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Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 14 giugno 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Preparazione del Consiglio europeo del 22 e 23 giugno 2017 (discussione)
MPphoto
 

  Elisabetta Gardini (PPE). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei dire ai colleghi che domenica scorsa milioni di italiani si sono recati alle urne per eleggere il loro sindaco e che è accaduto, per esempio, che la sindaca di Lampedusa, che era diventata il simbolo dell'accoglienza, premiata dall'Unesco e portata da Renzi alla Casa Bianca di Obama, abbia perso le elezioni, e come lei tanti altri sindaci. Allora che cosa succede? Dobbiamo dire che gli italiani non sono più solidali? No, gli italiani sono solidali, sono quel popolo che voi plaudite per la generosità e l'accoglienza, e dobbiamo continuare a farlo.

Però, per spiegarvi cosa sta accadendo, uso le parole di Carlo Nordio, un magistrato italiano che ha attraversato da protagonista tutti i momenti, anche bui, del nostro paese fin dagli anni Settanta. Lui dice che sembra che finalmente si sia scoperta l'inesorabile logica dei numeri, che prescinde dalle utopistiche aspirazioni solidali. Quando una stanza è piena non può entrarci più nessuno. Ed è questo che sta accadendo in Italia. Quindi, la stragrande maggioranza dei comuni rifiuta nuova accoglienza, a prescindere dall'appartenenza politica degli amministratori.

Aggiunge poi che questo fenomeno migratorio, ormai banalmente definito epocale, è in realtà frutto di una strategia elaborata a tavolino dalle organizzazioni criminali, e quindi chiede che per affrontare questa situazione si metta in campo una politica organica e unitaria, chiara, seria e severa. Sento da questi banchi troppa inutile e vuota retorica, che rischia di diventare solidarietà per queste criminali organizzazioni di trafficanti di esseri umani. Basta!

 
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