Limiti di emissione per le macchine mobili non stradali (A8-0276/2015 - Elisabetta Gardini)
Renato Soru (NI), per iscritto. ‒ Come spesso emerge dalle cronache, in numerose aree urbane dell'Unione i livelli di qualità dell'aria sono tali da comportare rischi per l'uomo e per l'ambiente: sarebbero 72.000 le morti premature attribuibili al biossido di azoto (NO2) e 403.000 al particolato (dati Agenzia europea dell'ambiente), con un costo annuo stimato di centinaia di miliardi di euro. Per questo ho votato a favore del regolamento che aggiorna gli standard e i limiti di emissione per le macchine non stradali, come bulldozer, macchine agricole ed edili e navi per la navigazione interna, che rappresentano circa il 15% delle emissioni europee di ossido di azoto e il 5% delle emissioni di particolato nocive per la salute. Lo scopo è affrontare le preoccupazioni in materia di sanità pubblica emerse da studi che mostrano la probabile natura cancerogena del particolato ultrafine, a migliorare la qualità dell'aria, mantenendo la competitività delle imprese europee nel settore grazie all'introduzione graduale e diversificata di queste nuove norme. Credo infatti che, di fronte a queste preoccupazioni, il testo approvato oggi traduca un equilibrio ragionevole fra gli obiettivi di tutela della salute pubblica e dell'ambiente e la competitività del settore manifatturiero europeo, i posti di lavoro e le competenze che esso genera.