Fabio Massimo Castaldo (EFDD). – Signora Presidente, onorevoli colleghi, nel preoccupante panorama delle violazioni dei diritti umani vi è una specifica categoria, che forse è la più insidiosa e preoccupante di tutte, mi riferisco alle violazioni che toccano la vita dei bambini. Tra tutte sono senz'altro le peggiori, perché hanno un impatto devastante sulla persona che il bambino diventerà, condannando dunque non solo il suo presente, ma anche il suo futuro e quindi il futuro di tutto il paese nel quale avvengono.
Ad Haiti si usa il termine restavek per descrivere la condizione di un bimbo che è nato in una famiglia povera e viene letteralmente venduto a una famiglia differente, spesso in città. Questa condizione, che riguarda ben 40 000 bambini haitiani, si sta trasformando in una forma di schiavitù moderna. Il 95 % di questi piccoli schiavi subisce maltrattamenti fisici e psicologici e il 25 % delle bambine è oggetto di violenza sessuale prima dei 18 anni, e tutto nel corrotto silenzio della classe dirigente.
Dobbiamo porre fine a questa pratica aberrante. Le autorità haitiane devono ratificare e rispettare la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e l'Unione europea deve fornire massimo sostegno alla poverissima isola caraibica, sostenendo la lotta contro la povertà e per l'alfabetizzazione. Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini.