Dibattito con il Primo ministro lussemburghese Xavier Bettel sul futuro dell'Europa (discussione)
Patrizia Toia (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei dire al Presidente lussemburghese, di cui ho ascoltato con grande impegno e interesse l'intervento, che il dibattito sul futuro dell'Europa in questi giorni, nel mio paese, l'Italia, è rovente. Non è solo caldo, è rovente.
E su questa idea di Europa si può giocare il destino non solo italiano, ma europeo. Come europeisti, noi democratici siamo convinti che non c'è futuro per l'Italia se non dentro questo contesto, di cui ci sentiamo protagonisti, non parte laterale. Però è chiaro che per essere veramente europei bisogna costruire giorno per giorno, con coerenza, l'Europa. Non è possibile un giorno dichiararsi europeisti e il giorno dopo essere antieuropeisti, antisistema, antieuro, "antitutto", e accendere fuochi.
Ecco perché voglio ribadire qui che l'Italia, di cui teniamo fermo il fondamento costituzionale e la chiarezza della nostra posizione dentro questa Europa, è un paese che giorno per giorno lavorerà per rafforzare questa istituzione, per renderla più vicina ai cittadini, non ai mercati, ai cittadini, ai loro bisogni, e per questo vogliamo un'Europa più unita, più solidale e più sociale.
Ma questo lo facciamo ogni giorno, con coerenza, come altre forze politiche d'Italia, ma non come quelle che un giorno abbattono il sistema e il giorno dopo dicono di volerlo costruire. No, con quelli non andremo avanti, né in Europa né in Italia.