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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 16 aprile 2014 - Strasburgo Edizione rivista

Sicurezza dei prodotti di consumo (A7-0355/2013 - Christel Schaldemose)
MPphoto
 
 

  Sergio Berlato (PPE), per iscritto. - La relazione sulla proposta di regolamento in materia di sicurezza dei prodotti di consumo ha una rilevanza sostanziale per l’Industria italiana, soprattutto in relazione alla proposta di inserire l’indicazione del Paese di origine tra le informazioni da fornire ai consumatori per tutti i prodotti non alimentari ad essi destinati. Tale obbligo di indicazione di origine, ovvero, la cosiddetta clausola “Made In”, era contenuto nella proposta originaria della Commissione europea, il cui testo è stato confermato in sede di voto nelle opportune commissioni parlamentari. Questa disposizione, se approvata, permetterebbe di conseguire un duplice obiettivo: di aumentare la tracciabilità del prodotto sul mercato europeo e di allineare le condizioni in cui operano le imprese europee con quelle dei principali partner commerciali dell’UE che hanno già introdotto disposizioni simili. Pertanto, accolgo con favore la proposta della Commissione europea e, in particolare, sostengo la formulazione dell'articolo 7 della proposta contenente la clausola "Made In". Ritengo che l'esito favorevole del voto su questo punto chiave della relazione rappresenti l'incentivo necessario in vista della finalizzazione di un accordo interinstituzionale sull’iniziativa, favorendo il superamento delle divergenze tra Stati membri che, fino ad oggi, hanno precluso la possibilità di raggiungere un ambizioso accordo in sede di Consiglio.

 
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