Recenti sviluppi in materia di migrazione (discussione)
Elly Schlein (S&D). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, domani si parlerà dello stato dell'Unione. Chiediamolo alle 14 000 persone che sono bloccate sulle isole greche; chiediamolo a chi si vede negare il legittimo diritto a chiedere asilo e viene rispedito in Libia nelle mani dei propri aguzzini, alimentando quello che MSF definisce un vero e proprio business di rapimenti, estorsione e tortura.
Secondo il rapporto UNICEF/OIM appena uscito, il 77 % dei minori transitati nel Mediterraneo sono stati vittime di abusi. Provate a chiamarli migranti economici: perché sono queste le persone che state rimandando dove quegli abusi subiscono. Le politiche nel Consiglio europeo sono volte ad un unico obiettivo: l'esternalizzazione. Siccome non sono in grado di condividere le responsabilità, ecco, allora spostano le frontiere più a sud. L'inchiesta di Associated Press ha parlato di accordi tra governo libico, italiano e milizie.
E così i fondi alla Libia rischiano di finire nelle mani di chi gestisce il traffico di migranti e le prigioni. Queste politiche sono state duramente criticate anche dall'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e la Commissione, anziché dare ascolto al Parlamento e spingere per soluzioni comuni e solidarietà interna, pare rassegnata all'egoismo dei governi e li asseconda proprio quando la Corte di giustizia le dà ragione sui ricollocamenti.
Serve invece una coraggiosa riforma di Dublino: bisogna cancellare il criterio ipocrita del primo paese d'accesso, come il Parlamento ha già chiesto, e sostituirlo con un meccanismo permanente e automatico di ricollocamento, che consideri le persone, i loro diritti e i loro legami negli altri Stati. E per scalzare i trafficanti, l'unico modo non è pagarli ma aprire vie legali e sicure d'accesso all'Unione e a tutti gli Stati membri.