Proposta di risoluzione comune - RC-B5-0014/2004Proposta di risoluzione comune
RC-B5-0014/2004

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

14 gennaio 2004

presentata a norma dell'articolo 50, paragrafo 5, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sulla situazione in Burundi

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RC-B5-0014/2004
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Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Burundi

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 50, paragrafo 5, del suo regolamento,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul Burundi, in particolare quella del 23 ottobre 2003,

–  vista la dichiarazione rilasciata dalla Presidenza dell'UE del 19 novembre 2003,

A.  scosso per il brutale assassinio del Monsignor Michael Courtney, Nunzio Apostolico in Burundi, in un agguato stradale nella provincia di Bururi il 29 dicembre 2003,

B.  considerando che, benché tale assassinio non sia ancora stato rivendicato, i sospetti sono puntati sul FLN, unico movimento ribelle a non aver deposto le armi,

C.  considerando che tale movimento ha proferito minacce di morte contro l'Arcivescovo di Bujumbura che li accusava dell'assassinio del Nunzio Apostolico,

D.  considerando che questo movimento nega di essere l'autore dell'attentato omicida, ha tolto l'ingiunzione di lasciare il paese all'Arcivescovo di Bujumbura e, per la prima volta, si è dichiarato disposto ad incontrare il Presidente della Repubblica per avviare negoziati,

E.  considerando che il Monsignor Courtney stava contribuendo al processo di pace in Burundi in un modo quieto ed efficace, dopo numerosi anni di servizio coscienzioso presso la Santa Sede in molte destinazioni difficili ed impegnative, ed era stato di valido aiuto nel persuadere alcuni gruppi ribelli ad abbandonare la lotta armata,

F.  considerando che il processo di pace aveva recentemente acquistato slancio, con la firma, il 16 novembre 2003, dell'accordo di pace tra il Governo transitorio del Burundi e il movimento delle Forze per la Difesa della Democrazia (FDD) guidato da Pierre Nkurunziza, che segue il protocollo di Pretoria sottoscritto l'8 ottobre dal movimento CNDD-FDD ed i successivi accordi del 2 novembre 2003 sottoscritti dal FDD,

G.  rammaricandosi, tuttavia, che i combattimenti perdurino in parecchie provincie, segnatamente nella zona rurale di Bujumbura, e deplorando in particolare l'uccisione di cinque persone il 5 gennaio 2004 nella parte orientale di Bujumbura presso Gihosha,

H.  considerando che si deve attirare l'attenzione sulle osservazioni del Segretario generale delle Nazioni Unite che sottolinea che i burundesi devono sentire un miglioramento nelle loro condizioni di vita o il processo di pace, ancora in germe, può essere messo a repentaglio,

I.  gravemente preoccupato per il degenerare della situazione dei diritti umani, che ha spinto l'Oxfam a sospendere le sue operazioni nel paese, nonostante i bisogni disperati,

1.  condanna vigorosamente l'assassinio brutale del Monsignor Courtney che, quale diplomatico, aveva diritto ad una protezione speciale da parte delle autorità, ed invita a condurre indagini approfondite ed indipendenti onde identificare e consegnare alla giustizia le persone responsabili; porge le sue condoglianze alla famiglia, agli amici e alla Santa Sede;

2.  riconosce e apprezza il modo quieto ed efficace con cui il Monsignor Courtney ha contribuito al processo di pace ed ha alleviato la sofferenza della gente in Burundi;

3.  invita tutte le parti in causa a muoversi rapidamente per attuare i recenti accordi di pace e ad osservare un cessate il fuoco assoluto durante i negoziati;

4.  invita il movimento FNL di Agathon Rwasa a cogliere l'opportunità presentata dagli imminenti colloqui con il Presidente Ndayizeye per rinunciare all'opzione militare ed unirsi al processo di pace, e chiede alle autorità burundesi di fare tutto il possibile per promuovere i negoziati con questo movimento;

5.  auspica che l'Unione africana e i suoi Stati membri esercitino tutta la pressione possibile sul FLN per portarlo al tavolo dei negoziati con lo scopo reale di ricercare una soluzione politica pacifica;

6.  invita il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a considerare la rapida costituzione e spiegamento di un'operazione di mantenimento di pace delle Nazioni Unite, continua a sostenere il processo di pace in questo momento cruciale e a rafforzare e a integrare la missione di mantenimento di pace dell'Unione africana già sul posto; invita altresì il Consiglio dell'UE e la Commissione ad accrescere il loro contributo al processo di pace e di ricostruzione in Burundi;

7.  condanna le ostilità e gli abusi in materia di diritti umani attuali, in particolare perché colpiscono le donne e i bambini e riafferma che non vi può essere impunità per i crimini di guerra, segnatamente per quelli perpetrati contro i civili;

8.  invita, a tal fine, il governo del Burundi ad attuare le riforme giudiziarie previste negli Accordi di Arusha, per porre fine all'impunità e a procedere alla ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale;

9.  invita tutti gli Stati partecipanti alla Conferenza dei donatori per il Burundi ad assicurarsi che vi siano fondi sufficienti per la promozione e la protezione dei diritti dell'uomo;

10.  è convinto che le iniziative della Comunità internazionale incentrate sul raggiungimento di una soluzione politica saranno sostenibili soltanto se le questioni fondamentali in materia di diritti dell'uomo vengono considerate in ogni fase del processo di pace e di democratizzazione;

11.  invita tutte le parti a permettere alla popolazione civile un accesso senza ostacoli all'aiuto umanitario e ad incoraggiare e facilitare il lavoro delle ONG, specialmente nel settore sanitario;

12.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Commissione e al Consiglio esecutivo dell'Unione africana nonché ai governi del Burundi, della Tanzania, del Sudafrica e alla Santa Sede.