Lotta contro l'immigrazione illegale e il traffico di esseri umani nel Mediterraneo (discussione di attualità)
Patrizia Toia (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, l'Europa, dopo una latitanza molto lunga, sta ora facendo alcuni progressi e noi chiediamo che gli Stati membri, la Commissione e il Consiglio si impegnino molto rapidamente a mantenere le promesse.
Ma per molto tempo, dicevo, il mio paese, l'Italia, è stato lasciato solo, quel paese qui criticato per un misero ed evidente scampolo di campagna elettorale, qui in Europa, per l'Italia.
Soli abbiamo fatto la ricerca, l'accoglienza, il salvataggio. Altro che parlare di business: si offendono quelle migliaia di cittadini, quelle associazioni, quel volontariato, anche cattolico in gran parte, quegli enti locali che hanno saputo accogliere. Abbiamo fatto tutto il lavoro anche sui paesi di transito e di origine, con faticosi accordi; abbiamo orgogliosamente dettato l'agenda in Europa per la politica della migrazione, affrontando l'emergenza e risalendo alle cause. Il Migration Compact, il piano per l'Africa e il piano Juncker ci sono perché qualche paese li ha chiesti; abbiamo lavorato per la riforma di Dublino, altro che fare qualche sparata e poi andarsene. Qui, giorno per giorno, nelle commissioni e nel rapporto quotidiano con i colleghi, abbiamo ottenuto alcune cose.
E mi lasci dire un'ultima parola, Presidente, con un po' di generosità come ha fatto con il collega Brok. Ho sentito evocare persino i valori cristiani per selezionare chi far entrare e chi no. Ora, io sono cristiana, e a me la religione ha insegnato l'apertura e l'accoglienza, non il rifiuto e magari l'odio per il diverso.