Recente dichiarazione del ministro dell'Interno italiano sui sinti e i rom e diritti delle minoranze nell'UE (discussione di attualità)
Mario Borghezio (ENF). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, fra le numerose osservazioni, diciamo divertenti, che sono state fatte contro l'iniziativa del ministro Salvini, una veramente colpisce: e cioè quella di dire "lo fate per cercare voti". In questo modo riconoscete che la stragrande maggioranza dei cittadini aderisce alle preoccupazioni concretamente espresse dal ministro Salvini.
C'è una forte preoccupazione perché vedete, cari colleghi, e mi rivolgo in particolare ai colleghi di origine sinti, forse voi non sapete, non essendo italiani, che molto spesso quando e soltanto nei casi in cui qualche rom o sinti viene pescato dalla polizia e dai carabinieri a commettere reati, solo in quei casi, c'è l'abitudine di non dare le proprie generalità a polizia e carabinieri. Allora pensiamo ai diritti dei nostri concittadini, che hanno il diritto che coloro che commettono dei reati – e sono una minoranza nella minoranza – vengano consegnati, come tutti i cittadini italiani, alla giustizia e non forniscano i cosiddetti alias, altrimenti si fa una discriminazione a danno dei cittadini italiani, compresi i sinti – che sono tanti – che non delinquono.
Questa è la ratio, al di là di qualche battuta del ministro Salvini, che può essere criticata, la ratio vera di questo Governo e di questo ministro. Se ci fossero, se ci saranno – ma io penso che non ci saranno – delle cose diverse, allora la vostra indignazione avrà un fondamento. Ma in questa situazione è semplice demagogia e propaganda politica. Vergognatevi, sulla pelle dei sinti che questo governo aiuterà quando meritano e dove….
(Scambio violento fuori microfono con l'on. Viotti)