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Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 17 aprile 2014 - Strasburgo Edizione rivista

Nuove sostanze psicoattive (A7-0172/2014 - Jacek Protasiewicz)
MPphoto
 
 

  Vito Bonsignore (PPE), per iscritto. - Oltre 200 sostanze con effetti psicoattivi pericolosi sono agevolmente reperibili nelle città europee, per non parlare del commercio internazionale, alimentato da una vivace blogosfera di entusiasti utilizzatori abituali, improbabili teorici della ribellione, veri e propri business dell’intermediazione. Oltre alle sostanze derivate da estratti vegetali, largamente disponibili ai consumatori, la minaccia immediata ed evidente è data dall’abuso di medicinali (in particolare analgesici di alcune categorie) e dalla diffusione dei precursori.

L’UE ha da tempo adottato una filosofia volta non a criminalizzare l’utilizzo da parte degli individui di singole sostanze, ma a valutarne l’impatto sulla società in base a risultanze scientifiche ed epidemiologiche oggettive, al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini che è iscritta tra i valori della carta fondamentale europea.

Va anche combattuta la banalizzazione dei rischi sociali derivanti da un uso inconsapevole di tali sostanze.

Va a merito dell’UE il farsi carico tempestivamente di questa nuova sfida alla salute degli Europei attraverso un regolamento equilibrato e flessibile, fortemente ancorato ai principi di proporzionalità e sussidiarietà, che fornisce gli strumenti per una risposta efficace ed immediata, e nel contempo istituisce importanti automatismi nello scambio di informazioni tra le autorità interessate dalle attività di ricerca scientifica, categorizzazione normativa ed applicazione della regolamentazione.

 
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