Proposta di risoluzione - B6-0371/2006Proposta di risoluzione
B6-0371/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

13.6.2006

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Piia-Noora Kauppi, a nome del gruppo PPE-DE
Ieke van den Burg e Pervenche Berès, a nome del gruppo PSE
Margarita Starkevičiūtė, a nome del gruppo ALDE
Alain Lipietz, a nome del gruppo Verts/ALE,
Sahra Wagenknecht, a nome del gruppo GUE/NGL
e Guntars Krasts, a nome del gruppo UEN
sul progetto di misure di attuazione dei mercati degli strumenti finanziari

Procedura : 2006/2582(RSP)
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Ciclo del documento :  
B6-0371/2006
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B6-0371/2006
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B6‑0371/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sul progetto di misure di attuazione degli mercati di strumenti finanziari

Il Parlamento europeo,

–  vista la proposta di regolamento della Commissione e la proposta di direttiva della Commissione che attua la direttiva 2004/39/CE pubblicata dalla Commissione il 6 febbraio 2006,

–  visti i progetti informali delle suddette misure di attuazione, presentati al Parlamento europeo a partire da tale data,

–  vista la decisione 1999/468/CE del Consiglio recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione,

–  vista la dichiarazione effettuata il 5 febbraio 2002, dinanzi al Parlamento europeo, dal Presidente della Commissione europea Romano Prodi,

–  vista la sua risoluzione del 5 febbraio 2002 sull'attuazione della legislazione nel quadro dei servizi finanziari,

–  visto l'articolo 64 della direttiva 2004/39/CE recante la disposizione "clausola Sunset",

–  viste le modifiche proposte alla proposta di direttiva di attuazione e la proposta di regolamento di attuazione della direttiva 2004/39/CE approvata dalla commissione per i problemi economici e monetari il 30 maggio 2006,

–  vista la risposta della Commissione alle modifiche proposte, trasmessa al Parlamento europeo con lettera del 9 giugno 2006, indirizzata al relatore e alla presidente della commissione per i problemi economici e monetari,

–  visto il risultato della riunione del comitato europeo dei valori mobiliari dell'8 e 9 giugno 2006,

–  viste le conclusioni del consiglio ECOFIN del 5 maggio 2006, che sottolineano l'importanza del controllo, del coordinamento e della convergenza in seno all'UE,

–  visti l'articolo 81 e l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che la base giuridica della direttiva 2004/39/CE è l'articolo 47 del trattato, che non autorizza espressamente i regolamenti di attuazione; considerando che il Parlamento europeo, con l'intenzione di migliorare la regolamentazione e l'attuazione di condizioni eque per i mercati finanziari, è generalmente a favore del ricorso ai regolamenti;

1.  chiede alla Commissione di tener conto, quanto più possibile, dei limiti delle competenze ad essa conferite dalla direttiva 2004/39/CE, in conformità delle pertinenti disposizioni del trattato, al fine di garantire certezza giuridica agli attori dei mercati finanziari;

2.  osserva che i progetti di misure di attuazione costituiscono una soluzione praticabile per conseguire gli obiettivi di miglioramento delle condizioni di funzionamento per le società di investimento ed altre imprese commerciali, nonché per mercati finanziari efficienti, trasparenti e sicuri nell'Unione europea;

3.  sottolinea che l'attività effettuata dal Parlamento europeo dopo la pubblicazione delle misure di attuazione è stata stimolata dalla necessità di rispettare le disposizioni legislative volte a realizzare un equilibrio tra concorrenza e trasparenza per i mercati finanziari, i soggetti interessati (azionisti, emittenti ed utenti), le autorità di regolamentazione e i rappresentanti democraticamente eletti;

4.  esprime compiacimento per la volontà manifestata dalla Commissione collaborando con il Parlamento europeo per giungere ai migliori risultati possibili per tutte le parti interessate; ricorda la necessità di coinvolgere e di informare il Parlamento europeo sin dalle prime fasi del lavoro della commissione;

5.  osserva che la procedura relativa all'adempimento delle misure di attuazione della direttiva 2004/39/CE non ha praticamente precedenti nel modo in cui la legislazione dell'UE viene normalmente sviluppata; sottolinea, di conseguenza, la necessità di giungere ad un risultato soddisfacente per tutte le istituzioni interessate al fine di sviluppare le relazioni interistituzionali nella buona direzione;

6.  osserva che, in una lettera del 23 marzo 2006 indirizzata alla presidente della commissione per i problemi economici e monetari, il Commissario Charlie McCreevy precisava che le note di base sono un semplice documento di lavoro, elaborato dai servizi della Commissione unicamente in vista di un dibattito: esse non costituiscono, in alcun modo, emendamenti formali ai progetti di misure; ritiene, di conseguenza, che tale documento non possa aggiungere o sostituire alcuna nuova condizione a quelle che già figurano nelle misure di attuazione;

7.  sottolinea che, nonostante l'approccio generalmente cooperativo che esiste tra le istituzioni dell'UE, esistono lacune strutturali a livello delle modalità in cui avviene il conferimento delle competenze legislative alla Commissione, e che esse possono recare pregiudizio ai risultati di atti legislativi importanti, come le misure di attuazione della direttiva 2004/39/CE;

8.  sottolinea di essere disposto a proseguire il miglioramento del funzionamento delle relazioni interistituzionali in tutti i settori politici, particolarmente per quanto riguarda il processo Lamfalussy, al fine di giungere ad una soluzione duratura e mutualmente soddisfacente che ponga il Parlamento europeo allo stesso livello del Consiglio in materia di conferimento delle competenze legislative;

9.  ritiene che la conclusione della procedura di adozione della direttiva 2004/39/CE mediante codecisione conferisca al Parlamento europeo un ruolo completo a livello di definizione di quello che le misure di attuazione dovrebbero e non dovrebbero essere; ritiene che la decisione del Consiglio 199/468/CE garantisca al Parlamento europeo non solo la competenza di respingere la legislazione di attuazione proposta se in violazione del campo di applicazione delle competenze conferite, ma anche di modificarle in conformità delle competenze di codecisione sottostanti e dello spirito delle relazioni interistituzionali che deve essere rispettato integralmente e solennemente;

10.  prende atto dell'importanza di consolidare il suolo del Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari nel coordinamento delle attività delle autorità nazionali di regolamentazione e al fine di promuovere la convergenza a livello di regolamentazione, nonché come consulente indispensabile a livello europeo per le questioni relative alle sue competenze;

11.  osserva che l'attività di coordinamento tra autorità nazionali di regolamentazione dovrebbe, in linea generale, essere oggetto di un dibattito in seno al Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari; sottolinea che tale impostazione riguarda in particolare i seguenti settori:

  • -l'elaborazione e l'istituzione di accordi concernenti lo scambio di informazioni sulle transazioni tra le competenti autorità nazionali, come previsto dalla direttiva 2004/39/CE in conformità dell'articolo 13, paragrafo 1 del progetto di regolamento di attuazione,
  • -la definizione, nonché il relativo dibattito tra le competenti autorità nazionali, relativi al mercato più pertinente in termini di liquidità o una sua alternativa, in conformità degli articoli 8 e 9 del progetto di regolamento di attuazione e la risoluzione dei potenziali conflitti in materia tra le autorità competenti;

12.  sottolinea che, attualmente, il Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari non dispone dei metodi operativi per svolgere il suo ruolo con efficacia;

13.  invita gli Stati membri a dotare il Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari dei mezzi necessari per attuare la direttiva 2004/39/CE e le sue misure di attuazione;

14.  invita gli Stati membri a potenziare la responsabilità democratica del Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari, segnatamente dinanzi al Parlamento europeo;

15.  ritiene che, allo stato attuale, le competenze di attuazione rappresentino la migliore soluzione per tutte le parti interessate;

16.  accetta le misure di attuazione;

17.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e al Comitato delle autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari.