Proposta di risoluzione comune - RC-B8-0406/2015/REV1Proposta di risoluzione comune
RC-B8-0406/2015/REV1

PROPOSTA DI RISOLUZIONE COMUNE sul caso di Nadia Savchenko

29.4.2015 - (2015/2663(RSP))

presentata a norma dell'articolo 135, paragrafo 5, e dell'articolo 123, paragrafo 4, del regolamento
in sostituzione delle proposte di risoluzione presentate dai gruppi:
PPE (B8‑0406/2015)
Verts/ALE (B8‑0407/2015)
ECR (B8‑0409/2015)
ALDE (B8‑0411/2015)
S&D (B8‑0413/2015)
EFDD (B8‑0417/2015)

Cristian Dan Preda, Elmar Brok, Jacek Saryusz-Wolski, Andrey Kovatchev, Jerzy Buzek, László Tőkés, Claude Rolin, Traian Ungureanu, Tunne Kelam, Andrzej Grzyb, Jiří Pospíšil, Jaromír Štětina, Bogdan Brunon Wenta, Giovanni La Via, David McAllister, Jarosław Wałęsa, Marijana Petir, Davor Ivo Stier, Therese Comodini Cachia, Michaela Šojdrová, Csaba Sógor, Artis Pabriks, Andrej Plenković, József Nagy, Pál Csáky, Gabrielius Landsbergis, Ramona Nicole Mănescu, Franck Proust, Dubravka Šuica, Stanislav Polčák, Barbara Matera, Tomáš Zdechovský, Michał Boni, Ivan Štefanec, Tadeusz Zwiefka, Pavel Svoboda, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein, Teresa Jiménez-Becerril Barrio, Monica Macovei, Seán Kelly, Lara Comi, Brian Hayes, Inese Vaidere, Anna Maria Corazza Bildt, Jeroen Lenaers a nome del gruppo PPE
Victor Boștinaru, Richard Howitt, Ioan Mircea Pașcu, Pervenche Berès, Ana Gomes, Kati Piri, Pier Antonio Panzeri, Alessia Maria Mosca, Nicola Caputo, Enrico Gasbarra, Sorin Moisă, José Blanco López, Andi Cristea, Miroslav Poche, Krystyna Łybacka, Neena Gill, Viorica Dăncilă, Victor Negrescu, Biljana Borzan, Jutta Steinruck, Tibor Szanyi, Julie Ward, Nicola Danti, Vilija Blinkevičiūtė, Liisa Jaakonsaari, Goffredo Maria Bettini, Siôn Simon, Hugues Bayet, Zigmantas Balčytis, Marc Tarabella, Claudia Tapardel, Doru-Claudian Frunzulică, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Eric Andrieu, Kashetu Kyenge, Maria Grapini, Javi López, Eider Gardiazabal Rubial, Luigi Morgano, Brando Benifei, Josef Weidenholzer a nome del gruppo S&D
Charles Tannock, Ryszard Antoni Legutko, Mark Demesmaeker, Ryszard Czarnecki, Anna Elżbieta Fotyga, Tomasz Piotr Poręba, Beata Gosiewska, Roberts Zīle, Ruža Tomašić, Jana Žitňanská, Jadwiga Wiśniewska, Beatrix von Storch, Marek Józef Gróbarczyk, Karol Karski a nome del gruppo ECR
Petras Auštrevičius, Fredrick Federley, Maite Pagazaurtundúa Ruiz, Ramon Tremosa i Balcells, Hilde Vautmans, Izaskun Bilbao Barandica, Pavel Telička, Louis Michel, Marielle de Sarnez, José Inácio Faria, Ilhan Kyuchyuk, Marietje Schaake, Juan Carlos Girauta Vidal, Beatriz Becerra Basterrechea, Antanas Guoga, Ivo Vajgl, Johannes Cornelis van Baalen, Jozo Radoš, Gérard Deprez, Ivan Jakovčić, Petr Ježek, Dita Charanzová, Urmas Paet, Nathalie Griesbeck, Frédérique Ries, Alexander Graf Lambsdorff, Martina Dlabajová, Kaja Kallas a nome del gruppo ALDE
Rebecca Harms, Michèle Rivasi, Davor Škrlec, Helga Trüpel, Indrek Tarand, Bart Staes, Bronis Ropė, Heidi Hautala, Ulrike Lunacek, Klaus Buchner, Tamás Meszerics a nome del gruppo Verts/ALE
Valentinas Mazuronis a nome del gruppo EFDD


Procedura : 2015/2663(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
RC-B8-0406/2015
Testi presentati :
RC-B8-0406/2015
Testi approvati :

Risoluzione del Parlamento europeo sul caso di Nadia Savchenko

(2015/2663(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       viste le sue precedenti risoluzioni sulla Russia e l'Ucraina, in particolare le sue risoluzioni del 12 marzo 2015 sull'assassinio del leader di opposizione russo Boris Nemcov e sullo stato della democrazia in Russia[1] e del 15 gennaio 2015 sulla situazione in Ucraina[2],

–       vista la dichiarazione del VP/AR, rilasciata il 4 marzo 2015, sul protrarsi della detenzione di Nadia Savchenko,

–       visto il "Pacchetto di misure per l'attuazione degli accordi di Minsk", adottato e firmato a Minsk il 12 febbraio 2015 e approvato nel suo complesso dalla risoluzione 2202 (2015) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 17 febbraio 2015,

–       vista la dichiarazione dell’UE del 16 aprile 2015 sul sequestro e la detenzione illegale di cittadini ucraini da parte della Federazione russa,

–       viste le disposizioni del diritto umanitario internazionale e, in particolare, la Terza Convenzione di Ginevra relativa al trattamento dei prigionieri di guerra, del 12 agosto 1949,

–       vista la dichiarazione congiunta del Presidente dell'Ucraina, del presidente del Consiglio europeo e del presidente della Commissione europea, a seguito del 17° vertice UE-Ucraina, in cui si chiedeva la liberazione urgente di tutti gli ostaggi e delle persone detenute illegalmente, tra cui Nadia Savchenko,

–   visti l'articolo 135, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.     considerando che, il 18 giugno 2014, militanti filo-russi della cosiddetta "Repubblica popolare di Luhansk", nel territorio dell'Ucraina orientale, hanno sequestrato illegalmente, sul territorio ucraino, il tenente Nadia Savchenko, pilota militare ed ex ufficiale delle forze armate ucraine, l’hanno imprigionata e poi illegalmente trasferita nella Federazione russa;

B.     considerando che la sig.ra Savchenko, nata nel 1981, si è distinta nella sua carriera militare, essendo stata l'unica donna soldato a prestare servizio nelle truppe di pace ucraine in Iraq e la prima donna ad arruolarsi nell'Accademia aereonautica ucraina, e si è offerta di prendere parte, con il battaglione Aidar, al combattimenti nell’Ucraina orientale, dove è stata poi catturata;

C.     considerando che il comitato investigativo russo ha mosso le accuse finali contro Nadia Savchenko il 24 aprile 2015 (favoreggiamento e istigazione all'omicidio di due e più persone, favoreggiamento e istigazione ad un tentativo di omicidio di due o più persone e attraversamento illegale dei confini della Federazione russa);

D.     considerando che Nadia Savchenko è membro della Verkhovna Rada e della delegazione dell'Ucraina presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (APCE); considerando che la commissione dell'APCE sul regolamento, le immunità e gli affari istituzionali ha confermato la sua immunità; considerando che la Federazione russa respinge l'immunità diplomatica concessa a Nadia Savchenko come membro della Verkhovna Rada; considerando che la comunità internazionale ha intrapreso numerosi sforzi per garantire il rilascio di Nadia Savchenko, compresa la Risoluzione 2034 (2015) dell’APCE in cui si chiede il suo rilascio immediato e il rispetto della sua immunità parlamentare in qualità di membro della delegazione ucraina presso l’APCE;

E.     considerando che la Federazione russa ha accettato lo scambio di tutti gli ostaggi politici e di tutte le persone detenute illegalmente nel quadro degli accordi di Minsk sulla base del principio "all-for-all", che avrebbe dovuto essere ultimato entro il quinto giorno successivo alla ritiro delle armi pesanti; considerando a Nadia Savchenko è stata a più riprese offerta l'amnistia, a condizione che ammettesse la sua colpa;

F.     considerando che Nadia Savchenko sta portando avanti da tre mesi uno sciopero della fame, in segno di protesta contro la sua detenzione illegale; che è stato sottoposto ad esami e trattamenti psichiatrici non volontari; che tribunali con sede a Mosca hanno respinto gli appelli di Nadia Savchenko contro la sua custodia cautelare; che, nel frattempo, il suo stato di salute si è deteriorato; che l'UE e vari Stati membri hanno espresso sincera preoccupazione umanitaria a tale riguardo; che sono stati lanciati numerosi appelli al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e alla Croce rossa internazionale per assicurare la liberazione di Nadia Savchenko;

1.      chiede il rilascio immediato e incondizionato di Nadia Savchenko; condanna la Federazione russa per il rapimento illegale, la detenzione in carcere per quasi un anno e le indagini su Nadia Savchenko; chiede alle autorità russe di tener fede al loro impegno internazionale nel quadro degli accordi di Minsk e in particolare al "Pacchetto di misure per l'attuazione degli accordi di Minsk" concordato; ritiene che la Russia non abbia alcuna base giuridica o giurisdizione per intraprendere alcuna azione contro Nadia Savchenko, come la detenzione, le indagine o le accuse contro di lei;

2.      è del parere che la detenzione di Nadia Savchenko come prigioniera di guerra in una prigione della Russia costituisca una violazione della Convenzione di Ginevra; sottolinea che i responsabili della sua detenzione illegale in Russia potrebbero essere soggetti a sanzioni internazionali o procedimenti giudiziari per le loro azioni;

3.      ricorda alle autorità russe che la sig.ra Savchenko rimane in uno stato estremamente fragile di salute e che esse sono direttamente responsabili per la sua sicurezza e il suo benessere; invita le autorità russe a consentire a medici internazionali imparziali di poter incontrare la sig.ra Savchenko, garantendo al contempo che eventuali visite mediche o psicologiche saranno effettuate solo con il consenso della sig.ra Savchenko e prendendo in considerazione le conseguenze dello sciopero della fame cui si sottopone da lungo tempo; esorta la Russia a permettere alle organizzazioni umanitarie internazionali di avere accesso permanente alla sig.ra Savchenko,

4.      chiede l'immediata liberazione di tutti gli altri cittadini ucraini, tra cui il regista ucraino Oleg Sentsov e Khaizer Dzhemilev, detenuti illegalmente in Russia;

5.      esorta il Presidente francese e il Cancelliere tedesco, così come i relativi ministri degli esteri, a sollevare la questione del rilascio di Nadia Savchenko nel corso delle prossime riunioni del gruppo di contatto sull'attuazione degli accordi Minsk nel "formato Normandia"; invita la VP/AR, la Commissione e il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a continuare a seguire da vicino il caso di Nadia Savchenko, a sollevarlo in formati e incontri diversi con le autorità russe e a tenere informato il Parlamento in merito al risultato di questi sforzi;

6.      sottolinea che il rilascio di Nadia Savchenko è non solo un passo necessario verso il miglioramento delle relazioni tra l'Ucraina e la Russia, ma mostrerà rispetto per il riconoscimento dei diritti umani fondamentali da parte delle autorità russe;

7.      ricorda che Nadia Savchenko è stata eletta come membro del Parlamento ucraino in occasione delle elezioni parlamentari generali ucraine dell’ottobre 2014 e fa parte della delegazione dell'Ucraina all'APCE, e come tale ha avuto diritto all'immunità internazionale; ricorda alla Russia il suo obbligo internazionale di rispettare la sua immunità in quanto membro dell'APCE;

8.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al Consiglio, alla Commissione, al presidente, al governo e al parlamento della Federazione russa, al presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina nonché al presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.