Torna al portale Europarl

Choisissez la langue de votre document :

  • bg - български
  • es - español
  • cs - čeština
  • da - dansk
  • de - Deutsch
  • et - eesti keel
  • el - ελληνικά
  • en - English
  • fr - français
  • ga - Gaeilge
  • hr - hrvatski
  • it - italiano
  • lv - latviešu valoda
  • lt - lietuvių kalba
  • hu - magyar
  • mt - Malti
  • nl - Nederlands
  • pl - polski
  • pt - português
  • ro - română
  • sk - slovenčina
  • sl - slovenščina
  • fi - suomi
  • sv - svenska
 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 13 giugno 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Documento di riflessione sull'approfondimento dell'UEM entro il 2025 (discussione)
MPphoto
 

  Rosa D'Amato (EFDD). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, parliamo di un euro che insieme al Patto di stabilità e crescita e al Fiscal Compact ha impiccato i cittadini, acuendo le disuguaglianze, accentuando gli effetti della crisi, portando migliaia di persone al suicidio. Il paper sull'euro lo indica come uno strumento di successo, di convergenza, da preservare o addirittura portare avanti. E con cosa? Con l'unione bancaria, con la Capital Market Union, con strumenti per soddisfare la bulimia della grande finanza?

L'euro doveva dare prosperità, invece ha aumentato povertà e miseria. L'euro doveva spingere l'integrazione invece ha alimentato rancore e odio. L'euro doveva essere un mezzo e invece è diventato il fine di ogni azione politica da difendere a qualunque costo.

Ma l'Europa oggi è fatta anche di paesi che non hanno l'euro e che sono nell'EFTA ed è costituita da tanti cittadini che vorrebbero l'unione dei popoli, coesa a tutela del benessere sociale e dei diritti di ciascuno. Un'unione che sia cooperazione rafforzata e solidarietà. Di un'Unione così non è ancora apparso alcun paper. Mentre voi vi occupate della finanza, dell'euro e dei mercati, là fuori ci sono più di 500 milioni di cittadini che attendono un'Europa che ancora non si è vista.

 
Note legali - Informativa sulla privacy