Proposta di risoluzione - B5-0262/2003Proposta di risoluzione
B5-0262/2003

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

13 maggio 2003

presentata a seguito della dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 37, paragrafo 2, del regolamento
da Luigi Vinci, Feleknas Uca, Yasmine Boudjenah, Alexandros Alavanos, Efstratios Korakas, Ilda Figueiredo
a nome del gruppo GUE/NGL
sulle perquisizioni effettuate negli uffici dell'Associazione turca per i diritti dell'uomo ad Ankara

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B5-0262/2003

Procedura : 2003/2539(RSP)
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B5-0262/2003
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B5-0262/2003
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B5‑0262/2003

Risoluzione del Parlamento europeo sulle perquisizioni effettuate negli uffici dell'Associazione turca per i diritti dell'uomo ad Ankara

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulle violazioni dei diritti umani in Turchia,

A.  ricordando l'importanza che esso annette alla promozione dei diritti umani nel mondo,

B.  esprimendo la propria inquietudine per le perquisizioni ordinate in Turchia, il 6 maggio 2003, dalla Direzione generale antiterrorismo e dai Servizi per la sicurezza dello Stato contro l'Associazione turca per i diritti dell'uomo (IHD) ad Ankara,

C.  ricordando che l'IHD è una delle principali organizzazioni operanti in Turchia a favore del rispetto e della promozione dei diritti umani e che è pertanto necessario sostenere i suoi sforzi,

D.  sottolineando che i responsabili e i semplici militanti delle associazioni turche di difesa dei diritti umani sono spesso oggetto di intimidazioni politiche e minacce fisiche e che l'IHD lamenta sinora l'assassinio di tredici dei suoi dirigenti e l'apertura di centinaia di processi politici contro le sue attività,

E.  ricordando che, malgrado la richiesta di chiarimenti avanzata dai dirigenti dell'IHD di Ankara, durante le perquisizioni le forze di polizia si sono rifiutate di fornire spiegazioni circa le proprie azioni, minacciando altresì arresti immediati,

F.  sottolineando che, durante le perquisizioni, sono stati sequestrati materiale informatico e documenti senza che ai dirigenti dell'IHD fossero stati comunicati un verbale e/o atti giudiziari, in violazione dello stesso codice penale turco,

1.  condanna le perquisizioni e i metodi utilizzati contro l'IHD, esprime la propria inquietudine per l'arbitrarietà con cui le perquisizioni sono state effettuate e chiede che all'IHD siano fornite tutte le spiegazioni necessarie;

2.  esprime il proprio sostegno alle attività e alle campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica lanciate dall'IHD e dalle altre organizzazioni turche impegnate a favore dei diritti umani;

3.  chiede che sia posta fine alle intimidazioni politiche di cui sono oggetto le organizzazioni in questione e che il governo di Ankara e le altre autorità turche sostengano senza ambiguità gli obiettivi di tali organizzazioni della società civile;

4.  invita il Consiglio e la Commissione a partecipare maggiormente, in particolare in termini finanziari, ai programmi per la promozione dei diritti umani in Turchia; chiede che la Commissione fornisca assistenza all'IHD in relazione alla distruzione del materiale informatico e al sequestro di parte del suo centro di documentazione;

5.  ricorda al governo turco che la promozione dei diritti umani e dello stato di diritto sono elementi fondamentali dei "criteri di Copenaghen" per l'adesione all'Unione europea e che, pertanto, i singoli "pacchetti" di riforma della costituzione e dei codici legislativi devono trovare piena e incondizionata trasposizione nei regolamenti di attuazione;

6.  chiede nuovamente il rilascio immediato di Leyla Zana, premio Sakharov 1995, e degli altri tre ex deputati turchi di origine curda, nei confronti dei quali il 28 marzo 2003 è stato aperto ad Ankara un nuovo processo;

7.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al Parlamento turco, all'Associazione turca per i diritti dell'uomo e alla commissione per i diritti dell'uomo della Grande Assemblea Nazionale turca.