Seguito e situazione attuale dell'Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile (B8-0583/2016, B8-0587/2016)
Enrico Gasbarra (S&D), per iscritto. ‒ A un anno dall'adozione UE dell'Agenda di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, ritengo che procedere con un primo monitoraggio rispetto ad azioni e risultati del piano sia un atto di doverosa responsabilità nei confronti dei cittadini e dell'intera società.
La geopolitica mondiale sta attraversando momenti di grande fragilità economica e sociale; proprio per questo sono dell'avviso che i 17 ambiziosi obiettivi fissati meritino tutta la nostra attenzione rispetto al loro progresso, confermandosi urgenze e priorità delle azioni UE.
Ritengo infatti che superare la crisi puntando ad un nuovo modello di sviluppo che implichi non solo una crescita quantitativa, ma anche qualitativa del pianeta – come bene riassume il concetto di economia circolare, per esempio – significhi investire su una vera e propria rivoluzione culturale che coinvolga uno sviluppo partecipato, capace di racchiudere in sé crescita economica, ma anche progressi sociali e maggiori tutele a livello ambientale in un lavoro coordinato e comune.
Si tratta di un'importante scommessa per far fronte a grandi minacce come fame, povertà, esclusione sociale e allo stesso tempo puntare a sviluppare un nuovo modello di crescita: occupazionale, finanziaria, energetica e socialmente inclusiva.