Mercato unico europeo delle comunicazioni elettroniche (A8-0300/2015 - Pilar del Castillo Vera)
Rosa D'Amato (EFDD), per iscritto. ‒ Il testo legislativo votato non affronta le grandi divisioni all'interno del mercato europeo delle telecomunicazioni, protegge molto debolmente gli utenti e mantiene i privilegi dei grandi operatori. Di fatto con lo schema proposto, gli operatori possono diminuire i propri costi di roaming e si rischia che i cittadini finiscano addirittura a sovvenzionare i costi di tale operazione immagine. Ovviamente il M5S non poteva essere d'accordo con questa impostazione.
Inoltre, circa la net neutrality ci si scosta del carattere di servizio pubblico e democratico che a giudizio del M5S dovrebbe contraddistinguere internet. Siamo in disaccordo inoltre con il "baratto" complessivo che si compie nel testo, dove si scambia la neutralità della rete con la "finta fine" del roaming. Sono questioni con un impatto politico completamente diverso: la rete influenza la vita di tutti mentre il roaming influenza unicamente i brevi spostamenti all'interno dell'Unione di una minoranza di cittadini. La proposta esplicita della delegazione era stata di separare entrambe le questioni, legiferando adesso su una vera fine del roaming e aprendo una discussione più partecipata e informata sulla neutralità della rete.