Rosa D'Amato (EFDD). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, con gli emendamenti presentati alla relazione sul cielo unico europeo intendiamo evidenziare alcune problematiche, emerse anche di recente in seguito a scelte che, sebbene adottate a livello nazionale, affondano le proprie radici nella mancata realizzazione di un reale spazio aereo europeo.
Ad esempio, in Italia, abbiamo assistito alla decisione di accorpare i centri di controllo aereo di Brindisi e Padova, con conseguenti ricadute negative sui territori in termini di indotto industriale e lavorativo, soprattutto per regioni che, come la Puglia, già risentono di ritardi nello sviluppo.
La stessa Commissione afferma che gli accorpamenti dei centri di controllo potrebbero essere prematuri e che in taluni casi i centri più piccoli sono meno costosi di quelli più grandi. È evidente che, in assenza di un reale completamento del cielo unico europeo, in cui tutte le componenti previste vengono attuate, si creano delle discrasie e diseconomie che portano, talvolta, ad adottare scelte avventate. A titolo esplicativo, fattori che incidono negativamente sono la mancata implementazione dei FAB e la scelta da parte delle compagnie aeree di rotte con maggiori miglia percorse, in contrasto con l'obiettivo della riduzione dell'inquinamento atmosferico.
È per questo che si rendono necessari – e intendiamo preparare – degli incontri e dei confronti per discutere e affrontare tali problemi. Mi auguro che tutti gli attori istituzionali siano aperti al dialogo e si adoperino per trovare soluzioni che tutelino i territori e soprattutto i diritti dei lavoratori e dei consumatori.