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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 7 luglio 2015 - Strasburgo Edizione rivista

Impegno a lungo termine degli azionisti e relazione sul governo societario (discussione)
MPphoto
 

  Sergio Gaetano Cofferati, relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, voglio ringraziare i colleghi e le colleghe che sono intervenuti, non soltanto per le cose che hanno detto, ma per come le hanno dette.

Il lavoro che abbiamo fatto, faticoso e molto lungo, ha creato questo clima positivo, nel quale la condivisione degli obiettivi si sposa con la ricerca della soluzione tecnica migliore in un clima, però, di grande collaborazione, cosa che non era scontata e che invece si è realizzata. E di questo va dato atto alla buona volontà, alla disponibilità e all'intelligenza di tutti i relatori ombra e poi, come si è visto, anche dei colleghi in Aula.

Vorrei dire che il nostro obiettivo resta quello che era contenuto nella proposta della Commissione, che noi abbiamo rafforzato e rilanciato: avere, da un lato, un incentivo per gli investitori che guardano all'impresa come luogo nel quale produrre ricchezza e non attivare speculazione. Per questo la permanenza dell'investitore nell'impresa è da considerare una scelta positiva e come tale va incentivata; dall'altra parte, abbiamo bisogno di trasparenza, l'abbiamo detto tutti: trasparenza per combattere le frodi, trasparenza per combattere l'illegalità, trasparenza anche, più semplicemente, per combattere l'evasione e l'elusione fiscale.

Pagare le tasse è un dovere, anche se per tutti è un sacrificio: per i singoli cittadini esattamente come per le imprese. Ma quello che viene versato poi ha un riutilizzo sul piano della stabilizzazione delle comunità attraverso lo sviluppo delle politiche di protezione sociale, che così vengono pagate. Ecco perché è un atto di civiltà, che va modulato, ma la modulazione è più semplice quando tutti lealmente partecipano all'obiettivo e al contributo che ne deriva.

Vorrei ricordare a proposito della rendicontazione paese per paese, lo dico soprattutto alla Commissione e alla Commissaria, che la relazione Kaili che abbiamo approvato lo scorso marzo in questo Parlamento richiedeva che la rendicontazione paese per paese venisse attivata attraverso una revisione immediata della direttiva contabile. La direttiva sui diritti modifica la direttiva contabile, ragion per cui questa è la giusta sede per introdurre tale novità, sulla quale poi lavoreremo tutti insieme, a cominciare dalla Commissione. Però è giusto partire da qui.

 
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