Proposta di risoluzione - B6-0289/2008Proposta di risoluzione
B6-0289/2008

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

28.5.2008

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 4, del regolamento
da José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Charles Tannock, Jacek Saryusz-Wolski, Elmar Brok, Árpád Duka-Zólyomi, Urszula Gacek, Michael Gahler, Ria Oomen-Ruijten, Corien Wortmann-Kool
a nome del gruppo PPE-DE
sulla Georgia

Procedura : 2008/2574(RSP)
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B6-0289/2008
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B6-0289/2008
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B6‑0289/2008

Risoluzione del Parlamento europeo sulla Georgia

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue preceenti risoluzioni sulla Georgia, in particolare la sua risoluzione del 26 ottobre 2006 sulla situazione nell'Ossezia meridionale e la sua risoluzione del 29 novembre 2007 sulla situazione in Georgia,

–  vista la sua risoluzione del 15 novembre 2007 sul rafforzamento della politica europea di vicinato (PEV),

–  visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un lato, e la Georgia, dall'altro, che è entrato in vigore il 14° luglio 1999,

–  visto il Piano d'azione PEV appoggiato dal Consiglio di cooperazione UE-Georgia il 14 novembre 2006,

–  viste le raccomandazioni adottate dal Comitato parlamentare di cooperazione UE-Georgia il 29-30 aprile 2008,

–  vista la dichiarazione del 5 maggio 2008 della Presidenza slovena a nome dell'Unione europea sull'inasprimento delle tensioni tra la Georgia e la Russia,

–  vista la relazione preliminare della missione di osservazione delle elezioni guidata dall'OSCE in Georgia in data 22 maggio 2008,

–  vista la relazione della missione degli osservatori ONU in Georgia (UNOMIG) del 26 maggio 2008 sull'incidente relativo all'abbattimento in Abkhazia di un velivolo aereo georgiano senza equipaggio,

–  viste le conclusioni del Consiglio sulla Georgia del 26 maggio 2008,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che sono sorte nuove tensioni in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale dove la situazione sta deteriorando a seguito di misure adottate dalla Federazione russa,

B.  considerando che la Federazione russa ha preso le distanze dalla decisione del Consiglio dei Capi di Stato della CSI del 19 gennaio 1996 che vieta agli Stati firmatari qualsiasi forma di cooperazione militare con il governo separatista dell'Abkhazia,

C.  considerando che il 16 aprile 2008 il Ministero russo degli affari esteri ha annunciato l'instaurazione di legami ufficiali con le istituzioni delle autorità de facto dell'Ossezia meridionale e dell'Abkhazia,

D.  considerando che il 29 aprile 2008 il Ministero russo per la difesa ha annunciato l'aumento del numero degli effettivi russi delle forze per il mantenimento della pace della CSI in Abkhazia,

E.  considerando che il 21 aprile 2008 la Georgia ha accusato la Russia di aver abbattuto in Abkhazia un aereo da ricognizione senza equipaggio del Ministero dell'Interno della Georgia; considerando che una relazione pubblicata il 26 maggio dalla missione ONU in Georgia ha appoggiato le asserzioni di Tbilisi secondo cui l'aereo che ha abbattuto il velivolo spia georgiano apparteneva alle forze aeree russe,

F.  considerando che il 21 maggio 2008 le forze di sicurezza georgiane hanno avuto uno scontro a fuoco con combattenti non identificati lungo la frontiera dell'Abkhazia; che secondo il Ministero dell'Interno della Georgia l'incidente è stato un tentativo delle truppe abkhaze di impedire ai residenti della regione di Gali dell'Abkhazia di attraversare la frontiera per votare nella zona di Zugdidi della Georgia; considerando che vari civili sarebbero stati feriti nella breve scaramuccia e che un autobus sarebbe stato fatto esplodere,

G.  considerando che il Presidente della Georgia Mikheil Saakashvili ha presentato nuove proposte concernenti la risoluzione del conflitto in Abkhazia, che comprendono un'ampia rappresentanza politica ai massimi livelli del governo georgiano, la concessione di diritti di veto in relazione a tutti i principali atti legislativi connessi con l'Abkhazia e la fissazione di garanzie internazionali per assicurare un ampio federalismo, nonché autonomia illimitata e sicurezza,

H.  considerando che al vertice NATO del 2-4 aprile a Bucarest non è stato offerto alla Georgia alcun piano d'azione ai fini dell'adesione, ma è stato preso un impegno politico per un'eventuale adesione,

I.  considerando che il 15 aprile il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha prorogato di 6 mesi il mandato della missione degli osservatori ONU in Georgia (UNOMIG) ,

J.  considerando che il 15 maggio l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che riconosce il diritto dei rifugiati come pure degli sfollati interni e dei loro discendenti, indipendentemente dall'appartenenza etnica, di ritornare in Abkhazia e sottolinea l'importanza di mantenere i diritti di proprietà dei rifugiati e degli sfollati interni, comprese le vittime della pulizia etnica,

K.  considerando che il 21 maggio 2008 si sono svolte in Georgia elezioni parlamentari che hanno costituito un'importante prova per la democrazia,

1.  esprime la sua profonda disapprovazione per l'annuncio della Russia relativo alla sua intenzione di stabilire legami ufficiali con le istituzioni delle autorità separatiste nell'Ossezia meridionale e in Abkhazia, ribadisce il suo pieno sostegno a favore della sovranità e dell'integrità territoriale della Georgia nell'ambito delle sue frontiere riconosciute a livello internazionale ed esorta la Russia a revocare tale decisione che pregiudica gli sforzi internazionali per la pace ai quali partecipa anche la Federazione russa;

2.  condanna fermamente il potenziamento delle forze armate russe in Abkhazia e sollecita la Federazione russa a ritirare immediatamente le sue truppe supplementari; ritiene che, pur potendo rientrare nei limiti della forza numerica globale del contingente CSI per il mantenimento della pace fissato dal Consiglio dei Capi di Stato della CSI, il potenziamento delle forze armate russe, nella realtà politica attuale, non allenta la tensione, ma l'aumenta;

3.  sollecita tutte le parti interessate ad astenersi da azioni che potrebbero condurre all'aggravamento della situazione nella regione, ribadisce il suo sostegno agli sforzi internazionali volti alla risoluzione pacifica del conflitto in Abkhazia e nell'Ossezia meridionale e accoglie con favore le recenti proposte specifiche presentate dal Presidente della Georgia Mikheil Saakashvili concernenti la risoluzione del conflitto in Abkhazia;

4.  esorta il Consiglio e la Commissione a partecipare più attivamente alla ricerca di una risoluzione pacifica del conflitto, ad agire in veste di mediatori e ad offrire un sostegno concreto alle proposte presentate dal Presidente Saakashvili; sottolinea che l'UE ha un ruolo importante da svolgere nel contribuire alla cultura del dialogo e della comprensione nella regione, in particolare tramite l'uso di programmi transfrontalieri e del dialogo tra le società civili, come strumenti per la trasformazione dei conflitti e l’instaurazione di fiducia al di là delle linee di divisione;

5.  esorta il Consiglio a prendere in considerazione di rafforzare la presenza internazionale nella zona di conflitto inviando una missione di frontiera PESD e basandosi sulle esperienze positive della missione dell'UE di assistenza alle frontiere (EUBAM) nella sezione della frontiera tra la Moldova e l'Ucraina nella regione della Transnistria, raccomandando nel contempo che gli Stati membri adottino un ruolo più attivo nell'ambito dell'UNOMIG; esorta l'ONU a potenziare il mandato e le risorse dell'UNOMIG;

6.  sollecita un'indagine e ispezioni da parte dell'ONU volte ad accertare se tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza ONU siano rigorosamente rispettate da tutti gli attori nella zona di conflitto, compresa l'eventuale presenza di armamenti pesanti;

7.  si congratula con il popolo della Georgia per lo svolgimento pacifico delle elezioni parlamentari, accoglie con favore gli sforzi effettuati dalle autorità georgiane dalle elezioni presidenziali in gennaio per migliorare il processo elettorale e le esorta ad adottare tutte le misure necessarie per far fronte alle carenze e ai problemi rimanenti individuati dalla missione di osservazione elettorale sotto la guida dell'OSCE; esorta le autorità georgiane ad esaminare, in modo trasparente, tutte le lagnanze relative al processo elettorale e ad adoperarsi ai fini di un ulteriore miglioramento affinché possa aumentare ulteriormente la fiducia nel processo elettorale;

8.  invita tutte le forze politiche in Georgia a rispettare lo stato di diritto, ad impegnarsi ai fini di un dialogo costruttivo e di compromessi e ad astenersi dall'ulteriore polarizzazione della società georgiana; riconosce che la mancanza di fiducia tra il governo e i partiti dell'opposizione costituisce un ostacolo all'ulteriore sviluppo democratico e auspica che tutte le forze politiche si adoperino ai fini di una cultura politica democratica in cui i dibattiti politici si svolgano in Parlamento, gli oppositori politici siano rispettati e il dialogo costruttivo sia volto a sostenere e a consolidare le fragili istituzioni democratiche della Georgia;

9.  sostiene le aspirazioni della Georgia all'integrazione euroatlantica e prende atto dei risultati del plebiscito nazionale sulla NATO svoltosi il 5 gennaio 2008;

10.  esorta gli Stati membri e la Commissione europea ad avviare tempestivamente negoziati sugli accordi UE-Georgia in merito alla riammissione e alla facilitazione dei visti al fine di assicurare che i cittadini della Georgia non siano svantaggiati rispetto a coloro che detengono passaporto russo nelle regioni separatiste dell'Ossezia meridionale e dell'Abkhazia; a tale riguardo, accoglie con favore la costituzione di una sottocommissione UE-Georgia per la GAI nel quadro della PEV;

11.  ritiene che l'accordo di libero scambio tra l'UE e la Georgia sarebbe vantaggioso per entrambe le parti; accoglie con favore le conclusioni del Consiglio sulla politica europea di vicinato del 18 febbraio 2008 in cui viene sottolineata la necessità di prendere in considerazione l'avvio, ove possibile, di negoziati su accordi di libero scambio (ALS) ampi ed esaustivi con partner PEV ; esorta la Commissione europea ad avviare negoziati con la Georgia sulle sue ambizioni per una futura zona di libero scambio e, nel contempo, a cercare di ottenere un mandato negoziale dagli Stati membri;

12.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al Presidente e al Parlamento della Georgia, all'OSCE, al Consiglio d'Europa, alla NATO nonché al Presidente e al Parlamento della Federazione russa.