Proposta di risoluzione - B6-0158/2004Proposta di risoluzione
B6-0158/2004

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

10.11.2004

presentata a seguito del dibattito sulla relazione del Consiglio europeo e di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Hans-Gert Poettering, João de Deus Pinheiro, José Albino Silva Peneda, Ville Itälä, Jaime Mayor Oreja, Marianne Thyssen,
a nome del gruppo PPE-DE
sull'esito del Consiglio europeo di Bruxelles, 4-5 novembre 2004

Procedura : 2004/2556(RSP)
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B6-0158/2004
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B6-0158/2004
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B6‑0158/2004

Risoluzione del Parlamento europeo sull'esito del Consiglio europeo di Bruxelles, 4-5 novembre 2004

Il Parlamento europeo,

–  viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo del 4-5 novembre 2004,

–  vista la relazione del Consiglio europeo e la dichiarazione della Commissione sulla riunione del Consiglio europeo del 4-5 novembre 2004,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

I  Preparazione della valutazione intermedia della strategia di Lisbona e della relazione del Gruppo ad alto livello

   Relazione del Gruppo ad alto livello

1.  plaude alla relazione del gruppo di lavoro ad alto livello, in particolare per la sua diagnosi chiara delle debolezze dell'UE nell'applicazione dell'Agenda di Lisbona e per l'invito in essa contenuto a focalizzare di nuovo l'attenzione sulle politiche chiave per restaurare la crescita economica e a favorire l'aumento dell'occupazione, con il coinvolgimento delle autorità europee, nazionali e regionali;

2.  prende atto del parere espresso nella relazione secondo cui gli obiettivi generali e il calendario di Lisbona dovrebbero essere mantenuti ma rinnova anche il suo appello affinché gli Stati membri adottino azioni sollecite e mirate perché gli obiettivi possano essere raggiunti;

3.  concorda con la conclusione della relazione secondo cui il Parlamento deve essere coinvolto più strettamente nel processo di monitoraggio nonché al fine di promuovere la realizzazione concreta dell'Agenda di Lisbona;

4.  conferma che il Parlamento terrà un ampio dibattito sulle conclusioni della relazione nel corso di una futura sessione plenaria.

   Strategia di Lisbona

5.  conviene con il Consiglio circa la validità e gli obiettivi del processo di Lisbona; deplora il fatto che la strategia non sia stata in grado fino ad ora di produrre la maggior parte dei risultati attesi;

6.  si compiace per l'intenzione espressa dalla Commissione europea di fare dell'applicazione della strategia di Lisbona una componente chiave della sua politica; attende con ansia le proposte necessarie per la valutazione intermedia che saranno presentate dalla Commissione; si aspetta di essere pienamente associato all'elaborazione e all'espletamento di tale operazione;

7.  insite sulla necessità di completare le riforme strutturali in settori quali l'apertura dei mercati, la modernizzazione della politica sociale, i sistemi pensionistici e sanitari, nonché la promozione dell'adattabilità dei mercati del lavoro e dei sistemi di istruzione; plaude agli sforzi che saranno profusi per ridurre l'onere amministrativo e semplificare la legislazione comunitaria esistente, incoraggiando nel contempo la ricerca di modi per migliorare la regolamentazione nel contesto della revisione a medio termine;

8.  ritiene che la stabilità delle finanze pubbliche sia una condizione essenziale per il raggiungimento dei risultati attesi della strategia di Lisbona;

9.  plaude ai progressi registrati dal Consiglio europeo in merito all'individuazione delle priorità del processo di semplificazione della legislazione comunitaria, in particolare per quanto concerne il settore dell'ambiente;

10.  ritiene che il Consiglio europeo debba porre l'accento sulla dimensione ambientale, in particolare sulle azioni tese a far fronte al mutamento climatico nel quadro dell'accordo di Kyoto; sottolinea l'esigenza di integrare appieno la revisione della strategia di sviluppo sostenibile nella strategia di Lisbona;

11.  si compiace per il riconoscimento dell'importanza dei fattori demografici e chiede che l'invecchiamento della popolazione in Europa sia considerato come una questione prioritaria;

12.  sottolinea il ruolo chiave che riveste la politica della coesione nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona; ritiene di conseguenza essenziale che la dotazione di bilancio per il periodo di programmazione 2007-2013 sia all'altezza delle sfide dell'Agenda di Lisbona, in particolare in materia di politica della coesione e dello sviluppo sostenibile;

   Iniziativa congiunta per una migliore regolamentazione

13.  loda il Consiglio per l'attenzione prestata all'agenda relativa al miglioramento della regolamentazione e prende atto del sostegno dato al ruolo del Parlamento in tale processo;

14.  appoggia l'invito rivolto alla Commissione di applicare una metodologia comune per la misurazione degli oneri amministrativi e sottolinea l'esigenza di progetti pilota in tale settore;

15.  sostiene l'esigenza di avviare rapidamente la presentazione di proposte intese a semplificare la legislazione comunitaria esistente e conferma la sua disponibilità a cooperare con la Commissione ed il Consiglio per portare avanti le proposte prioritarie;

II  Spazio di libertà, sicurezza e giustizia: il programma dell'Aia

16.  esprime compiacimento per l'importanza attribuita dal Consiglio allo sviluppo di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, in particolare alla luce degli attacchi terroristici avvenuti negli Stati Uniti l'11 settembre 2001, e a Madrid l'11 marzo 2004;

17.  plaude al programma dell'Aia adottato dal Consiglio nella sua riunione del 4-5 novembre quale base per le attività dell'Unione per i prossimi cinque anni; sostiene con forza la fissazione di scadenze per proposte specifiche, con revisione annuale, nel pieno rispetto della trasparenza e del coinvolgimento del Parlamento europeo e chiede al Consiglio e alla Commissione di assicurare che la piena applicazione delle misure da parte degli Stati membri si realizzi entro i termini stabiliti;

18.  approva il riconoscimento da parte del Consiglio europeo della valutazione fatta dalla Commissione della raccomandazione circa l'uso della votazione a maggioranza qualificata e la procedura di codecisione adottata dal Parlamento europeo il 14 ottobre 2004 e sollecita il Consiglio ad assicurare che la transizione ad una piena applicazione della codecisione in relazione alle misure di cui al Titolo IV possa aver luogo al più presto possibile;

19.  sottolinea l'importanza di assicurare che lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia sia dotato di risorse sufficienti a titolo delle nuove Prospettive finanziarie onde garantire la piena applicazione delle misure previste dal programma dell'Aia;

III  "Communicating Europe"

20.  plaude alle priorità individuate dal Consiglio europeo in riferimento alla politica della comunicazione e all'accento da esso posto sulla responsabilità dei politici nazionali ed europei quanto all'esigenza di far comprendere l'importanza del progetto europeo e di coinvolgere gli europei nel processo decisionale;

21.  invita la Commissione a basare il documento strategico che presenterà per il Consiglio europeo del giugno 2005 sul diritto dei cittadini di accedere ad un'informazione continua, completa ed obiettiva sull'UE (informazioni di base e specifiche, in particolare focalizzate su gruppi bersaglio), assicurata da strumenti appropriati (attività di informazione pubblica centralizzate e decentralizzate) e da una dotazione finanziaria adeguata;

IV  Iraq

22.  plaude alla dichiarazione adottata all'unanimità dal Consiglio europeo sulle relazioni tra l'UE e l'Iraq e condivide appieno il suo impegno e la sua determinazione a favore della ricostruzione, la trasformazione e la reintegrazione dell'Iraq nella comunità internazionale in quanto Stato partner sovrano, indipendente, sicuro, unificato, prospero e democratico; approva in particolare il pacchetto onnicomprensivo di assistenza UE all'Iraq presentato al sig. Allawi, comprendente la prospettiva di negoziato di un accordo tra l'UE e l'Iraq e il sostegno dell'UE ai preparativi per le elezioni; a tale riguardo chiede che le elezioni per l'Assemblea nazionale transitoria, previste per il mese di gennaio 2005, garantiscano la partecipazione più ampia possibile delle diverse componenti politiche e siano libere e corrette;

23.  rileva l'incoerenza della posizione del Consiglio che adotta un atteggiamento estremamente restrittivo circa l'assegnazione di fondi supplementari per il bilancio UE e al tempo stesso appoggia vari e nuovi programmi e politiche;

V  Medio oriente

24.  sostiene ancora una volta e in un momento particolarmente delicato, che la soluzione al conflitto in Medio oriente è possibile solo attraverso il negoziato di un accordo di pace fermo e definitivo quale è delineato nella Roadmap, senza precondizioni, basato sul riconoscimento dell'esistenza di due Stati democratici sovrani e vitali, Israele e la Palestina, che possano vivere in pace, l'uno a fianco dell'altro, all'interno di frontiere sicure e riconosciute entro le quali sia garantita la coesistenza pacifica di cristiani, musulmani ed ebrei;

25.  esprime la fiducia che i leader palestinesi e l'Autorità palestinese saranno in grado di garantire il normale funzionamento delle istituzioni, organizzare le elezioni in conformità delle norme internazionale e tenere la situazione sotto controllo onde assicurare il rispetto della legge e l'ordine durante tale processo; dichiara la volontà dell'UE di assistere l'Autorità palestinese nell'organizzazione delle elezioni nei territori palestinesi e chiede ad Israele di non interferire e di agevolare lo svolgimento di tali elezioni;

26.  sostiene in particolare l'insieme dei suggerimenti pratici concernenti la sicurezza, le riforme e l'assistenza finanziaria UE avanzati dall'Alto rappresentante per la PESC e appoggiati dal Consiglio europeo nella prospettiva di riattivare e rilanciare l'applicazione della Roadmap par la pace in Medio oriente;

VI Sudan

27.  condivide le gravi preoccupazioni del Consiglio espresse nelle conclusioni del Consiglio del 2 novembre in merito al deterioramento delle condizioni di sicurezza e della situazione umanitaria nella regione del Darfur e suscitate dalla recrudescenza delle violenze perpetrate dai ribelli e dalla milizia; sollecita con forza tutte le parti coinvolte nel conflitto a porre immediatamente termine alle operazioni militari e a rispettare nella sua totalità l'accordo di cessate il fuoco di N'Djamena dell'8 aprile e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell'ONU 1556 e 1564;

28.  chiede all'UE e ai suoi Stati membri di sostenere la commissione ONU d'inchiesta nelle sue indagini sulle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei diritti umani, consentendo a tale commissione di stabilire se gli atti di genocidio siano stati effettivamente commessi e di identificare i responsabili di tali atti; invita parimenti tutte le parti coinvolte nel conflitto a collaborare pienamente con tale commissione;

29.  chiede all'UE e ai suoi Stati membri di continuare a sostenere la missione dell'Unione africana nel Darfur e i processi di pace in corso a Abuja e Naivasha onde evitare il rischio di ciò che il rappresentante speciale ONU in Sudan, Jan Pronk, descrive come "uno stato di anarchia, un collasso totale della legge e dell'ordine";

30.  invita il Consiglio di sicurezza dell'ONU a decidere per un embargo totale delle armi al Sudan e ad applicare sanzioni mirate contro i responsabili di violazioni su larga scala dei diritti umani e di altre atrocità, tenuto conto del mancato rispetto del cassate il fuoco e degli impegni assunti a favore del processo di pace riscontrato di recente; chiede inoltre di assicurare che tali sanzioni non si aggiungano alle sofferenze della popolazione di quel paese;

VII Iran

31.   si associa al Consiglio nel sottolineare l'importanza di inculcare fiducia quanto al carattere pacifico del programma nucleare iraniano e l'esigenza della trasparenza e del rispetto delle risoluzioni del Consiglio dei governatori dell'AIEA e chiede la totale e durevole sospensione delle attività di arricchimento e ritrattamento del materiale; auspica che i progressi registrati nel corso dei colloqui del 6 novembre a Parigi tra l'EU e l'Iran saranno confermati e che un accordo di cooperazione futura tra l'Iran e l'UE concernente la sfera politica, economica, della sicurezza e della creazione di un clima di fiducia sarà concluso prima della prossima riunione del Consiglio dei governatori dell'AIEA previsto per il 25 novembre a Vienna, evitando in tal modo che il programma nucleare dell'Iran sia deferito al Consiglio di sicurezza dell'ONU per l'eventuale applicazione di sanzioni;

VIII Ucraina

32.  condivide la valutazione del Consiglio che individua nell'Ucraina un vicino e un partner chiave, esprimendo il suo rammarico per il fatto che il primo round delle elezioni presidenziali del 31 ottobre non si sia svolto in conformità delle norme internazionali in materia di elezioni democratiche;

33.  invita pertanto le autorità dell'Ucraina a rimediare in tempo alle lacune riscontrate, prima dell'inizio del secondo round, ed a creare le condizioni necessarie per elezioni libere e corrette, in particolare assicurando l'accesso paritario ai mezzi di informazione pubblici per entrambi i candidati;

34.  è fortemente incoraggiato dalla partecipazione, dall'interesse nonché dall'approccio serio della popolazione ucraina in relazione alle elezioni presidenziali e invita pertanto il Consiglio e la Commissione a porre in essere con la massima sollecitudine il piano d'azione per l'Ucraina ed in particolare a porre l'accento in via prioritaria sullo sviluppo delle istituzioni della società civile;

35.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti nazionali degli Stati membri e dei paesi candidati all'adesione.