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Resoconto integrale delle discussioni
Martedì 11 settembre 2018 - Strasburgo Edizione rivista

Situazione in Ungheria (discussione)
MPphoto
 

  Patrizia Toia (S&D). – Signor Presidente, onorevoli colleghi, mi rivolgo al comune cittadino europeo Viktor Orbán, non al Presidente, per dirgli che la democrazia liberale non è morta. Sarà lenta, difettosa, imperfetta, ma la democrazia è forte, ed è così forte questa democrazia europea che è pronta a difendere anche i suoi diritti come cittadino comune europeo.

Per questo voglio rassicurarlo che in quest'Aula ci sarà sempre posto per le opinioni, compresa la sua. Voglio rassicurarlo sul fatto che l'Unione europea sarà sempre fondata su quella solidarietà che garantisce all'Ungheria 5 miliardi di euro di fondi. Voglio rassicurarlo sul fatto che, se un giorno si troverà davanti a un tribunale, sarà questa democrazia che gli garantirà di avere dei giudici indipendenti e non influenzati dal potere politico di turno. Voglio dirgli che difenderà i suoi diritti personali, compreso quello di studiare in un'università ungherese o straniera, se vuole, perché sarà suo diritto, e dirgli anche che non sarà discriminato, e che se un giorno si troverà a cercare lavoro fuori dal suo paese, sarà l'Unione europea a garantirgli la libertà di circolazione. Per questo La invito a riflettere su che cos'è questa democrazia e che valore ha.

Ai colleghi del Movimento 5 Stelle, che vedo particolarmente assenti e silenti, dico che voglio vedere come voteranno, se saranno in Italia e in Ungheria e in Europa per lo Stato di diritto, oppure no.

 
Pēdējā atjaunošana: 2018. gada 6. decembrisJuridisks paziņojums - Privātuma politika