PROPOSTA DI RACCOMANDAZIONE DESTINATA AL CONSIGLIO
19.3.2009
da Brian Crowley
a nome del gruppo UEN
sulla condanna dei crimini sovietici contro prigionieri civili e militari
B6‑0158/2009
Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio sulla condanna dei crimini sovietici contro prigionieri civili e militari
Il Parlamento europeo,
– visto il Trattato sull’Unione europea,
– vista la Convenzione delle Nazioni Unite del 1948 sulla prevenzione e la repressione del reato di genocidio,
– vista la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali,
– visto l'articolo 114, paragrafo 1, del suo regolamento,
A. considerando il 60° anniversario dello scoppio della seconda guerra mondiale,
B. considerando che il patto tedesco-sovietico del 23 agosto 1939 costituì un primo passo per la collaborazione fra Germania e URSS negli anni 1939-1941; che un protocollo addizionale segreto di questo patto prevedeva una “trasformazione politico-territoriale” comune dell’Europa centrale e orientale,
C. vista l’aggressione non provocata dell’URSS contro la Polonia (17 settembre 1939), la Lituania, la Lettonia, l’Estonia (16 giugno 1940) e la Romania (giugno 1940),
D. considerando che l’URSS non rispettò le convenzioni internazionali relative al trattamento dei prigionieri di guerra, firmate all’Aia nel 1899 e nel 1907, nonché a Ginevra nel 1929,
E. considerando che, in conseguenza della suddetta aggressione, l’URSS occupò i territori di Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia e Romania, organizzando deportazioni in massa dei cittadini di questi Stati verso i campi di concentramento sovietici, con il risultato che milioni di essi morirono in condizioni spaventose o dovettero sopportare sofferenze inimmaginabili a causa del lavoro forzato, dell’inedia, del freddo e delle malattie,
F. considerando che i prigionieri di guerra delle potenze dell’Asse (tedeschi e italiani) e i prigionieri della coalizione antihitleriana (Polonia, Repubblica ceca e Slovacchia) furono trattati in modo analogo,
1. condanna la suddetta aggressione e i crimini sovietici contro prigionieri civili e militari, provenienti da paesi che oggi fanno parte dell’Unione europea;
2. invita le autorità della Federazione russa, in nome dei valori umani e nell’interesse di una buona collaborazione con l’UE, a condannare i crimini e l’aggressione dell’URSS;
3. invita le autorità della Federazione russa a aprire gli archivi agli storici affinché possano compiere ricerche, in particolare sulle condizioni dei prigionieri civili e militari nei campi di concentramento sovietici;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione alla Federazione russa, al Consiglio, alla Commissione e ai governi degli Stati membri;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente raccomandazione al Consiglio e, per conoscenza, alla Commissione.