Un pilastro europeo dei diritti sociali (discussione)
Enrico Gasbarra (S&D), per iscritto. – Occorre fare il massimo affinché l'Unione europea reagisca in modo rapido e visibile alle crescenti frustrazioni e preoccupazioni di larga parte della cittadinanza.
Non sono più possibili risposte ordinarie: le prospettive di vita incerte, la disoccupazione, le disuguaglianze crescenti ci impongono un'azione concreta e urgente sul versante dell'Europa sociale. Sono necessari nuovi strumenti, nuove misure concrete per sostenere chi è in maggiore difficoltà e per rilanciare in forme innovative tutto il pilastro dei diritti sociali.
La Commissione europea ha avanzato una consultazione e le parti sociali hanno reagito con alcune proposte di grande interesse, la risposta del Parlamento è ora di grande ambizione, attraverso l'elencazione di priorità molto precise su come strutturare il modello sociale europeo per l'avvenire.
Mi preme in particolare ricordare i passaggi del rapporto Rodrigues in cui si ribadisce l'importanza della contrattazione collettiva come un diritto fondamentale primario dell'UE. Da tale principio emana la convinzione, più volte espressa da quest'Aula, di quanto possa essere al tempo stesso giusto e utile per la crescita un coinvolgimento dei lavoratori nel management delle società, attraverso l'introduzione, quanto più possibile, di misure di informazione, consultazione e partecipazione, soprattutto al fine di raggiungere nuovi e migliori modelli di organizzazione del lavoro e di anticipare i cambiamenti economici.