PROPOSTA DI RISOLUZIONE
17.3.2009
a norma dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento
da Daniel Caspary e Robert Sturdy, a nome del gruppo PPE-DE
- Jan Marinus Wiersma e Erika Mann, a nome del gruppo PSE
- Cristiana Muscardini, Eugenijus Maldeikis, Hanna Foltyn-Kubicka e
Adam Bielan, a nome del gruppo UEN
- Ona Juknevičienė, a nome del gruppo ALDE
sull’Accordo commerciale interinale con il Turkmenistan
B6‑0150/2009
Risoluzione del Parlamento europeo sull’Accordo commerciale interinale con il Turkmenistan
Il Parlamento europeo,
- vista la proposta di decisione del Consiglio e della Commissione (5144/1999),
- visto l'articolo 133 e l'articolo 300, paragrafo 2, primo comma del trattato CE,
- visto l'articolo 300, paragrafo 3, primo comma, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C5-0338/1999),
- visti la relazione della commissione per il commercio internazionale e il parere della commissione per gli affari esteri (A6-0085/2006),
- vista la sua risoluzione del 20 febbraio 2008 su una strategia comunitaria per l'Asia centrale (2007/2102(INI)),
- visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando che le relazioni tra le Comunità europee e il Turkmenistan sono attualmente disciplinate dall'accordo sugli scambi e sulla cooperazione economica e commerciale tra le Comunità e l'URSS del 1989; considerando che detto accordo non contiene alcuna clausola sui diritti umani,
B. considerando che l'Accordo interinale sugli scambi e sulle questioni commerciali del 2 dicembre 1998 tra la CE, la Comunità europea del carbone e dell'acciaio e la Comunità europea dell'energia atomica, da un lato, e il Turkmenistan, dall'altra (COM 1998)617 def., 98/0304 (ACC), è ora in corso di approvazione presso il Consiglio,
C. considerando che un accordo di partenariato e cooperazione (APC) con il Turkmenistan è stato varato nel maggio 1997 e sottoscritto nel 1998; considerando che, da allora, 11 Stati membri hanno ratificato l'APC - Francia, Irlanda, Regno Unito e la Grecia devono ancora farlo - e i 12 nuovi Stati membri lo ratificheranno con un unico protocollo; considerando che il Turkmenistan ha ratificato l'APC nel 2004,
D. considerando che l'APC, una volta pienamente ratificato, sarà concluso per un periodo iniziale di 10 anni, dopo di che sarà rinnovato annualmente, a condizione che nessuna delle parti ne auspichi la risoluzione; considerando che le parti possono ampliare, modificare o elaborare ulteriormente l'accordo, al fine di tener conto dei nuovi sviluppi,
E. considerando che il Turkmenistan svolge un ruolo importante nella regione dell’Asia centrale, rendendo auspicabile una stretta cooperazione con l'Unione europea,
F. considerando che la situazione in Turkmenistan è migliorata da quando è cambiata la Presidenza; considerando che il regime ha indicato la sua volontà di attuare importanti riforme; considerando che sono ancora necessari progressi sostanziali in molti settori chiave, quali i diritti umani, lo stato di diritto, la democrazia e le libertà individuali,
G. considerando che l’accordo commerciale interinale proposto tra le Comunità europee e il Turkmenistan prevede il rispetto della democrazia e dei diritti umani come condizione per la cooperazione,
H. considerando che l'accordo commerciale interinale disporrebbe quindi del potenziale per contribuire al progresso delle riforme democratiche in corso in Turkmenistan,
I. considerando che l'accordo commerciale interinale prevede un meccanismo che consente ad entrambe le parti di ritirarsi mediante notifica all'altra parte,
1. prende atto del fatto che, successivamente al cambiamento della presidenza del Turkmenistan, vi sono segnali dell'ambizione di realizzare riforme in settori chiave; si compiace, in particolare, per la creazione di un Istituto nazionale per la democrazia e i diritti umani; prende atto del processo di revisione della Costituzione, che mira a rafforzare la democrazia, le libertà individuali e lo Stato di diritto; osserva, inoltre, la revisione della legge elettorale; apprezza l'adesione del Turkmenistan alle convenzioni internazionali, come il Secondo protocollo facoltativo alla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e la Convenzione sui diritti politici delle donne; accoglie con favore le riforme effettuate nel sistema educativo, volte ad un aumento della qualità e ad una maggiore equità per gli studenti;
2. chiede al governo del Turkmenistan di avviarsi velocemente verso la democrazia e il rispetto dello stato di diritto; chiede, in particolare, elezioni aperte e democratiche, la libertà religiosa, lo sviluppo di una vera società civile, la liberazione di tutti i prigionieri politici e di coscienza, la revoca delle restrizioni di viaggio e l'accesso di osservatori indipendenti;
3. sottolinea la necessità che l'Unione europea incoraggi ulteriormente questi sviluppi; sottolinea che le attività del governo devono essere esaminate attentamente e sistematicamente;
4. invita il Consiglio e la Commissione a tenerlo regolarmente ed esaurientemente informato in merito alla situazione dei diritti umani in Turkmenistan;
5. si rammarica del fatto che, in molti settori, segnatamente i diritti umani e la democrazia, la situazione sia ancora insoddisfacente; attira l’attenzione, in particolare, sulla necessità di rilasciare incondizionatamente tutti i prigionieri politici; sottolinea l'importanza dell'abolizione di tutti gli ostacoli alla libertà di viaggio e al libero accesso di osservatori indipendenti, tra cui la Croce Rossa Internazionale; chiede un ulteriore miglioramento delle libertà civili, anche per le ONG; sottolinea la necessità di attuare le riforme in tutti i livelli e in tutti i settori dell’amministrazione;
6. sottolinea l'importanza delle relazioni economiche e commerciali per l'apertura della società turkmena e il miglioramento della situazione democratica, economica e sociale dei cittadini di tale paese;
7. ritiene che l'accordo commerciale interinale, oltre a definire le norme che disciplinano le relazioni economiche, costituisca un possibile trampolino di lancio per relazioni stabili e durature tra l'UE e il Turkmenistan e una potenziale chiave di volta per rafforzare il processo di riforma nel paese;
8. sottolinea che l'accordo commerciale interinale non è un assegno in bianco per il Turkmenistan; chiede quindi un rigoroso controllo e una revisione periodica degli sviluppi nei settori chiave del Turkmenistan e, eventualmente, la sospensione dell'accordo qualora possa essere dimostrato che le condizioni non vengono soddisfatte; chiede alla Commissione e al Consiglio di provvedere a periodici aggiornamenti in merito al controllo;
9. invita il Consiglio e la Commissione ad inserire, nell’APC, una chiara clausola sospensiva in materia di diritti umani; sottolinea che deve essere rispettata la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo dell’ONU; invita il Consiglio ad accettare qualsiasi richiesta del Parlamento europeo di sospendere l’accordo;
10. invita il Consiglio e la Commissione ad inserire nell’APC anche una clausola di revisione; chiede di essere consultato per ogni revisione dell'APC;
11. ricorda che l’entrata in vigore dell'APC esige il suo parere conforme; poiché sfortunatamente l'accordo commerciale interinale non prevede tale procedura, chiede che si tenga pienamente conto delle questioni sollevate nella presente risoluzione altrimenti potrebbe essere messo in discussione il proprio parere conforme nei confronti dell’APC; di conseguenza, intende basare il proprio parere in merito all’accordo commerciale interinale sulle risposte ricevute da parte del Consiglio e della Commissione nelle proprie dichiarazioni;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e al governo e al parlamento del Turkmenistan.