Proposta di risoluzione - B8-0504/2018Proposta di risoluzione
B8-0504/2018

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Venezuela

22.10.2018 - (2018/2891(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Charles Tannock, Raffaele Fitto, Karol Karski, Jana Žitňanská, Ruža Tomašić, Monica Macovei, Anna Elżbieta Fotyga, Pirkko Ruohonen‑Lerner, Angel Dzhambazki, Jan Zahradil, Valdemar Tomaševski, Jadwiga Wiśniewska, Branislav Škripek a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0351/2018

Procedura : 2018/2891(RSP)
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B8-0504/2018
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B8‑0504/2018

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Venezuela

(2018/2891(RSP))

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue risoluzioni dell'8 febbraio 2018 sulla situazione in Venezuela[1], del 3 maggio 2018 sulle elezioni in Venezuela[2] e del 5 luglio 2018 sulla crisi migratoria e la situazione umanitaria in Venezuela e lungo i suoi confini terrestri con la Colombia e il Brasile[3],

–  vista la dichiarazione rilasciata il 19 aprile 2018 dal vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (VP/AR) sulla situazione in Venezuela,

–  viste le dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) il 9 agosto 2018 sui recenti eventi in Venezuela e il 9 ottobre 2018 sulla morte del consigliere municipale Fernando Albán,

–  vista la dichiarazione rilasciata il 10 ottobre 2018 della sua commissioni per gli affari esteri e dalla sottocommissione per i diritti umani sulla morte di Fernando Albán,

–  vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948,

–  visto il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, di cui il Venezuela è parte,

–  visto lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale (CPI),

–  vista la dichiarazione rilasciata l'8 febbraio 2018 dal procuratore della CPI, Fatou Bensouda, sull'avvio di accertamenti preliminari riguardo alle situazioni nelle Filippine e in Venezuela, e quella del 27 settembre 2018 sulla richiesta di svolgere un'indagine sulla situazione in Venezuela presentata da un gruppo di sei Stati aderenti,

–  vista la Costituzione del Venezuela,

–  vista la sua decisione di conferire il premio Sacharov 2017 all'opposizione democratica in Venezuela,

–  visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che la situazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto in Venezuela continua a peggiorare drammaticamente; che, a seguito di una crisi politica, il Venezuela attraversa una crisi sociale, economica e umanitaria senza precedenti che sta causando un enorme numero di vittime e costringendo milioni di persone a fuggire dal paese;

B.  considerando che gran parte della popolazione del Venezuela è colpita dalla povertà; che il cibo, i medicinali e altre forniture mediche sono diventati sempre più scarsi e che il sistema sanitario è devastato; che lo scorso anno la mortalità materna è aumentata del 60% e la mortalità infantile del 30%; che, purtroppo, nonostante la disponibilità della comunità internazionale, il governo venezuelano continua a rifiutarsi ostinatamente di ricevere apertamente aiuti umanitari internazionali e di facilitarne la distribuzione;

C.  considerando che il 5 ottobre 2018 Fernando Albán, un consigliere comunale dell'opposizione, è stato arrestato all'aeroporto al suo ritorno da New York, dove aveva partecipato a colloqui sulla crisi venezuelana e visitato la sua famiglia; che il governo sostiene che è stato interrogato in merito a un suo eventuale coinvolgimento nel caso dei droni dello scorso agosto; che l'8 ottobre Albán è stato trovato morto nei locali del SEBIN, il servizio nazionale di intelligence, dove era detenuto; che le circostanze della sua morte sono molto sospette e che vi sono state dichiarazioni contraddittorie in proposito da parte dei funzionari venezuelani; che, nonostante le richieste delle Nazioni Unite e dell'UE, le autorità hanno rifiutato di autorizzare un'indagine indipendente sulla causa della morte di Albán e lo svolgimento di un'autopsia da parte di una squadra forense internazionale e indipendente;

D.  considerando che il 13 ottobre 2018 il vincitore del Premio Sakharov 2017, Lorent Saleh, è stato scarcerato e immediatamente espulso in Spagna, in esilio forzato; che era stato detenuto senza processo per quattro anni e sottoposto a torture; che le sue testimonianze confermano il trattamento crudele e inumano dei prigionieri politici in Venezuela; che oltre duecento prigionieri politici sono ancora incarcerati in Venezuela;

E.  considerando che l'8 febbraio 2018 il procuratore della Corte penale internazionale (CPI) ha avviato un accertamento preliminare sulla situazione in Venezuela; che il 27 settembre 2018 un gruppo di sei Stati aderenti (Argentina, Canada, Colombia, Cile, Paraguay e Perù) lo ha invitato ad avviare un'indagine sui crimini contro l'umanità commessi nel territorio del Venezuela; che anche la Francia e il Costa Rica hanno appoggiato la richiesta di tale indagine; che si tratta della prima consultazione richiesta da un gruppo di Stati parte in merito a una situazione sul territorio di un altro Stato parte;

F.  considerando che il 13 novembre 2017 il Consiglio ha deciso di imporre, nei confronti del Venezuela, un embargo sulle armi e un divieto dei materiali connessi suscettibili di essere utilizzati per una repressione interna; che il 22 gennaio 2018 il Consiglio ha deciso, all'unanimità, di imporre sanzioni nei confronti di sette cittadini venezuelani che ricoprono cariche ufficiali, applicando misure restrittive quali il divieto di viaggio e il congelamento dei beni, in risposta al mancato rispetto dei principi democratici; che il 25 giugno 2018 le sanzioni sono state estese ad altri undici funzionari venezuelani;

G.  considerando che la riunione del Consiglio "Affari esteri" del 15 ottobre 2018 ha incluso discussioni su una soluzione politica dell'attuale crisi, esplorando la possibilità di costituire un gruppo di contatto per agevolare un processo politico;

1.  esprime profonda preoccupazione per il deterioramento costante delle libertà fondamentali e dello Stato di diritto in Venezuela; condanna il ricorso alla detenzione arbitraria e alle vessazioni giudiziarie e amministrative al fine di perseguitare migliaia di difensori dei diritti umani, di membri eletti dell'opposizione e di organizzazioni indipendenti della società civile, che sta minando ulteriormente la struttura democratica del Venezuela;

2.  esprime profonda preoccupazione per la drammatica situazione umanitaria in Venezuela e la carenza sistemica di forniture essenziali di base, di medicinali e di cibo; in particolare, esprime preoccupazione per l'aumento della malnutrizione infantile dal 2017;

3.  esprime il suo sincero cordoglio alla famiglia e agli amici di Fernando Albán; chiede un'indagine approfondita e indipendente per chiarire le circostanze della sua tragica morte, compreso lo svolgimento di un'autopsia da parte di una squadra forense internazionale e indipendente;

4.  esorta le autorità venezuelane a garantire la protezione di tutti i civili da qualsiasi forma di intimidazione, accuse di diffamazione, minacce o attacchi fisici e ad adottare misure efficaci per la protezione di coloro che esercitano il proprio diritto alla libertà di espressione e alla libertà di riunione;

5.  ribadisce i suoi precedenti inviti a garantire la sicurezza e l'integrità fisica di tutte le persone detenute e il rilascio immediato e incondizionato di tutte le persone detenute arbitrariamente, compresi tutti i prigionieri politici, nonché un maggiore rispetto per gli organi democraticamente eletti e per la tutela dei diritti umani;

6.  invita le autorità venezuelane a riconoscere la crisi in corso, a prevenirne un ulteriore deterioramento e a promuovere soluzioni politiche ed economiche al fine di garantire la sicurezza di tutti i civili e la stabilità del paese e della regione;

7.  invita l'Unione europea, in particolare il Consiglio e il VP/AR, a garantire che ogni ulteriore passo verso una soluzione politica comprenda le seguenti richieste irrevocabili: rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e cessazione della tortura, dei maltrattamenti e delle vessazioni nei confronti degli oppositori politici e degli attivisti per i diritti umani, istituzione di un nuovo Consiglio elettorale nazionale indipendente eletto dall'Assemblea nazionale, organizzazione di elezioni libere ed eque in conformità delle norme internazionali per un processo credibile e rispettoso del pluralismo politico, alla presenza di osservatori democratici internazionali, riconoscimento del potere della legittima Assemblea nazionale e dissoluzione dell'Assemblea nazionale costituente;

8.  sostiene pienamente le indagini della Corte penale internazionale sui crimini diffusi e gli atti di repressione perpetrati dal regime venezuelano; esorta l'Unione ad aderire all'iniziativa degli Stati aderenti alla CPI di indagare sui crimini contro l'umanità commessi dal governo venezuelano nel territorio del Venezuela affinché i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni;

9.  si compiace della rapida adozione da parte dell'Unione di ulteriori sanzioni mirate e revocabili, che non danneggiano la popolazione venezuelana, a seguito dello svolgimento di elezioni illegittime e non riconosciute a livello internazionale il 20 maggio 2018; chiede il rafforzamento di tali sanzioni qualora la situazione dei diritti umani e della democrazia nel paese dovesse continuare a deteriorarsi;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo e all'Assemblea nazionale della Repubblica bolivariana del Venezuela, all'Assemblea parlamentare euro-latinoamericana e al Segretario generale dell'Organizzazione degli Stati americani.

Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2018
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