Interrogazione parlamentare - O-000083/2016Interrogazione parlamentare
O-000083/2016

Legge tedesca sul salario minimo e procedura di infrazione

25.5.2016

Interrogazione con richiesta di risposta orale O-000083/2016
alla Commissione
Articolo 128 del regolamento
Roberts Zīle, Richard Sulík, Tomasz Piotr Poręba, Peter van Dalen, Kosma Złotowski, Jacqueline Foster, Evžen Tošenovský, Zbigniew Kuźmiuk, Hans-Olaf Henkel, Bernd Lucke, a nome del gruppo ECR

Ai sensi della legge tedesca sul salario minimo (la cosiddetta "MiLoG"), a decorrere dal 1° gennaio 2015 la retribuzione oraria minima per un lavoratore dipendente attivo sul territorio tedesco non può essere inferiore a 8,50 EUR. Tale disposizione si applica anche ai lavoratori dipendenti del settore dei trasporti i cui datori di lavoro hanno sede al di fuori della Germania, come nel caso degli autotrasportatori, che vengono ingaggiati da datori di lavoro non residenti e che transitano sul territorio tedesco, o delle operazioni di trasporto transfrontaliero e di cabotaggio. Sono inoltre stati introdotti eccessivi obblighi di registrazione, controllo e comunicazione che vanno al di là di quanto ritenuto necessario, generano costi extra e oneri amministrativi sproporzionati e non consentono alle imprese di trasporto di altri Stati membri di operare nel mercato interno dell'UE.

Nel maggio 2015 la Commissione ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Germania. A un anno dall'avvio di tale procedura, tuttavia, non è possibile riscontrare maggiore chiarezza né risultati tangibili.

Le autorità francesi, inoltre, hanno recentemente pubblicato orientamenti sull'applicazione della cosiddetta "legge Macron", in cui si afferma che, a decorrere dal 1° luglio 2016, gli autisti aventi sede all'estero devono ricevere il salario minimo francese e gli operatori stranieri devono designare un loro rappresentante in Francia.

1. Qual è l'attuale stato di avanzamento della procedura di infrazione? Quali sono le prossime azioni che la Commissione intende intraprendere e quali sono le tempistiche previste in tal senso?

2. Ha la Commissione ottenuto dal governo tedesco le risposte necessarie a chiarire e giustificare la legge tedesca sul salario minimo?

3. Quando e in che modo intende la Commissione allineare tale situazione al diritto europeo e porre fine all'attuale incertezza giuridica, perseguendo così l'obiettivo di continuare a garantire le libertà economiche, ivi comprese quelle che consentono alle imprese e ai lavoratori europei di operare liberamente all'interno del mercato unico dell'Unione europea?