Proposta di risoluzione - B5-0528/2002Proposta di risoluzione
B5-0528/2002

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

24 ottobre 2002

presentata a seguito delle dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 37, paragrafo 2, del regolamento
da Carlos Coelho e Christian Ulrik von Boetticher
a nome del gruppo PPE-DE
Gerhard Schmid e Jan Marinus Wiersma
a nome del gruppo PSE
Colette Flesch e Elly Plooij-van Gorsel
a nome del gruppo ELDR
su ECHELON

Procedura : 2002/2596(RSP)
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B5-0528/2002
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B5-0528/2002
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B5‑0528/2002

Risoluzione del Parlamento europeo su ECHELON

Il Parlamento europeo,

-  viste la sua risoluzione del 5 settembre 2001 sull’esistenza di un sistema di intercettazione globale per comunicazioni private ed economiche (sistema di intercettazione ECHELON) e la relazione della sua commissione temporanea sullo stesso oggetto,

A.  considerando che la commissione temporanea sul sistema d’intercettazione è pervenuta alla conclusione che non vi è motivo di dubitare dell’esistenza di un sistema d’intercettazione delle comunicazioni a livello mondiale, di cui gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda fanno parte,

B.  considerando che gli eventi dell’11 settembre, altri recenti attacchi terroristici e gli sforzi internazionali per combattere il terrorismo hanno evidenziato ulteriormente l’importanza delle raccomandazioni contenute nella risoluzione del Parlamento,

C.  considerando che la risoluzione del Parlamento contiene numerose raccomandazioni relative alle misure da intraprendere per proteggere i cittadini e le imprese dall’abuso e dall’utilizzazione illegale dell’intercettazione delle comunicazioni, all’introduzione e all’uso di sistemi e tecniche atti a tutelare la vita privata e la riservatezza delle comunicazioni, nonché all’introduzione di misure contro lo spionaggio industriale e gli abusi di competitive intelligence,

D.  considerando che la decisione quadro del Consiglio dell’Unione europea del 13 giugno 2002 sulla lotta contro il terrorismo è stata adottata in applicazione del titolo VI del trattato sull’Unione europea e contiene riferimenti specifici alla collaborazione, alla cooperazione e al coordinamento tra le diverse autorità degli Stati membri nella lotta al terrorismo,

E.  considerando che la risoluzione del Parlamento contiene altresì raccomandazioni concernenti il controllo delle attività di servizi segreti nonché raccomandazioni concernenti l’istituzione di attività di intelligence comuni e coordinate a livello europeo,

1.  deplora che la Commissione e il Consiglio non abbiano reagito adeguatamente alle raccomandazioni formulate dal Parlamento; sollecita il Consiglio e la Commissione ad adottare tutte le misure necessarie per attuare pienamente le raccomandazioni contenute nella risoluzione del Parlamento sull’esistenza di un sistema di intercettazione globale per comunicazioni private e commerciali;

2.  accoglie con favore le iniziative già adottate dalla Commissione e dal Consiglio volte ad accrescere la sicurezza nelle comunicazioni elettroniche, ma insiste sulla necessità di ulteriori misure per tutelare i cittadini e le imprese dall’abuso e dall’utilizzazione illegale dell’intercettazione di comunicazioni, per promuovere l’introduzione e l’utilizzo di sistemi e tecniche atti a proteggere la vita privata e la riservatezza delle comunicazioni e per introdurre misure contro lo spionaggio industriale e gli abusi di competitive intelligence;

3.  ribadisce la sua richiesta agli Stati membri affinché collaborino, cooperino e si coordinino tra loro e a livello multilaterale nello scambio di informazioni al fine di rafforzare l’efficacia nell’ambito della politica comune di sicurezza e difesa e nella lotta contro il terrorismo e il crimine internazionale;

4.  insiste affinché vengano adottate misure tali da fornire a tutti i cittadini europei in ogni parte dell’Unione le stesse garanzie giuridiche concernenti la tutela della vita privata e l’intercettazione delle loro comunicazioni, nel rispetto scrupoloso dei diritti fondamentali garantiti dal quadro giuridico in vigore e dall’acquis comunitario e tenendo anche conto della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;

5.  chiede l’avvio di negoziati per la conclusione di accordi internazionali, in particolare con gli Stati Uniti, sulla protezione dei cittadini e delle imprese dell’Unione europea dall’abuso e dall’utilizzazione illegale dell’intercettazione di comunicazioni e sulle misure contro lo spionaggio industriale e gli abusi di competitive intelligence;

6.  chiede che la Convenzione per il futuro dell’Europa, nell’affrontare la questione dell’incorporazione della Carta dei diritti fondamentali ai trattati, formuli raccomandazioni atte a garantire che gli Stati membri si impegneranno a proibire e a non praticare, in modo diretto o tramite terzi, lo spionaggio industriale;

7.  rileva che finora sono stati realizzati scarsi progressi relativamente all’istituzione di attività di intelligence comuni e coordinate a livello europeo e all’introduzione di un controllo democratico di tali attività e insiste affinché vengano presentate proposte in merito entro breve tempo;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, alla Convenzione per il futuro dell’Europa e ai governi dei paesi candidati.