Proposta di risoluzione comune - RC-B6-0149/2007Proposta di risoluzione comune
RC-B6-0149/2007

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE

24.4.2007

presentata a norma dell'articolo 103, paragrafo 4, del regolamento da
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi: sulle relazioni transatlantiche

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RC-B6-0149/2007
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Risoluzione del Parlamento europeo sulle relazioni transatlantiche

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulle relazioni transatlantiche, in particolare le due risoluzioni del 1° giugno 2006 sul miglioramento delle relazioni UE-USA nel quadro dell'Accordo di partenariato transatlantico e sulle relazioni economiche transatlantiche UE-USA,

–  viste le dichiarazioni UE-USA sulla lotta contro il terrorismo e il rafforzamento della cooperazione reciproca in relazione alla non proliferazione e alla lotta contro il terrorismo, del 26 giugno 2004 e del 20 giugno 2005,

–  visto l'esito del Vertice UE-USA tenutosi il 21 giugno 2006 a Vienna,

–  visto l'imminente vertice tra l'Unione europea e gli Stati Uniti che si terrà il 30 aprile 2007 a Washington,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.  considerando che il partenariato fra l'Unione europea e gli Stati Uniti, basato sulla condivisione dei valori della libertà, della democrazia, dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, costituisce la chiave di volta della sicurezza e della stabilità nell'area euro-atlantica,

B.  considerando che, nella lotta contro il terrorismo internazionale, è necessario sottolineare l'importanza che riveste il pieno rispetto del diritto e dei trattati internazionali riguardanti i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali,

C.  considerando che il persistere della situazione a Guantánamo Bay e il programma segreto di detenzione della CIA creano tensioni nelle relazioni transatlantiche, dal momento che l'Unione europea non può accettare queste irregolarità giuridiche che mettono a repentaglio i valori più fondamentali dello stato di diritto,

D.  considerando che l'ordine politico ed economico globale sta attraversando grandi cambiamenti, comporta sfide politiche ed economiche significative e implica gravi minacce per la sicurezza e di natura sociale e ambientale,

E.  considerando che l'attuale situazione in Medio Oriente richiede una stretta cooperazione tra Unione europea e Stati Uniti nell'ambito del Quartetto e con la Lega araba, al fine di portare maggiore stabilità nella regione attraverso la promozione della pace, della democrazia e del rispetto dei diritti dell'uomo,

F.  considerando che un partenariato forte e funzionante tra l'UE e gli Stati Uniti costituisce uno strumento essenziale per plasmare lo sviluppo globale nell'interesse di valori comuni e sulla base di un efficace multilateralismo e del diritto internazionale; che occorre una leadership politica forte e coerente per consentire ai partner di raggiungere questo traguardo,

G.  considerando che gli Stati Uniti continuano a non essere disposti ad estendere il Programma di esenzione dall'obbligo del visto e continuano ad imporre, su base non reciproca, tale obbligo ai cittadini degli undici nuovi Stati membri dell'Unione europea e della Grecia, ostacolando in tal modo i legami transatlantici e perpetuando le disuguaglianze fra cittadini dell'Unione,

H.  considerando che il mercato transatlantico costituisce la più grande relazione bilaterale commerciale e di investimento del mondo, che dà lavoro a 14 milioni di persone nell'UE e negli Stati Uniti, rappresenta il 40% del commercio mondiale e continua a fungere da motore dell'economia mondiale,

I.  considerando che alla luce del loro ruolo nell'economia mondiale i partner transatlantici hanno, nell'interesse dei valori comuni, la comune responsabilità comune di plasmare lo sviluppo e la governance globali attraverso un multilateralismo efficace, per ripartire più equamente la prosperità e per raccogliere efficacemente le sfide globali nei settori interconnessi della sicurezza, della governance economica mondiale, dell'ambiente e della riduzione della povertà,

J.  considerando che intrattenere relazioni economiche transatlantiche cooperative è nell'interesse sia dell'Unione europea che degli Stati Uniti e che il rafforzamento del mercato transatlantico richiede una leadership politica coerente; considerando altresì che la Presidenza tedesca va quindi appoggiata nei suoi sforzi intesi a compiere, in occasione dell'imminente Vertice, reali progressi in direzione di un rafforzamento sostanziale della cooperazione normativa, I.

K.  considerando che nel dicembre 2006 il Senato degli USA ha adottato all'unanimità una risoluzione in cui si sollecitano entrambi i partner transatlantici a lavorare di concerto per potenziare il mercato transatlantico e a dare prova di iniziativa politica al Vertice UE-USA del 2007 accordandosi sulla fissazione di una data obiettivo per il completamento del mercato transatlantico,

L.  considerando che i servizi finanziari costituiscono una questione fondamentale per le relazioni UE/USA, considerando che una cooperazione ulteriormente potenziata, la convergenza normativa e la parità di condizioni tra gli Stati Uniti e l'Unione europea per quanto riguarda la regolamentazione dei servizi finanziari sono nell'interesse di entrambi,

Questioni politiche e di sicurezza e diritti umani

1.  si compiace del miglioramento delle relazioni UE-Stati Uniti da pari a pari; ritiene che tale situazione positiva offra all’UE e agli Stati Uniti serie opportunità per lavorare a stretto contatto su un’ampia gamma di sfide politiche di interesse comune, segnatamente nell’approccio comune ai Balcani occidentali, alla regione del Caucaso meridionale, all’Asia centrale, al Medio Oriente, all’Afghanistan, al Mediterraneo, all'America latina e all’Africa;

2.  invita il Consiglio e l'amministrazione degli Stati Uniti ad intensificare gli sforzi, nel quadro del Quartetto per il Medio Oriente, per promuovere i negoziati fra israeliani e palestinesi onde arrivare ad una soluzione di pace sulla base di due stati sicuri e sostenibili; si dichiara favorevole all'appello dal Quartetto in favore del protrarsi dell'assistenza internazionale al popolo palestinese; ritiene che dovrebbe essere effettuato ogni sforzo per stabilizzare la situazione del Libano; accoglie favorevolmente il rilancio del piano adottato dalla Lega araba in occasione del Vertice di Riyad, accoglie con favore la formazione del governo di unità nazionale palestinese e sollecita entrambi i partner transatlantici ad impegnarsi in un dialogo costruttivo con esso, tenendo conto della posizione del Consiglio;

3.  si compiace del fatto che esponenti politici americani ed europei di spicco si siano recati in visita a Damasco; sollecita un'azione concertata tra l'Unione europea e gli Stati Uniti intesa a sondare la disponibilità incondizionata della Siria a riprendere i negoziati con Israele e a cooperare in maniera costruttiva con la comunità internazionale;

4.  plaude alla stretta cooperazione tra l'UE e la Stati Uniti nella questione del nucleare iraniano ed esorta entrambi i partner a portare avanti la cooperazione relativa al rafforzamento dell'IAEA e alla creazione di un sistema organico di accordi internazionali sulla non proliferazione di armi di distruzione di massa al fine di rafforzare congiuntamente il trattato di non proliferazione quale elemento cardine nella prevenzione della diffusione di armi nucleari;

5.  deplora l'annuncio effettuato dall'Iran quanto alla sua intenzione di avviare l'arricchimento dell'uranio su scala industriale, poiché un tale atteggiamento da parte dell'Iran sarebbe diametralmente opposto alle reiterate richieste formulate dal Consiglio dei governatori dell'AIEA e agli appelli lanciati all'Iran dal Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, nelle sue risoluzioni 1737 1747, che gli imponevano di sospendere ogni attività collegata all'arricchimento;

6.  ritiene che la lotta al terrorismo e alla proliferazione di armi di distruzione di massa resti la principale sfida alla sicurezza per entrambi i partner; sottolinea pertanto la necessità per entrambi le parti di rafforzare la loro cooperazione in questo campo e appoggiare il ruolo che le Nazioni Unite devono svolgere nella lotta a tali sfide;

7.  ritiene che sia necessario definire assieme agli Stati Uniti un quadro comune e condiviso per salvaguardare le necessarie garanzie richieste dal partenariato speciale UE-USA nella lotta al terrorismo, che potrebbe altresì riguardare tutti gli aspetti relativi alla libera circolazione delle persone tra l'UE e gli Stati Uniti; ritiene che, in tale ottica, occorra rafforzare i contatti tra il Parlamento e il Congresso;

8.  riconosce che la condivisione dei dati e delle informazioni costituisce uno strumento prezioso nella lotta internazionale contro il terrorismo e i crimini ad esso collegati, ma sottolinea che forti garanzie in materia di protezione dei dati ne agevolerebbero la condivisione, garantendo al contempo la protezione della vita privata, e che una tale condivisione dei dati dovrebbe, in ogni caso, poggiare su uno o più accordi internazionali simili, nella loro struttura, all'accordo concluso tra la CE e gli Stati Uniti nel settore della cooperazione giudiziaria in materia penale ed estradizione, attualmente all'esame del Congresso americano;

9.  si rammarica profondamente che gli accordi sul PNR e SWIFT e l'esistenza del sistema statunitense ATS abbiano portato ad una situazione di incertezza giuridica per quanto riguarda le necessarie garanzie in materia di protezione dei dati per la condivisione e il trasferimento di questi ultimi fra l'Unione europea e gli Stati Uniti allo scopo di garantire la sicurezza pubblica e, in particolare, di prevenire e di combattere il terrorismo; sottolinea che i dati dovrebbero essere scambiati quando necessario in conformità dell'esistente accordo UE-USA sull'assistenza giuridica reciproca e l'estradizione, nonché nel rispetto della legislazione CE e UE in materia di protezione dei dati; ritiene che la condivisione di dati personali debba avvenire nell'ambito di un'adeguata base giuridica, connessa con norme e condizioni chiare ed essere associata a un'adeguata tutela della vita privata e delle libertà civili dei singoli cittadini;

10.  chiede agli Stati Uniti e a tutti gli altri paesi che applicano visti d’ingresso nei confronti di determinati Stati membri dell’UE di revocare immediatamente tale regime e trattare equamente tutti i cittadini degli Stati membri dell’UE; deplora l’inserimento di una clausola aggiuntiva di condivisione delle informazioni (clausola PNR) nelle proposte modifiche al programma di esenzione dall'obbligo del visto;

11.  mette in evidenza che molte delle misure contenute nella proposta legislativa volta a migliorare la sicurezza dell'America avranno, dopo l'adozione da parte del Congresso USA, ripercussioni dirette sugli Stati dell'Unione europea, in particolare per quanto concerne la cooperazione di polizia e giudiziaria nella lotta contro il terrorismo e la protezione dei diritti e delle garanzie fondamentali;

12.  accoglie favorevolmente l'impegno espresso dal Vicepresidente Frattini a varare un quadro di cooperazione euroatlantica nella lotta contro il terrorismo internazionale, con regole armonizzate sulla protezione dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali; chiede alla Commissione di proseguire questi sforzi e di coinvolgere pienamente il Parlamento europeo in questa iniziativa;

13.  accoglie con soddisfazione la recente costituzione del gruppo di lavoro di alto livello composto da rappresentanti della Commissione e del Consiglio e di rappresentanti governativi del Dipartimento della Giustizia e del Dipartimento della sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Homeland Security), che costituisce il quadro politico del dialogo UE-USA in materia di sicurezza;

14.  ricorda le sue risoluzioni che chiedevano la chiusura del centro di detenzione di Guantánamo Bay; invita il Consiglio e la Commissione ad esortare il governo degli Stati Uniti a trovare un meccanismo volto a facilitare l'accusa o la liberazione dei detenuti in conformità del diritto internazionale; è preoccupato per il fatto che la stessa esistenza del centro di detenzione di Guantánamo Bay continua a trasmettere un segnale negativo quanto al modo in cui viene condotta la lotta contro il terrorismo; sollecita il Consiglio ad emettere una dichiarazione chiara e forte per invitare il governo degli Stati Uniti a porre fine alla pratica degli arresti e delle consegne straordinari e lo invita a fornire chiarimenti sulla presunta esistenza di luoghi di detenzione segreti al di fuori del territorio degli Stati Uniti;

15.  ribadisce che la NATO, che resta un importante collegamento tra molti Paesi europei e gli Stati Uniti nonché un garante della sicurezza europea, dovrebbe esplicare le sue potenzialità in qualità di forum transatlantico per il dibattito politico in un vero partenariato di soggetti uguali;

16.  esprime compiacimento per la stretta collaborazione tra gli Stati Uniti e l'Unione europea sui negoziati relativi allo statuto del Kosovo e sottolinea la necessità di giungere ad una soluzione equilibrata e praticabile sul suo statuto futuro; invita entrambe la parti ad avvalersi del vertice dell'aprile 2007 per esprimere il loro accordo sul programma e per proseguire il dialogo con tutte le parti interessate; raccomanda a tal fine una relazione più stretta in materia di sicurezza tra la NATO e l'UE, in particolare alla luce della situazione in Kosovo, nel quale l'UNMik passerà le consegne all'UE e dove resteranno stanziati 16 000 soldati della NATO; ritiene che un partenariato più forte tra UE e Stati Uniti completerà e non pregiudicherà tale relazione;

17.  chiede agli Stati Uniti di raddoppiare i suoi sforzi al fine di consultare e spiegare il suo previsto sistema di difesa missilistica nell'ambito della NATO in modo da consentire all'Alleanza e all'Europa di restare unita, resistere alle pressioni esterne ed evitare disaccordi su varie questioni di sicurezza; sottolinea l'importanza di portare avanti le consultazioni sul sistema in seno al Consiglio NATO-Russia; sottolinea che il sistema degli Stati Uniti dovrebbe essere coordinato ed interoperabile con il sistema di difesa contro missili balistici di teatro (TBMD) della NATO;

18.  invita la Presidenza UE e il governo statunitense a far presente al Presidente della Banca mondiale, Paul Wolfowitz, che le sue dimissioni rappresenterebbero un gesto positivo per evitare di compromettere la politica della Banca in materia di lotta alla corruzione;

Questioni economiche e commerciali

19.  sottolinea che, in occasione del Vertice transatlantico che si terrà il 30 aprile 2007 a Washington, occorrerà imprimere un nuovo slancio alle relazioni transatlantiche aggiornando la Nuova agenda transatlantica;

20.  appoggia senza riserve l'iniziativa del Presidenza tedesca del Consiglio europeo, di lanciare un nuovo Partenariato economico transatlantico con una tabella di marcia mirante al raggiungimento di un mercato transatlantico senza barriere, che rafforzi la posizione di entrambi i partner nella concorrenza globale e consenta loro di utilizzare meglio le potenzialità delle loro economie senza compromettere i negoziati commerciali multilaterali, compreso il ciclo di Doha;

21.  esorta i Presidenti del Consiglio europeo, della Commissione europea e degli Stati Uniti d'America di avvalersi del vertice UE-USA dell'aprile 2007 per avviare i negoziati su un nuovo Accordo di partenariato transatlantico che includa un mercato transatlantico rafforzato tra Unione europea e Stati Uniti e che disciplini gli investimenti, i diritti di proprietà intellettuale, le innovazioni, gli appalti pubblici e la relazione tra commercio e sicurezza; invita entrambi i partner ad avviare negoziati in vista di un accordo effettivo in materia di cooperazione normativa, che comprenda metodologie comuni, misure per ridurre al minimo le future divergenze normative, l'impegno a coinvolgere le agenzie di regolamentazione e misure per coinvolgere le industrie, i sindacati e le associazioni dei consumatori; chiede con insistenza che i legislatori di entrambe le parti partecipino sistematicamente ai negoziati;

22.  sottolinea che i negoziati per un mercato transatlantico senza barriere non dovranno condurre a un'armonizzazione verso il basso delle norme sociali, ambientali e sanitarie e dovranno mantenere l'indipendenza e l'integrità della politica di concorrenza dell'UE e delle sue regole di protezione dei servizi pubblici e della diversità culturale;

23.  è preoccupato in relazione all'impatto potenzialmente pericoloso che il crescente deficit delle partite correnti del bilancio federale statunitense può avere sull'economia globale e sulla stabilità dei mercati valutari internazionali; incoraggia con forza i partner a impegnarsi ad evitare deficit eccessivi che, tra l’altro, acuiscono gli squilibri internazionali;

24.  plaude alla decisione della Presidenza tedesca del G8 di iscrivere il problema della disciplina del mercato internazionale dei capitali all'ordine del giorno del prossimo vertice del G8; esprime la propria preoccupazione per l'annuncio unilaterale da parte degli Stati Uniti di nuovi principi per i pool di capitali privati, basati su misure non vincolanti in materia di trasparenza, chiede alla Commissione di garantire per le imprese diritti di proprietà equivalenti nei rispettivi territori; è fermamente convinto che dovrebbe essere avviato un dialogo sugli hedge fund e le private equity, in considerazione del rischio sistemico che le loro attività rappresentano e del dibattito sempre più animato sulle loro conseguenze sociali ed economiche in senso ampio; chiede alla Commissione come intende procedere al riguardo, ricordando che gli Stati Uniti stanno preparando proposte in materia; rammenta che due terzi degli hedge fund e dei fondi di private equity hanno sede in centri off-shore, ragion per cui chiede che ne vengano esaminate le implicazioni fiscali;

25.  sottolinea l'importanza di una convergenza delle pratiche di sorveglianza per quanto riguarda il consolidamento transatlantico delle borse valori; ribadisce pertanto la sua richiesta in vista di un rafforzamento del dialogo normativo sui mercati finanziari attraverso una revisione semestrale dei servizi finanziari transatlantici da effettuarsi prima e dopo ciascun vertice annuale UE-USA; sollecita il Vertice UE-USA ad accordarsi sul riconoscimento reciproco delle norme contabili, basato su una supervisione normativa affidabile; sottolinea l'importanza dell'attuazione dell'accordo Basilea II sui requisiti di capitale da parte delle autorità USA, nonché del reciproco riconoscimento dei principi internazionali d'informativa finanziaria da parte della SEC; ribadisce a malincuore la necessità, per i riassicuratori dell'Unione europea che operano negli Stati Uniti, di garantire interamente i rischi e di far fronte a normative statali fortemente discriminatorie; invita pertanto il Vertice UE-USA ad accordarsi su un ulteriore riconoscimento reciproco transatlantico e ad uniformare i requisiti in materia di solvibilità e informazione; chiede alla Commissione di garantire che le fusioni transatlantiche e/o le acquisizioni di Borse o altri istituti finanziari non portino all'imposizione unilaterale, diretta o indiretta, nell'UE di normative, regolamenti e pratiche di vigilanza;

26.   invita entrambe le parti a concludere positivamente l'Agenda di Doha per lo sviluppo dell'OMC, rispettando pienamente la dimensione dello sviluppo; sollecita quindi l'Unione europea e gli Stati Uniti a dichiarare, in occasione del Vertice 2007, il loro pieno impegno ad operare in vista di risultati altamente positivi entro l'estate 2007 e, oltre agli obiettivi in materia di accesso al mercato e di servizi, a definire un approccio comune per promuovere e rendere effettivamente applicabili negli accordi dell'OMC e negli accordi commerciali bilaterali le norme fondamentali del lavoro dell'OIL, a ribadire il proprio impegno al Green box relativo all’agricoltura, consolidando una strategia comune in materia di condizionalità ambientale (cross-compliance), biocarburanti, benessere animale, salute animale e influenza aviaria, e a sottolineare l’importanza dell’accordo UE-USA sul vino;

27.  chiede al Consiglio e alla Commissione di discutere con i partner transatlantici come avanzare per quanto riguarda l'accesso dei paesi in via di sviluppo ai medicinali e di opporsi vigorosamente all'iniziativa degli Stati Uniti volta ad includere in tutti gli accordi bilaterali negoziati con i paesi in via di sviluppo clausole in virtù delle quali detti paesi rinunciano ad avvalersi della disposizione contenuta nell'Accordo di Doha che li autorizza a produrre ed importare i farmaci generici di cui necessitino per far fronte ai principali problemi di salute pubblica (AIDS, tubercolosi, ecc.); esprime peraltro preoccupazione per l'intenzione del Congresso degli Stati Uniti di autorizzare importazioni parallele di medicinali dagli Stati membri dell'UE, il che potrebbe creare ostacoli all'approvvigionamento dei pazienti dell'UE e favorire la contraffazione; chiede pertanto all'UE di sollevare tale questione in occasione del prossimo vertice;

28.  ritiene che l'UE e gli USA, che rappresentano il 38% del consumo energetico mondiale, debbano assumere il ruolo guida e coniugare gli sforzi per sviluppare la produzione di energia alternativa e l'efficienza energetica; chiede a entrambi i partner di rafforzare la loro cooperazione in materia di energia, sicurezza energetica e sostenibilità ambientale, per instaurare un mercato mondiale dell’energia stabile e prevedibile basato sulle regole del mercato e cercare di inserire disposizioni che disciplinino gli scambi di energia nei regolamenti dell’OMC;

29.  insiste al riguardo sulla responsabilità specifica dei paesi industrializzati nel dare il buon esempio quanto alla riduzione delle emissioni; esorta gli Stati Uniti a rivedere la loro posizione riguardo alla ratifica del protocollo di Kyoto; invita inoltre gli Stati Uniti ad adottare incisive misure interne al fine di conseguire riduzioni assolute delle emissioni e a svolgere un ruolo attivo nell'ambito dei futuri negoziati internazionali, allo scopo di prendere parte al futuro sistema di lotta contro il cambiamento climatico; plaude alle iniziative regionali di cap-and-trade (tetto per le emissioni e scambio di quote) negli Stati Uniti e alle attività, a livello di Stati, intese a ridurre le emissioni di gas a effetto serra; sollecita il governo statunitense, la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad adottare senza indugio misure efficaci per la riduzione degli affetti dei trasporti aerei sul cambiamento climatico; chiede che la questione dei cambiamenti climatici sia sollevata periodicamente a livello di delegazione interparlamentare nell’ambito del Dialogo legislativo transatlantico;

30.  si aspetta che il vertice prepari il terreno per un accordo al vertice G8 in giugno sul lancio di un regime di emissioni dopo Kyoto che comprenda gli Stati Uniti e importanti economie emergenti quali la Cina, il Brasile, l’India, il Messico, il Sudafrica e l’Indonesia e che preveda, fra l'altro un sistema efficace di scambio delle emissioni di CO2 e la promozione delle nuove tecnologie;

31.   si compiace della Strategia di cooperazione UE-USA in materia di applicazione dei diritti di proprietà intellettuale, adottata in occasione del Vertice UE-USA del 2006; raccomanda una revisione, da entrambe le parti, del processo di riforma dei brevetti;

32.  rinnova la sua richiesta alla Commissione[1] di indagare con urgenza sul fatto che le imprese e i settori dell'UE che operano negli Stati Uniti e non sono coperti dall'accordo Safe Harbour possano attualmente essere costretti a mettere dati personali a disposizione di autorità statunitensi, in particolare filiali americane di banche, compagnie di assicurazione, istituti di sicurezza sociale e fornitori di servizi di telecomunicazioni europei;

33.  incoraggia l’Amministrazione statunitense e la Presidenza dell’UE e la Commissione europea a firmare durante il vertice l’accordo sui trasporti aerei del 2 marzo 2007 tra l’Amministrazione statunitense e la Commissione europea quale prima fase nell’ambito della nuova cooperazione tra Stati Uniti e UE nel settore cruciale dei trasporti aerei transatlantici; auspica che gli Stati Uniti ratificheranno prontamente tale accordo e incoraggia entrambe le parti ad avviare quanto prima negoziati per la seconda fase dell’accordo;

34.  invita i partner europei e statunitensi a tener conto, nelle loro relazioni economiche, del ruolo e delle caratteristiche specifiche dei settori della cultura e dell'istruzione;

Quadro istituzionale e ruolo del Parlamento

35.  sottolinea che solo una maggiore partecipazione, a tutti i livelli, del Congresso degli Stati Uniti, del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali permetterà veramente di potenziare l'insieme del processo e ritiene che gli attuali scambi interparlamentari dovrebbero essere gradualmente trasformati in una vera e propria "Assemblea transatlantica";

36.  chiede al vertice UE-USA di appoggiare la dimensione parlamentare del partenariato transatlantico, di rafforzare il ruolo dei legislatori nel dialogo tra la Commissione UE e l'Amministrazione USA, e di coinvolgere più da vicino la società civile delle due sponde dell'Atlantico;

37.  sottolinea il suo impegno a continuare a contribuire alla forza e alla stabilità del partenariato transatlantico mediante il suo impegno a favore del Dialogo legislativo transatlantico; è favorevole agli sforzi tesi a mettere a punto un sistema legislativo di allerta precoce tra il Parlamento europeo e il Congresso degli Stati Uniti;

38.  sollecita il Vertice UE-USA a stabilire un adeguato livello di partecipazione parlamentare ai vertici UE-USA e chiede che prima di ogni vertice si tenga una riunione tra il Dialogo transatlantico dei legislatori (TLD) e il Gruppo di alto livello, per uno scambio di opinioni sull'avanzamento del programma di lavoro e sui preparativi in vista del vertice; ribadisce la necessità di creare un quadro parlamentare istituzionale stabile;

39.  chiede alla Commissione di discutere la sua strategia negoziale con le competenti commissioni del Parlamento europeo prima di avviare negoziati con le controparti statunitensi, quando tali negoziati affrontano questioni legislative;

40.   invita la competente commissione del Parlamento europeo ad attingere al bilancio 2007 per fornire le risorse necessarie alla creazione di un posto permanente di funzionario del Parlamento europeo a Washington DC, onde garantire un'adeguata istituzionalizzazione delle attività proprie del Parlamento e consentire un miglior collegamento fra il Parlamento europeo e il Congresso USA;

41.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri e al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti d'America.