Impedire i blocchi geografici e altre forme di discriminazione dei clienti basate sulla nazionalità, il luogo di residenza o il luogo di stabilimento (discussione)
Nicola Danti (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor Commissario, la fine del geoblocco ingiustificato rappresenta un'ulteriore tappa del processo di costruzione del mercato unico digitale. Dopo l'abolizione del roaming e dopo che abbiamo consentito la portabilità dei contenuti online, i cittadini europei potranno finalmente vedere la fine di quelle barriere e discriminazioni ingiustificate, che fino ad oggi hanno costituito un impedimento alla possibilità di avere un e-commerce europeo.
La Commissione, infatti, ha rilevato che oltre il 63 % dei siti di vendita online applica ancora forme di blocco che spesso terminano con l'impossibilità pratica di concludere un acquisto o di scegliere l'offerta più conveniente. Da oggi gli acquisti online saranno più facili. Ad esempio, la possibilità di noleggiare una macchina senza pagare alcun sovrapprezzo a seconda della nazionalità o dell'ubicazione del consumatore è certamente una conquista.
Tuttavia, in conclusione, rimangono sfide importanti davanti, che non potranno essere vinte fintanto che non sarà definito un quadro armonizzato di regole fiscali, di garanzia per la sicurezza dei prodotti e di piena tutela dei consumatori.