Proposta di risoluzione - B6-0286/2007Proposta di risoluzione
B6-0286/2007

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

9.7.2007

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Cristiana Muscardini, Michał Tomasz Kamiński, Adam Bielan, Hanna Foltyn-Kubicka, Inese Vaidere e Marek Aleksander Czarnecki
a nome del gruppo UEN
sul Pakistan

Procedura : 2007/2603(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B6-0286/2007
Testi presentati :
B6-0286/2007
Testi approvati :

B6‑0286/2007

Risoluzione del Parlamento europeo sul Pakistan

Il Parlamento europeo,

–  visto l’accordo di cooperazione tra la Comunità europea e la Repubblica islamica del Pakistan sul partenariato e sullo sviluppo, la cui conclusione è stata approvata dal Parlamento il 22 aprile 2004,

–  viste le recenti dichiarazioni pronunciate da membri della delegazione degli USA guidata da John Negroponte a Islamabad,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sui diritti umani e la democrazia in Pakistan, in particolare quelle del 10 febbraio 2004 e del 22 aprile 2004,

–  visto l'articolo 103 del suo regolamento,

A.  considerando che da martedì almeno 24 persone sono rimaste uccise e molte altre ferite a seguito delle tensioni tra gli studenti pro-talibani e il Presidente, Generale Pervez Musharraf, intorno alla moschea Lal Masjid, o moschea rossa, a Islamabad,

B.  considerando che la moschea rossa è stata il centro di una campagna vigorosa volta all’imposizione in Pakistan della Sharia, una forma di legge islamica,

C.  considerando che questo incidente ha innescato violenza in tutto il Pakistan, aumentando il numero di vittime,

D.  considerando che le preoccupazioni per la sicurezza interna si sono acuite dopo l’attacco suicida del 28 aprile, che ha ucciso 30 persone e ferito il ministro degli interni Sherpao, durante un raduno politico a Peshawar,

E.  considerando che durante il fine settimana vi è stato un altro tentato omicidio ai danni del Presidente Muscharraf, il che pone in evidenza la volatilità politica della situazione,

F.  considerando che il Presidente Musharraf si è trovato dinanzi a una crisi politica dopo aver sospeso il giudice della Corte suprema, Iftikhar Chaudhary, il 12 marzo, episodio che ha scatenato un’ondata di dimissioni e proteste concernenti l’indipendenza del potere giudiziario,

G.  considerando che il Parlamento appoggia con forza e coerenza le clausole relative ai diritti umani negli accordi di scambio e cooperazione,

H.  considerando che l’Unine europea fornisce finanziamenti considerevoli al Pakistan per l’alleviamento della povertà e lo sviluppo del settore sociale,

I.  considerando che gli ultimi scontri all’esterno e all’interno della moschea rossa, che hanno causato la morte di molte persone, sono una chiara dimostrazione del potere del movimento radicale islamico,

1.  sollecita l’UE ad adottare una posizione salda per sostenere la clausola sulla democrazia e i diritti umani negli accordi di cooperazione con il Pakistan, ricercando un dialogo politico intenso sui diritti umani; accoglie con favore il fatto che l’UE monitorerà le elezioni generali in Pakistan e che l'UE parteciperà alla missione di osservazione;

2.  sottolinea che ogni iniziativa volta a disturbare il processo elettorale sarebbe inaccettabile e che va trovata una soluzione costituzionale;

3.  chiede in particolare che venga esaminata la possibilità di instaurare un dialogo specifico sui diritti umani con il Pakistan e di istituire specifiche sottocommissioni per i diritti umani che si occupino di entrambi i paesi, come già avviene in taluni altri paesi;

4.  chiede alla comunità internazionale di esercitare pressione sul Presidente Musharraf affinché tenga fede ai suoi impegni, in particolare a quello di mettere in atto controlli efficaci delle madrasse guidate da gruppi settari violenti e di garantire che le elezioni nazionali del 2007 siano complete e eque;

5.  chiede al governo di aumentare significativamente il sostegno finanziario al sistema scolastico pubblico e di impegnarsi per riformarlo, in particolare mediante la rimozione degli elementi settari e pro-jihad;

6.  sollecita il Pakistan a svolgere un ruolo più incisivo nel facilitare le relazioni politiche con l’India, in particolare per quanto riguarda la situazione nel Kashmir;

7.  deplora che l’esercito continui a esercitare una forte influenza sulla scena politica e sul governo in Pakistan;

8.  richiama l’attenzione sulla profonda preoccupazione della comunità internazionale per il ruolo del Pakistan nella proliferazione di armi nucleari;

9.  rileva che il Pakistan ha messo in atto una serie di misure per dar risposta ad alcune delle preoccupazioni della comunità internazionale; sottolinea tuttavia che non vanno trascurate le preoccupazioni principali riguardanti la democrazia, i diritti umani, la condizione delle donne, dei bambini e delle minoranze, il diritto di libera espressione, la proliferazione nucleare e il ruolo dell’esercito nella controversia e nella vita politica pakistana in generale, così come l’atteggiamento permissivo nei confronti degli estremisti;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e al governo del Pakistan.