Rosa D'Amato (EFDD). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, Alto rappresentante, lei ha recentemente così dichiarato: "Ci riferiamo ancora al processo di pace in Medio Oriente ma la realtà dei fatti è tale per cui in questo momento non c'è alcun processo in atto; dopo diversi decenni la situazione continua a peggiorare". Al Parlamento europeo è stata chiesta pazienza, in modo che si possa procedere con un metodo lento che dovrebbe portare la fiducia necessaria per costruire la pace.

Ma come può nascere il seme della pace in un terreno arato da Israele con guerre periodiche, con la confisca dei territori, la distruzione delle case, l'imprigionamento e la tortura di persone nemmeno sottoposte a processo? Come può germogliare la pace dove i palestinesi nutrono rancore, odio e violenza per l'occupazione subita e la vita indegna cui sono costretti?

Mi dispiace rimarcare che il rapporto del Quartetto appena pubblicato non è abbastanza deciso al riguardo, soprattutto se vogliamo davvero la creazione di uno Stato sovrano palestinese basato sui confini del 67, con Gerusalemme Est come capitale e con il rispetto dei diritti inalienabili del popolo palestinese. E ciò, non per punire o colpire una parte piuttosto che l'altra, ma semplicemente per agire in coerenza a quanto stabilito dal diritto internazionale e umanitario.