Lara Comi (PPE). – Signora Presidente, signor Commissario, ringrazio anche i colleghi impegnati nei negoziati. Da italiana sono preoccupata perché l'instabilità di governo non ci permette di partecipare in modo incisivo e determinante a questi negoziati.

Sono preoccupata anche per la riduzione della PAC, quindi penso e spero che si possano trovare delle compensazioni assolutamente utili e necessarie per i nostri agricoltori con dei finanziamenti diretti. Molto bene, sicuramente, l'aumento per l'innovazione, per le piccole e medie imprese e anche per l'Erasmus, perché rivolto alle nuove generazioni è sicuramente importante.

Vede, a volte c'è un controsenso, si dice – alcuni colleghi italiani dicono – che il bilancio europeo non va bene, che i fondi di coesione non vanno bene, però, vede, io a questi colleghi dico che magari l'Italia deve spendere tutti i soldi che l'Unione europea dà. Perché per ora, su molti fondi di coesione e strutturali, noi spendiamo solo il 60 % di quello che l'Europa ci offre.

E allora, prima di criticare, forse conviene che l'Italia li spenda, e sicuramente delle variazioni dovranno essere fatte sul tema dell'agricoltura.