Frodi collegate alla commercializzazione di carne di cavallo

20.2.2013

Interrogazione con richiesta di risposta orale O-000012/2013
alla Commissione
Articolo 115 del regolamento
Patrick Le Hyaric, Alfreds Rubiks, Nikolaos Chountis, Martina Anderson, Younous Omarjee, Paul Murphy, Kartika Tamara Liotard, Sabine Wils, Marie-Christine Vergiat, Jacky Hénin, Willy Meyer, Kyriacos Triantaphyllides
a nome del gruppo GUE/NGL

Ancora una volta, nei giorni scorsi, uno scandalo alimentare ha colpito l'Unione europea in seguito alla scoperta di carne di cavallo venduta come carne bovina, dopo essere passata per tutta una serie di intermediari in vari Stati europei.

1.  Quali misure urgenti intende prendere la Commissione al fine di rivedere le sue politiche in materia di etichettatura e tracciabilità dei prodotti a base di carne e in materia di sorveglianza dei circuiti alimentari? In che modo intende effettuare controlli più efficaci degli alimenti  di origine animale in ciascuna fase della catena alimentare, compreso nel paese d'origine?

2.  Non ritiene la Commissione che le cause delle frodi alimentari siano imputabili al moltiplicarsi degli operatori e degli intermediari in questo settore - il che facilita le frodi -ai controlli insufficienti e a una mancanza di coordinamento fra le autorità di sorveglianza sanitaria?

3.  Quando conta la Commissione presentare al Parlamento europeo una normativa vincolante e armonizzata sull'etichettatura e la tracciabilità della carne negli alimenti trasformati e destinati al consumo? Cosa intende fare per ripristinare la fiducia dei consumatori?

4.  La Commissione ha già compiuto degli studi sui residui di farmaci potenzialmente pericolosi per l'uomo presenti nei prodotti a base di carne dell'Unione europea? Ha avviato un'inchiesta per stabilire in che modo il fenilbutazone ha potuto finire nella carne equina? Quali erano i meccanismi di controllo in vigore prima dello scandalo della carne di cavallo?

Presentazione: 20.2.2013

Notifica: 22.2.2013

Scadenza: 1.3.2013