Proposta di risoluzione comune - RC-B5-0076/2004Proposta di risoluzione comune
RC-B5-0076/2004

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

11 febbraio 2004

presentata a norma dell'articolo 37, paragrafo 4, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sulla crisi nel settore siderurgico (AST/ Thyssen Krupp)

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Risoluzione del Parlamento europeo sulla crisi nel settore siderurgico (AST/ Thyssen Krupp)

Il Parlamento europeo,

–  vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e, in particolare, le disposizioni relative ai diritti sociali, nonché le disposizioni del trattato CE, in particolare l'articolo 136, a norma del quale gli Stati membri hanno come obiettivi la promozione dell'occupazione, il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, una protezione sociale adeguata e il dialogo sociale al fine di consentire un livello occupazionale elevato e duraturo e la lotta contro l'emarginazione,

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000,

–  vista la direttiva 98/59/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, che prevede precise procedure di informazione, preavviso e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori in caso di licenziamenti collettivi con l'intento di evitare, ridurre i suddetti licenziamenti e prevedere misure sociali di accompagnamento per riqualificare e reinserire nel ciclo produttivo i lavoratori eventualmente colpiti dai provvedimenti di espulsione,

–  vista la direttiva 2002/14/CE del parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2002, che istituisce un quadro generale relativo all'informazione ed alla consultazione dei lavoratori nelle imprese della Comunità europea,

–  visto che il settore siderurgico europeo ha sofferto della decisione degli Stati Uniti di imporre dazi all'importazione di acciaio, principalmente dall'UE,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sul settore siderurgico, le ristrutturazioni e le fusioni industriali,

–  viste le continue perdite di posti di lavoro nel settore siderurgico,

–  visto l'articolo 37, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che diventa imperativo, visto i risultati scadenti dell'economia europea nel 2003, completare l'Agenda di Lisbona, e che questa situazione è amplificata dalla sfida dell'allargamento e dalle incertezze del clima internazionale economico,

B.  preoccupato per la dismissione di quelle produzioni ad alto contenuto tecnologico che, negli scorsi anni, sono state indicate come modello per il loro know-how tecnologico e quindi tali da essere tutelate,

C.  considerando che è interesse di tutta l'UE tutelare e preservare le attività propriamente industriali che occupano una grandissima porzione della popolazione lavoratrice dell'Europa allargata,

D.  considerando che è opportuna una riflessione sulle iniziative a media e lunga scadenza che l'UE intende assumere per tutelare gli interessi industriali europei in un contesto di libero mercato,

E.  considerando il significativo investimento pubblico, inclusi i Fondi strutturali dell'obiettivo 2 e quelli del Fondo Sociale europeo per lo sviluppo di sistemi locali, infrastrutture e formazione specializzata, dei quali ha beneficiato la AST Thyssen Krupp;

F.  tenendo conto della mobilitazione dei lavoratori dipendenti interessati, delle loro organizzazioni sindacali, delle popolazioni e dei rappresentanti delle autorità locali,

1.  prende atto con soddisfazione dei primi risultati ottenuti dalle iniziative di tutte le parti sociali ed istituzionali che hanno portato ad aprire effettive possibilità negoziali sul futuro dell'azienda,

2.  Esprime solidarietà ai lavoratori interessati e alle loro famiglie;

3.  giudica necessario garantire il mantenimento di un settore siderurgico forte e moderno nell'UE, in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo duraturo e di creazione di posti di lavoro;

4.  sollecita la Commissione ad adoperarsi con decisione in ambito OMC ed OCSE al fine di garantire che il mercato globale dell'acciaio operi su basi competitive comuni; accoglie favorevolmente gli sforzi intrapresi dal Commissario europeo Pascal Lamy sul conflitto dell'acciaio con gli Stati Uniti ed esprime la sua preoccupazione per la continua perdita di quote di mercato della produzione italiana ed europea di acciaio;

5.  ricorda alla Commissione che rientra nelle sue competenze, dopo l'estinzione della CECA, trattare le conseguenze economiche e sociali dell'evoluzione della siderurgia europea;

6.  invita la Commissione e gli Stati membri ad adottare una strategia più determinata di fronte alle ristrutturazioni industriali e al loro impatto sociale; ritiene che tutte le sovvenzioni accordate nel quadro dei fondi pubblici, compresi i fondi Strutturali, dovrebbero essere subordinate ad accordi sull'occupazione, lo sviluppo locale e gli investimenti destinati a modernizzare la produzione,

7.  chiede che siano concretamente tutelati gli interessi dei lavoratori e delle aziende europee che devono poter operare sui mercati internazionali senza subire dumping di ogni sorta; chiede inoltre il rispetto dell'effettiva applicazione della legislazione europea in materia di dialogo sociale e di corrette relazioni industriali;

8.  chiede alla Commissione ed ai governi nazionali di presentare il previsto quadro di impiego delle risorse dei fondi comunitari per i prossimi anni contestualmente ad una analisi delle priorità da perseguire per conciliare gli obiettivi di sviluppo ed occupazione;

9.  chiede in particolare alla Commissione che, nella presentazione del terzo rapporto sulla coesione economica e sociale il prossimo 18 febbraio, indichi con chiarezza quali sono le sue proposte sulla tutela del comparto industriale europeo ed in particolare quello siderurgico, nel quadro della nuova politica di coesione che avrà avvio a partire dal 1° gennaio 2007;

10.  ritiene che l'Europa debba creare delle condizioni favorevoli allo sviluppo degli interessi industriali in particolare per i settori avanzati e di alta tecnologia, sottolinea che gli investimenti nella ricerca e sviluppo, con l'impegno di fondi UE attraverso il sesto programma quadro, possono essere utilizzati per elaborare nuovi materiali, design e processi che possono riconfigurare settori industriali tradizionali;

11.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, all'OMC, all'OSCE nonché alle parti sociali.