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 Texte intégral 
Resoconto integrale delle discussioni
Giovedì 14 dicembre 2017 - Strasburgo Edizione rivista

Una strategia europea a favore della mobilità a basse emissioni (discussione)
MPphoto
 

  Damiano Zoffoli, relatore per parere della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare. – Signor Presidente, onorevoli colleghi, la mobilità sostenibile a basse emissioni è uno degli elementi fondamentali della più ampia transizione verso un nuovo modello di sviluppo, di cui l'Europa ha bisogno per rimanere competitiva e creare nuova e buona occupazione.

Le emissioni di gas a effetto serra dei trasporti rappresentano un quarto del totale delle emissioni, sono in costante aumento e sono la causa principale dell'inquinamento atmosferico. Il parere della commissione ENVI, di cui sono stato relatore, che è stato recepito integralmente nella relazione in oggetto, prende in esame le emissioni di tutti i principali mezzi di trasporto: auto e furgoni, veicoli pesanti, aerei, navi, oltre al tema del superamento dei biocarburanti di prima generazione entro il 2030, tenendo in considerazione il cambiamento indiretto di destinazione d'uso dei terreni e incoraggiando un'ampia penetrazione nel mercato di quei carburanti avanzati che rispettino il principio della gerarchia dei rifiuti e forti criteri di sostenibilità.

Nel caso delle auto e dei furgoni, si chiedono target ambiziosi di CO2 per il 2025 e di sviluppare un test su strada per calcolare le emissioni reali. Per i veicoli pesanti, un'importante novità: dopo anni di discussioni inutili, finalmente entro il 2018 avremo un regolamento per il monitoraggio, la certificazione e la pubblicizzazione dei dati sulle emissioni e i consumi dei mezzi pesanti, e a seguire una proposta di limiti delle emissioni stesse.

Si invita inoltre la Commissione ad adottare un piano di azione ambizioso per l'immissione sul mercato dei veicoli elettrici. Infine, chiediamo un sistema di omologazione e vigilanza del mercato coordinato a livello di Unione europea per superare le carenze evidenziate dal "dieselgate", riducendo a 1, entro il 2021, il fattore di conformità per le emissioni di ossido di azoto.

 
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