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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 25 ottobre 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Lotta alle molestie e agli abusi sessuali nell'UE (discussione)
MPphoto
 

  Daniela Aiuto, a nome del gruppo EFDD. – Signora Presidente, onorevoli colleghi, in commissione FEMM ci occupiamo quotidianamente di tematiche quali quelle degli abusi sessuali e di ogni altra forma di violenza nei confronti delle donne, anche sul posto di lavoro.

Si tratta di una triste realtà, che coinvolge ogni ambito lavorativo, e il Parlamento europeo, ahimè, come ogni altro luogo di lavoro, non è immune da tali comportamenti deprecabili.

Molti di voi si sono indignati per le notizie divulgate dai giornali, per questo velo di omertà che è caduto sull'istituzione di cui facciamo parte. Molti altri hanno trovato il coraggio di denunciare piccoli e grandi accadimenti riconducibili all'abuso sessuale, che senza questa inchiesta giornalistica sarebbero rimasti nel silenzio e nell'oblio.

Saltare sulla sedia dinanzi ad accuse di tal specie è una reazione comprensibile, così come è comprensibile, da parte dell'istituzione, fare chiarezza e pulizia immediata per non rischiare di vedere la propria autorevolezza e il proprio onore intaccati da azioni infamanti compiute da singoli personaggi.

Ma cerchiamo di non essere ipocriti e di non fare, come spesso accade, una giustizia di serie A e una di serie B. La stessa indignazione, la stessa risolutezza e immediatezza nei provvedimenti, la stessa severità e tolleranza zero verso tali nefandezze devono essere applicate sì all'interno del Parlamento europeo, ma parimenti e con lo stesso vigore in tutti i luoghi di lavoro, sia pubblici che privati.

È bene dare il buon esempio, è bene agire con fermezza, ma non dimentichiamoci che questo Parlamento è lo specchio di quello che accade fuori, nel mondo reale, dove una sottocultura basata sullo sfruttamento sessuale permea ogni ambito.

In quante università, ad esempio, giovani studentesse devono subire molestie sessuali da parte di qualche docente indegno? In quanti uffici, anche pubblici, le dipendenti sono oggetto di attenzioni particolari dei loro dirigenti? E a quante donne viene offerto un posto di lavoro, oggi più che mai spesso un miraggio in realtà ancora devastate dalla crisi economica, in cambio di prestazioni non propriamente definibili di tipo professionale?

Viene rabbia a pensare che per ogni denuncia, che poi per clamore finisce sui giornali, vi sono centinaia di casi che rimangono nel silenzio per paura, per vergogna, per senso di colpa.

Ecco, potremo dire di aver agito per il meglio e di aver fatto il bene delle donne e anche degli uomini vittime di tali comportamenti osceni quando agiremo nei confronti di ogni forma di abuso sessuale all'interno dei confini dell'Unione europea con la stessa solerzia con la quale stiamo agendo oggi per controbattere a quello che avviene dentro casa nostra.

 
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