Roberto Gualtieri (S&D). – Signor Presidente, signor Vicepresidente, onorevoli colleghi, apprezziamo la raccomandazione della Commissione per una fiscal stance moderatamente espansiva dell'area euro. Si tratta di una raccomandazione necessaria che avevamo sollecitato da tempo. L'andamento ancora troppo modesto della ripresa, che rimane esposta all'incertezza economica e politica internazionale, rende evidente il rischio di un circolo vizioso, tra basse aspettative di crescita e bassi investimenti, che può compromettere lo stesso potenziale di crescita e trasformare l'impatto della crisi da ciclico a strutturale. Serve un ruolo maggiore della politica fiscale per stimolare gli investimenti, soprattutto se si vuole, in prospettiva, ricorrere meno allo stimolo della politica monetaria.

A chi parla di allentamento eccessivo delle regole vorrei ricordare 1) che in questi anni il deficit dell'area euro è crollato dal 6,2% all'1,5% in pochi anni; 2) che, semmai, la raccomandazione della Commissione è la prova che le nostre regole devono migliorare, visto che le raccomandazioni specifiche per paese porterebbero a una fiscal stance inferiore a quella che la Commissione stessa ritiene necessaria nell'attuale contesto macroeconomico. Occorre quindi lavorare per una capacità fiscale dell'area euro e migliorare le nostre regole, a partire da una revisione della matrice e dall'apertura di un dibattito su un trattamento differenziato tra investimenti e spesa corrente nel patto di stabilità.

Il Parlamento sarà attivamente protagonista in questo dibattito, così come ha contribuito a una scelta saggia che noi salutiamo nei confronti di Spagna e Portogallo.

(L'oratore accetta di rispondere a una domanda "cartellino blu" (articolo 149, paragrafo 8, del regolamento))