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 Indice 
 Testo integrale 
Resoconto integrale delle discussioni
Mercoledì 15 novembre 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Attività del Mediatore europeo nel 2016 (discussione)
MPphoto
 

  Eleonora Evi, a nome del gruppo EFDD. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, per l'Italia oggi è un giorno importante. È stata approvata la legge proposta dal Movimento 5 Stelle sul whistleblowing. Da oggi verrà data nuova linfa alla lotta contro la corruzione e verranno tutelati gli informatori e i testimoni di illeciti nel settore pubblico e privato.

A livello europeo è anche grazie al lavoro instancabile del Mediatore europeo, Emily O'Reilly, che voglio ringraziare, che questa lotta va avanti. E ringrazio anche la relatrice Mizzi. La sua relazione contiene una chiara raccomandazione sulla tutela degli informatori che svolgono un ruolo cruciale nel svelare i casi di cattiva amministrazione e si fa la precisa richiesta di introdurre una normativa sul whistleblowing a livello europeo.

Abbiamo di fronte un'ottima relazione. Tuttavia, voglio ribadire due concetti che ho voluto esprimere per mezzo di emendamenti che voteremo domani. Quando parliamo di accesso ai documenti e trasparenza, dobbiamo ricordarci che si tratta di principi basilari su cui costruire la casa delle istituzioni, una casa di vetro. Oggi però non è così, come dimostrano le denunce dei cittadini e le indagini del Mediatore, oggi la regola è l'opacità e la trasparenza è l'eccezione.

Dobbiamo ribaltare questa situazione e far diventare la piena e integrale trasparenza la regola del funzionamento delle istituzioni, dei processi decisionali nei triloghi, delle informazioni relative ai procedimenti di infrazione, dei negoziati commerciali e così via, e solo i dati sensibili e coperti da privacy devono essere oggetto di restrizione e tutela.

Infine, per quanto riguarda il registro per la trasparenza per monitorare le lobby, bene l'impegno a migliorarlo, richiesto dalla relazione, per renderlo obbligatorio e trasparente per le istituzioni e gli organismi dell'UE, ma non basta. Serve un atto legislativo, quindi un regolamento, affinché il registro sia legalmente vincolante non solo per le istituzioni, ma anche per i portatori di interesse. Questo, tra l'altro è esattamente la raccomandazione del Mediatore europeo. Domani votando a favore dei nostri emendamenti, possiamo farla riflettere pienamente nel testo della relazione.

 
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