Brando Benifei (S&D), per iscritto. ‒ Il prolungarsi della crisi migratoria rende sempre più evidente lo sforzo che paesi come Grecia e Italia mettono in campo quotidianamente per gestire l'afflusso di migliaia di migranti che sbarcano sulle coste d'Europa in fuga dalla miseria e dai conflitti.

La relazione Keller, che ho sostenuto con convinzione, affronta il problema dell'asilo e delle misure temporanee a beneficio di Italia e Grecia, modificando la proposta originariamente presentata dalla Commissione. Il Parlamento ha infatti bocciato la disposizione che prevedeva di utilizzare i 54 000 posti originariamente destinati alla ricollocazione di richiedenti asilo da Grecia e Italia in altri Stati membri dell'UE per il reinsediamento dei rifugiati siriani dalla Turchia all'UE. Il regime di trasferimento previsto all'interno dell'Unione non deve essere confuso con quello della ricollocazione che riguarda un paese non UE, come invece suggerito dalla Commissione.

I due paesi mediterranei si trovano oggi ad affrontare una situazione complessa che rischia il deterioramento; occorre al più presto che tutti gli Stati membri si attivino per tener fede alla promessa fatta di ricollocare 160 000 richiedenti asilo entro due anni. L'Unione europea deve dimostrare l'esistenza di un vero vincolo di solidarietà tra gli Stati, da questo dipende il suo stesso futuro.