Enrico Gasbarra (S&D), per iscritto. ‒ Il piano di armonizzazione dei sistemi di controllo della politica comune della pesca europea ha introdotto misure generali di omogeneità normativa, molto importanti per questo settore, lasciando però un elevato numero di disposizioni facoltative o passibili di essere reinterpretate da paese a paese, originando numerose e notevoli differenze rispetto a formazione, procedure di controllo e addirittura sanzioni tra i diversi paesi membri. Generando soprattutto una generale sfiducia in merito al regolamento (CE) 1224/2009 per la diversisità di applicazione e interpretazione cui si prestava. Appoggio pienamente pertanto una revisione dell'attuale legislazione, che si fondi su principi più chiari, accessibili ed equanimi, prevedendo maggiore certezza nelle disposizioni, un'armonizzazione concreta in materia di strumenti e tecnologie comuni cui far riferimento e soprattutto uniformità in materia di formazione e di principi sanzionatori.