électricité pour les voitures et les navires, hydrogène, gaz naturel liquéfié et comprimé. Le rapport a été adopté à une large majorité, ce dont je me félicite.

 
  
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  Petru Constantin Luhan (PPE), în scris. - Am votat în favoarea Rezoluției Parlamentului European privind infrastructura pentru combustibili alternativi, deoarece o strategie a Uniunii privind combustibilii alternativi ar trebui pusă în aplicare fără a aduce atingere eforturilor la nivel național și fără a influența comportamentul călătorilor. Pe lângă o aliniere la regimul actelor delegate și de executare, scopul esențial al propunerii de față este de a introduce un temei juridic pentru viitoarele subvenții, sub forma unor sume forfetare și fără apel la propuneri, în beneficiul instituțiilor naționale de statistică.

Este necesară o abordare strategică pentru a se răspunde necesităților energetice pe termen lung ale tuturor modurilor de transport. Politicile ar trebui, mai ales, să se bazeze pe un complex amplu de combustibili alternativi, cu accent pe necesitățile specifice fiecărui mod de transport. Ar trebui ca necesitățile modurilor de transport care dispun de alternative limitate să fie integrate în mod corespunzător în cadrele de politică naționale. Salut această inițiativă și sper că atât la nivelul Uniunii Europene, cât și la nivelul României, această directivă va asigura un mediu propice de dezvoltare pentru combustibilii alternativi.

 
  
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  David Martin (S&D), in writing. - I voted in favour of this report. EU-wide action is vital in our fight against climate change and we must make sure it is as easy as possible for Member States to work together. For example, this report will give confidence to consumers and industry, which should lead to greater investment in infrastructure. This will help electric cars for example, as it will be easier for people to charge them whilst they are out and about.

 
  
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  Roberta Metsola (PPE), in writing. - I voted in favour of this report as it is a necessary instrument to help ease Europe’s dependence on oil and will help improve the diversification and security of our energy supply.

 
  
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  Alajos Mészáros (PPE), írásban. - Európa mihamarabbi kőolajfüggőségének és szénmentesítésének felgyorsítása érdekében meg kell határoznunk az alternatív üzemanyagok infrastruktúrájára vonatkozó közös műszaki előírásokat. Ezzel nem csak serkenteni tudjuk a gazdasági növekedést, de erősíteni az európai ipar versenyképességét és csökkenteni az üvegházhatású gázok közlekedésből származó kibocsátását is. Hosszú távú céljaink között mindenképp a közlekedési ágazat szénmentesítésének kell szerepelni, mivel ebben az esetben a felhasznált energia több mint 90%-a kőolajból származik, amelynek több mint 84%-a import kőolaj. Az alternatív üzemanyagok piacának fejlődése jelenleg is technológiai és kereskedelmi hiányosságokkal küzd. Sok esetben alapvető közös műszaki előírások hiánya akadályozza az átjárhatóságot és a megfelelő infrastruktúra hiányát. Európa különböző részein alkalmazott eltérő technológiai megoldások a belső piac széttagolódását eredményezték. Ezért egy kötelező erejű célokat tartalmazó szilárd szakpolitikai keret nélkülözhetetlen az infrastruktúra sikeres kiépítésében úgy, hogy valamennyi közlekedési mód energiaszükségletét ki tudja elégíteni. Az új technológiák piaci integrációjának megkönnyítése érdekében rendelkezésre kell bocsátani a megfelelő kutatási és fejlesztési alapokat, valamint az európai piacnak továbbra is szilárdan vezető szerepet kell vállalnia az ehhez hasonló kezdeményezések terén is. Ezért támogattam én is szavazatommal ezt a javaslatot.

 
  
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  Marlene Mizzi (S&D), in writing. - I have voted in favour of this report, which aims to help reducing the oil dependency and cutting greenhouse emissions from transport through the deployment of a EU network of clean energy recharging stations from 2020 to 2030.

 
  
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  Rolandas Paksas (EFD), raštu. - Tik bendrų pastangų dėka mes galime plėtoti alternatyvių degalų infrastruktūrą visoje ES. Be to, bazinis šios infrastruktūros lygis visoje ES prisidės prie ES bendrosios rinkos veikimo. Numatomos priemonės padės sumažinti priklausomybę nuo naftos ir greičiau sumažinti transporto priemonių išmetamą anglies dioksido kiekį.

Tačiau šiam perėjimui būtina skirti laiko, kol bus sukurta tam būtina infrastruktūra ir paskatintas vartotojų pasitikėjimas alternatyviu kuru. Atkreiptinas dėmesys, kad be ES paramos tokiuose sektoriuose kaip transportas, nepavyktų užtikrinti minimalaus būtino tinklo plėtros, padidinti šių degalų proporcinį suvartojimą transporto sektoriuje, taip sumažinant neigiamą transporto poveikį aplinkai.

Teigiamai vertinu pateiktus pasiūlymus kaip būtiną priemonę panaikinant Europos priklausomybę nuo naftos ir didinant energijos tiekimo įvairinimą ir saugumą. Visų pirma, padidės alternatyviu kuru varomų transporto priemonių, joms tinkančių degalų ir atitinkamų degalinių pasirinkimas, informacija apie degalų atitikimą automobiliui bus plačiai prieinama, o vienodas žymėjimas leis lengvai pasirinkti reikiamą kurą degalinėse. Be to, tai skatins ekonomikos augimą, sustiprins Europos pramonės konkurencingumą ir sumažins transporto išmetamų šiltnamio efektą sukeliančių dujų kiekį.

Kitas svarbus aspektas yra tai, kad direktyvos tiesioginį poveikį turi pajusti visi ES gyventojai. Taigi, būtina užtikrinti alternatyviųjų degalų kokybę bei didinti vartotojų informuotumą alternatyviųjų degalų klausimais.

 
  
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  Alfredo Pallone (PPE), per iscritto. - Il sistema dei trasporti dell'Unione europea dipende ancora troppo dal petrolio come principale fonte energetica. Occorre trovare sistemi alternativi per riuscire quantomeno a diversificare l'utilizzo delle risorse energetiche.

L'attuale proposta della Commissione su un'infrastruttura per i combustibili alternativi stabilisce un quadro comune di misure in vista della realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi nell'Unione, un progetto che mi trova d'accordo soprattutto in vista dell'esigenza di limitare la dipendenza dal petrolio nel sistema trasporti. Accolgo quindi con favore la relazione dell'onorevole Fidanza.

 
  
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  Antigoni Papadopoulou (S&D), in writing. - The directive on alternative fuels infrastructure aims to reduce the EU's dependency on oil as well as to reduce the greenhouse emissions. It will enforce all Member States to submit National plans for alternative fuel infrastructure by mid-2016 and will encourage all sorts of industries all over the European Union to seek for alternative solutions through research and development of new methods of sustainable growth. This will ultimately lead to new jobs being created across the EU. I voted in favour of the Directive.

 
  
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  Gilles Pargneaux (S&D), par écrit. – J'ai voté en faveur de ce rapport qui vise à assurer la mise en place d'une infrastructure pour les carburants de substitution et la mise en œuvre de spécifications techniques communes pour cette infrastructure dans l'Union. Cette législation propose la mise en œuvre de spécifications techniques communes et la mise en place d'infrastructures minimales pour des carburants de substitution pour les transports, à savoir l'électricité, le gaz naturel (GNL et GNC) et l'hydrogène, afin que les consommateurs commencent à adopter ces carburants de substitution et que les professionnels du secteur assurent leur développement et leur déploiement.

 
  
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  Andrej Plenković (PPE), napisan. - Podržao sam izvješće kolege Carla Fidanze o infrastrukturi za alternativna goriva. U Europi je trenutno registrirano preko 340 milijuna vozila, od čega milijun i osamsto tisuća vozila ima pogon na plin, što je zanemariva brojka u usporedbi s ukupnom količinom vozila. Ideja je postizanje energetske neovisnosti Europe s obzirom na činjenicu da se uvozi više od 80[nbsp ]% naftnih derivata korištenih u transportu u Europi. Glavni ciljevi predložene direktive su smanjenje emisija štetnih plinova, sigurnost vlastitih resursa i povećanje konkurentnosti s obzirom na mnogo niže cijene alternativnih goriva u odnosu na naftne derivate. Ključno je unaprijediti tehnologiju i povećati broj postaja za punjenje automobila koji koriste alternativna goriva, te samim time povećati kapacitet iskoristivosti vozila. U ovom trenutku vodeće zemlje Europe su Italija i Njemačka koje zajedno imaju devetsto tisuća vozila s pogonom na alternativna goriva, dok ostatak Europe ima dvjesto tisuća vozila. S obzirom na statističke pokazatelje smatram da EU ima puno prostora za napredak uz prave projekte i ulaganja. Po mom mišljenju, Hrvatska također treba ulagati u unaprjeđenje infrastrukture i tehnologije alternativnih goriva, te samim time uspostaviti mrežu prodaje i crpki za punjenje vozila diljem zemlje.

 
  
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  Petri Sarvamaa (PPE), in writing. - I voted for the report. The compromise we voted for today was a result of difficult negotiations. I think that it is important to give the industry a signal that alternative fuels and the technology that goes with them is needed and wanted in the European Union. Taking this together with the Commission’s 2030 Climate and Energy Package we should work together with the industry to create more innovation and development and thus also new jobs in the Union.

 
  
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  Olga Sehnalová (S&D), písemně. - Podpořila jsem výslednou dohodu s Radou v 1. čtení u směrnice o zavádění infrastruktury pro alternativní paliva. Dohodu považuji za vyvážený kompromis mezi potřebou snižovat závislost Evropy na fosilních palivech, která je začleněna v aktuální Bílé knize pro dopravu, a mezi současným stavem v oblasti infrastruktury a technologií pro rozvoj alternativních paliv v jednotlivých členských státech. Členské státy tak budou moci přizpůsobit vývoj počtu dobíjecích stanic do roku 2020 vlastním geografickým a ekonomickým podmínkám. Zároveň však budou muset zajistit dostatečné rozmístění veřejných dobíjecích stanic v městských a dalších hustě osídlených oblastech.

Vítám, že součástí dohody je oproti původnímu návrhu vstřícnější přístup v otázce dobíjení elektromobilů. Vedle schváleného standardu zásuvky typu 2 by mělo být na dobíjecích stanicích umožněno dobíjet elektromobily také těm uživatelům, kteří již vlastní elektromobil s odlišnými normami pro dobíjení. Za důležitou považuji také podmínku, aby ceny, které budou spotřebitelům za dobíjení v rámci Evropské unie účtovány, byly snadno a jasně porovnatelné, transparentní a nediskriminační.

 
  
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  Czesław Adam Siekierski (PPE), na piśmie. - Znaczne uzależnienie Europy od dostaw surowców energetycznych z krajów trzecich nie jest korzystne z uwagi na długofalowe plany rozwoju UE. Forsowane od lat inwestycje w energie odnawialne oraz zwiększanie świadomości społecznej w tym względzie mają na celu nie tylko dbałość o środowisko naturalne, ale również zmniejszenie tego uzależnienia. Większa dywersyfikacja źródeł pozyskiwania energii oraz większe bezpieczeństwo dostaw będą mieć bezpośrednie przełożenie na możliwości rozwoju gospodarczego, miejsca pracy oraz konkurencyjność i innowacyjność. Dekarbonizacja transportu oraz powszechniejsze wykorzystanie paliw alternatywnych będzie wymagać znacznych nakładów na niezbędną infrastrukturę. Rozwój tego sektora wymaga wsparcia UE ze względu na jego zgodność z jej celami środowiskowymi, ale również z uwagi na trudności, jakie stoją na drodze rozwoju rynku paliw alternatywnych. Głównymi sferami wymagającymi wsparcia są tutaj problemy technologiczne, braki infrastrukturalne, wciąż niewystarczający poziom akceptacji społecznej oraz brak ogólnoeuropejskich standardów technicznych. Stopień rozwoju sektora paliw alternatywnych w UE jest różny w zależności od państwa członkowskiego. Wskazane jest położenie większego nacisku na rozwój krajowych strategii rozbudowy potrzebnej infrastruktury oraz sformułowanie długofalowych perspektyw umożliwiających skuteczniejsze planowanie i działania organom administracyjnym oraz podmiotom gospodarczym. Wraz z rozwojem infrastrukturalnym należy również zadbać o jakość paliw alternatywnych oraz ciągłe uświadamianie obywatelom zalet i korzyści ich szerszego wykorzystania.

 
  
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  Sergio Paolo Francesco Silvestris (PPE), per iscritto. - La proposta della Commissione è uno strumento necessario per mettere fine alla dipendenza dell'UE dal petrolio e migliorare la diversificazione del suo portafoglio energetico.

Questo obiettivo permette inoltre di perseguirne contestualmente un altro, vale a dire quello della la crescita economica e del rafforzamento della competitività dell'industria europea, oltre che l'abbattimento delle emissioni nocive. È pertanto essenziale che si adotti una strategia coerente di lungo termine in materia di combustibili alternativi, che preservi la neutralità tecnologica e risponda alle necessità di tutti i modi di trasporto. È naturale che questa strategia debba presentare vantaggi anche in termini di innovazione e inclusione.

Questi obiettivi possono essere raggiunti tramite un potenziamento delle infrastrutture di rifornimento, oggi in taluni settori ancora molto ridotte, e tramite un sistema che garantisca la qualità dei combustibili alternativi e includa un sistema di informazione per i consumatori che sia capillare, chiaro e onnicomprensivo, in modo da permettere scelte consapevoli.

 
  
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  Kay Swinburne (ECR), in writing. - This Directive requires that each Member State adopt a national policy framework for the market development of clean technologies such as electric vehicles, hydrogen, LNG and CNG. This will require Member States to set their own non-binding minimum infrastructure targets for recharge and refuel points. By the end of 2020, Member States will have to ensure an ‘appropriate numberʼ of recharging points accessible to the public to allow electric cars to circulate. Parliament and the Commissionʼs desire for pre-determined binding targets set at EU-level have been abandoned, and the UK Government believes that the national policy frameworks allow sufficient flexibility to allow provision of infrastructure which is appropriate to local market demand. The UK Government also believes that this directive will deliver transparency to the market and encourage confident market-led investment in this sector. Moreover, concerns that the plug connector system used on the UK-produced Nissan Leaf would be excluded from the EU market have now been allayed. Considering that the UKʼs concerns have been resolved through the trilogues, I fully support the agreement reached and voted in favour of the report.

 
  
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  Marc Tarabella (S&D), par écrit. – Nous estimons qu'un cadre d'action stable, assorti d'objectifs contraignants, est essentiel pour attirer les investissements privés en vue de la formation des infrastructures, tandis que des mesures d'incitation et une aide publique seront essentielles dans un premier temps pour donner une impulsion à l'utilisation des carburants de substitution. Le financement de l'Union peut aussi jouer un rôle considérable en aidant les États membres à atteindre les objectifs de la directive proposée.

Le rapporteur a intégré dans son projet de rapport un certain nombre d'amendements ayant pour objectif général de compléter les dispositions contenues dans la proposition de la Commission et d'élargir ses objectifs. Lors de l'élaboration du présent rapport, votre rapporteur a mené de vastes consultations avec toutes les parties intéressées et a également pris en compte les conclusions de l'audition publique organisée par la commission des transports et du tourisme le 18[nbsp ]juin[nbsp ]2013. Les avis du Comité économique et social européen et du Comité des régions ont également été dûment pris en compte.

 
  
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  Silvia-Adriana Ţicău (S&D), în scris. - Am votat pentru Directiva privind instalarea infrastructurii pentru combustibili alternativi. Prezenta directivă instituie un cadru comun de măsuri destinate instalării infrastructurii pentru combustibili alternativi în Uniune cu scopul de a reduce la minimum dependența de petrol a transporturilor și de a atenua impactul acestora asupra mediului. Prezenta directivă stabilește cerințe minime privind crearea infrastructurii pentru combustibili alternativi, care urmează să fie puse în aplicare prin intermediul cadrelor naționale de politică ale statelor membre, inclusiv specificații tehnice comune pentru punctele de reîncărcare destinate vehiculelor electrice și pentru punctele de realimentare cu gaz natural (GNL și GNC) și hidrogen, precum și cerințe privind informarea utilizatorilor.

Pentru a dezvolta infrastructura pentru combustibili alternativi și pentru a promova combustibilii alternativi, cadrele naționale de politică pot fi compuse din mai multe planuri, strategii sau alte documentații de planificare elaborate separat sau integrat, sau într-o altă formă, inclusiv la nivel administrativ, în funcție de decizia statelor membre. Dezvoltarea și punerea în aplicare a cadrelor naționale de politică ale statelor membre ar trebui să fie facilitate de Comisie prin intermediul schimbului de informații și bune practici între statele membre.

 
  
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  Ruža Tomašić (ECR), napisan. - Podržala sam ovu direktivu jer se putem nje ne namjerava dodatno financijski opteretiti države članice ili regionalne i lokalne vlasti, posebice u razdoblju financijske i gospodarske krize. Države članice mogu provesti ovu direktivu tako da troškovi ne utječu na njihove nacionalne proračune, koristeći se širokim rasponom regulatornih i neregulatornih poticaja, u bliskoj suradnji sa sudionicima iz privatnog sektora koji bi trebali imati glavnu ulogu u potpori razvoju infrastrukture za alternativna goriva. Fiskalni poticajni sustavi u korist različitih sudionika uključenih u lanac alternativnih goriva također se mogu razmotriti u svrhu stimuliranja razvoja tržišta.

 
  
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  Derek Vaughan (S&D), in writing. - I voted in favour of this directive, which will strengthen the market for alternative fuel vehicles through the deployment of recharging stations across Europe. More than 90% of the energy used in transport comes from crude oil and I support the targets set out in this legislation. Standardising infrastructure deployment across Europe, e.g. through only one type of electric vehicle connector, will give confidence to consumers and industry. It will also lead to greater investment in sustainable vehicles and alternative fuel infrastructures, which will encourage sustainable growth and the creation of jobs.

 
  
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  Jacek Włosowicz (EFD), na piśmie. - Innowacyjne, alternatywne paliwa to środek, który na pewno pomoże zwiększyć wydajność europejskiej gospodarki pod względem zasobów, zmniejszyć jej zależność od ropy naftowej oraz przygotować sektor transportu na wyzwania XXI wieku. Europejski transport jest w 94 proc. zależny od paliw płynnych. Ponad 80 proc. z nich jest importowanych. UE chce zdywersyfikować źródła energii w transporcie nie tylko ze względu na ochronę środowiska, ale też ogromne koszty (ok. 1 miliarda euro dziennie) zakupu importowanej ropy.

 
  
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  Inês Cristina Zuber (GUE/NGL), por escrito. - Esta resolução é mais um episódio no inadmissível processo de ingerência da maioria do Parlamento Europeu na profundamente instável situação interna da Ucrânia. Todos os argumentos são válidos para legitimarem e credibilizarem as forças neonazis e fascistas que tomaram o poder através do golpe de Estado na Ucrânia.

Os que ontem aplaudiam entusiasticamente a manipulação da luta do povo ucraniano são os mesmos que agora, perante as reivindicações do mesmo povo, as consideram como atos subversivos e de terrorismo, apoiando as ameaças de uso da força que apelidam de direito de auto-defesa pela parte do auto-propalado governo.

Escondem com esta resolução as responsabilidades da UE, dos EUA e da NATO na situação de quase guerra civil para que estão a empurrar a Ucrânia. Escondem a sua cumplicidade com os ataques e actos de intimidação contra o Partido Comunista da Ucrânia e a tentativa de ilegalizá-lo. Nada pode apagar que o objetivo do imperialismo é intensificar o cerco e as provocações militares da NATO à Rússia, manobra que está já a ser aproveitada por vários outros membros da NATO para reivindicar uma maior presença militar desta organização nos respetivos países.

 
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