Pier Antonio Panzeri, Autore.– Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel drammatico scontro che infiamma l'area del Golfo e che vede contrapporsi due potenze regionali come Iran e Arabia Saudita, impegnate ad imporre la propria egemonia, si inserisce il Bahrein, dove si segnalano ripetute violazioni dei diritti umani nei confronti della dissidenza politica. Mohammed Ramadan, di cui ci occupiamo oggi, è solo l'ennesimo attivista nel mirino per aver avuto il coraggio di denunciare le politiche governative in totale contraddizione con i diritti umani.
Tra l'altro, un altro caso di cui ci siamo recentemente occupati è quello dell'attivista Nabeel Rajab, al quale è tuttora vietato lasciare il paese nonostante la scarcerazione. La situazione è resa ancora più allarmante dai numerosi casi segnalati di utilizzo della pratica della tortura da parte delle forze di polizia. Tutto questo si inserisce in una logica diffusa che tende a ridurre lo spazio per la società civile e a intensificare il controllo statale sui media. Allora esprimiamo questa profonda preoccupazione e vogliamo chiedere alle autorità del Bahrein di rispondere positivamente alle nostre sollecitazioni.